Nuova Thok TP4, la e-MTB in carbonio made in Italy con motore Bosch CX 2025: prime impressioni Claudio Riotti 29 Ottobre 2024 Bike News Abbiamo avuto il piacere di visitare la sede di Thok ad Alba in Piemonte. L’azienda fa parte del TCN Group ed è situata in un vastissimo complesso industriale di 45.000 metri quadrati. Il gruppo TCN è una delle realtà più in evidenza nel settore, sia italiano che internazionale, del meccano-tessile e della meccanica di precisione. Oltre alle divisioni meccaniche e veicoli comprende inoltre Bianco, Alba, Galup, Streglio e altri marchi dell’industria dolciaria. Qui, assieme a Stefano Migliorini, il CEO di Thok ed ex campione di BMX e MTB a livello internazionale, abbiamo visto e “assaggiato” la nuova Thok TP4, l’ultima ebike da all mountain/enduro del brand. Si tratta di una mountain bike elettrica con ruote da 29″ con 160 mm di escursione all’anteriore e 150 al posteriore che sfoggia un telaio in carbonio progettato, concepito e costruito interamente in Italia. Due i modelli al momento in gamma, la R e la versione LTD disponbile solo in 30 esemplari. La TP4 LTD a sinistra e la TP4 R a destra. La TP4 si posiziona tra la gamma MIG ovvero le all-mountain in alluminio del brand e la linea enduro con la TK01 e la GRAM che abbiamo già testato e di cui trovate i link in fondo all’articolo. Diversamente dalle altre ebike Thok, il motore della TP4 è il nuovo Bosch CX 2025 che abbiamo già provato su diverse ebike recenti e che si attesta come una delle drive unit di riferimento del momento in quanto a potenza, fluidità di erogazione e silenziosità. Lo abbiamo testato anche con il cambio elettronico eShift TRP a Finale Ligure. L’altro fattore chiave della nuova ebike è la batteria modulare, nel senso che sullo stesso telaio si può montare una 800 Wh, una 600 Wh o una 400 Wh. In aggiunta, con ognuna di queste batterie è possibile usufruire del range extender di Bosch “Powermore” da 250 Wh arrivando così a ben sei configurazioni differenti per venire incontro alle più svariate esigenze: 400, 600, 650, 800, 850 e 1.050 Wh. Per quanto riguarda i prezzi sono due i montaggi previsti, la TP4 R a 6.990 euro di cui sotto trovate anche le prime impressioni di guida e una versione “top”, la TP4 LTD disponibile solo in 30 esemplari con sospensioni Ohlins, manubrio Renthal in carbonio, freni Magura MT7, cambio SRAM GX Eagle T-type fissato direttamente al telaio e alimentato dalla batteria della bicicletta, ruote DT-Swiss in fibra di carbonio, sella Fizik con multitool, pedali Crankbrothers e ruote DT Swiss HXC 1501 in carbonio, il tutto per 9.990 euro. Perché la scelta di un telaio made in Italy? Sia a Taiwan che in Cina si producono la stragrande maggioranza delle bici e delle ebike in circolazione nel mondo grazie a un insieme di fattori vantaggiosi. Tra questi un costo di manodopera minore, una vasta scelta di produttori e una qualità che ormai è altissima. Ecco perché anche le aziende italiane si rivolgono all’oriente per la produzione dei telai. E allora perché Thok ha voluto produrre un telaio full carbon in Italia? Stefano ci ha risposto così: “Fin da subito ci siamo lanciati in questo progetto con un punto di vista differente, in modo sfidante: il momento per il mercato delle bici è difficile ma per come la vediamo noi va affrontato in maniera diversa. In quanto azienda italiana abbiamo pensato di realizzare un prodotto concepito, ragionato, studiato e realizzato completamente in Italia. La scelta è quindi andata sul carbonio per creare una e-MTB innovativa dal punto di vista costruttivo ma con anche dei contenuti tecnici diversi, come la possibilità di montare batterie differenti sullo stesso telaio.” I prototipi dei telai della TP4 e le tre batterie che è possibile montare grazie a una slitta con diversi punti di attacco. Per chi non avesse visto il nostro video Garage People con ospite Stefano Migliorini vi consigliamo la visione perché in quell’occasione abbiamo parlato del Project 4, la light e-MTB di Thok che rimane un prototipo ma da cui sono partite tutte le idee per arrivare alla TP4. Difatti la Project 4 era una light e-MTB con motore Bosch SX e batteria modulare ma alloggiata come le MIG davanti al tubo obliquo. Dopo una serie di considerazioni e molte discussioni sulla direzione che sta prendendo il mercato attuale, la scelta è passata a una ebike sempre con batteria intercambiabile a seconda delle esigenze dell’utente ma con motore full power, quindi con il Bosch CX. Dopo Shimano, la drive unit utilizzata prevalentemente dal 2017 e oggi anche il motore italiano Askoll Ultra, Thok arriva con Bosch ad avere un catalogo di ebike e di motorizzazioni davvero completo. Gli stampi in 3D di varie parti di telai di ebike diverse e, più dietro, uno dei primi telai finiti della TP4. “La TP4 è un prodotto italiano ma che “parla tedesco” perché oltre all’Italia volevamo un prodotto che fosse attraente anche per il grande mercato della Germania e i paesi limitrofi. Per questo abbiamo scelto, assieme al motore Bosch, anche i freni Magura, i pneumatici Schwalbe Albert Gravity Pro Radiali e le ruote DT Swiss (che sono svizzere): tutti componenti apprezzati dalla clientela tedesca ma che comunque sono affidabili e dalle ottime prestazioni“. Il prototipo di parafango in misto carbonio/gomma che sarà disponibile più avanti come optional. “Quando si parte con un ideare una bici ci sono elementi che sono dei punti fissi, come questi per la TP4: geometrie, la ruota da 29, l’escursione, batteria e motore, la possibilità di usare reggisella telescopici di lunga escursione“. E per quanto riguarda la scelta di restare sul collaudato sistema di sospensione con quadrilatero e giunto Horst? Perché non andare su qualcosa di diverso, magari più leggero o più performante? “Abbiamo analizzato un insieme di fattori e creato diversi scenari su cui abbiamo provato soluzioni differenti. Il sistema a quadrilatero con giunto Horst è il miglior compromesso per l’affidabilità nel tempo, la rigidezza e le sensazioni di guida. Lo è per noi e per la stragrande maggioranza della nostra clientela. A livello di pure prestazioni, se dovessimo creare un mezzo solo da gara, ci sono schemi di sospensione più efficienti ma per questa ebike abbiamo voluto creare una all mountain comunque sempre “cattiva” che salisse e scendesse bene in mano sia al rider esperto che al neofita. Oltre a ciò, doveva essere una ebike che non andasse portata dal meccanico dopo ogni uscita“. La Thok TP4 LTD. I punti salienti della TP4: La rivoluzione dei prototipi stampati in 3D La TP4 è la prima e-bike full-suspended in fibra di carbonio a utilizzare la stampa 3D in metallo, una tecnologia all’avanguardia. Questo approccio ha ridotto significativamente i tempi di prototipazione, permettendo di realizzare un prototipo in alluminio funzionale in un anno e mezzo, con modifiche apportate dopo vari test. Design e maestria italiani Il design della TP4 è curato da D-Perf di Aldo Drudi, un designer di fama internazionale. Ogni e-MTB è costruita a mano da esperti, con un numero limitato di esemplari prodotti ogni mese, esaltando il vero Made in Italy. Un dettaglio della zona sterzo con il bellissimo carbonio a vista- Fibra di carbonio ad alto modulo Per la realizzazione dei telai vengono impiegate varie tipologie di fibre di carbonio tra cui quelle ad alto modulo T1000. Queste ultime sono particolarmente utilizzate per rinforzare le sezioni del telaio più esposte a sollecitazioni, come il carro e la zona dello sterzo, grazie alla loro elevata resistenza alla rottura. La lavorazione avviene attraverso una tecnologia di stampaggio in autoclave, il metodo più avanzato per i materiali compositi, che assicura prestazioni ottimali in termini di resistenza e qualità. Due geometrie in una La TP4 offre versatilità, collegando all-mountain ed enduro grazie al sistema Flip Chip che permette di modificare angoli e geometrie in due modalità: High e Low. Nella posizione High la bici ottimizza la pedalata in salita; nella posizione Low è più adatta per discese tecniche e veloci. Il forcellino UDH è compatibile con tutti i sistemi e facilita la manutenzione. La pinza freno è montata direttamente sul telaio per una maggiore integrazione e migliore performance. Il sistema di sospensione TPS-2 offre un’escursione progressiva, assorbendo ostacoli in discesa e mantenendo trazione in salita. Un blocco nella serie sterzo protegge i cavi e il telaio da danni in caso di rotazione eccessiva del manubrio. La Thok TP4 R che abbiamo provato. Thok TP4 R: caratteristiche tecniche Telaio full carbon realizzato in Italia con sistema di laminazione e autoclave; sistema di sospensione a quadrilatero con giunto horst (andate a leggere la nostra guida alle sospensioni della MTB per saperne di più); carro con foderi inferiori disassati; ruote da 29″ con possibilità di montare al posteriore la 27.5″ grazie al flip chip presente sul telaio. Passaggio cavi interno al telaio. Motore Bosch CX 2025 da 250 Watt nominali e 600 Watt di picco, 85 Nm di coppia massima; fluidità di erogazione e prevedibilità di risposta; amplificazione della pedalata fino al 340%; sensore inerziale a sei dimensioni per riconoscere asperità e pendenza del terreno; walk mode con funzione hill-hold integrata. La batteria è fissata tramite un perno passante dotato di brugola da 5 mm. Sistema di batteria modulare che ospita 400 Wh, 600 Wh, 800 Wh con possibilità di montare il range extender Powermore da 250 Wh. Display Purion 200 da 1,6 pollici, LCD. Forcella Fox 36 Performance, ammortizzatore Fox Float X. Reggisella telescopico da 150 mm su taglia S, 170 mm su taglia M e 200 mm su taglia L e XL. Trasmissione Shimano XT a 12 velocità con corona 34T e pacco pignoni 10-51T, freni Magura MT5, ruote DT Swiss H1900 Hybrid, pneumatici Schwalbe Albert Gravity Radial 29×2.4″ Addix Ultra Soft anteriore, Addix Soft posteriore. Prime impressioni di guida Vi anticipo già che avremo la TP4 in test a lungo termine, quindi uscirà una recensione completa con video nei prossimi mesi. Per questo “assaggio” ho potuto utilizzare la TP4 in taglia M (sono altro 170 cm) per un giro di circa 1.200 metri di dislivello positivo e una ventina di chilometri sul monte Musiné ad Almese (TO), assieme a Stefano Migliorini. Tra salite e discese da facili a impegnative ho messo alla prova la bici e i componenti sotto molti punti di vista, grazie anche alla pioggia che ci ha accompagnato per buona parte del test e quindi fango con rocce e radici viscide. La TP4 usata era tubeless con inserto Airliner al posteriore e ha fatto segnare 24,5 kg di peso sulla bilancia, senza pedali e con batteria da 800 Wh. Le geometrie con le due posizioni del flip chip. Fin da subito questa ebike trasmette una grande confidenza: manubrio ampio, attacco corto, reach da 457 mm, angolo sterzo da 64,5°. Ci si sente dentro al mezzo grazie alle ruote 29″ e il carro da 459 mm (più lungo che sulle altre ebike di Thok), voluto così per ottenere stabilità in discesa e ottime prestazioni in salita. Anche lo stack basso da 609,3 mm conferma la predisposizione alla salita e alla guida caricata sull’anteriore. Ugualmente, l’angolo sella molto verticale da 79° permette di mantenere il peso centrale anche sugli strappi più ripidi, per riuscire a utilizzare tutta la potenza del Bosch CX e sfruttare il grip delle spettacolari Schwalbe Albert Gravity Pro. In discesa con la sella abbassata si viaggia sereni e con grande confidenza anche se la pendenza è alta. Qui è utilissimo il reggisella telescopico da 170 su taglia M che fa “sparire” la sella da sotto al sedere e permette al biker la massima libertà di movimento. La TP4 resta agile nei cambi di direzione tanto da sembrare una mullet in uscita dalle curve. Purtroppo la pioggia ha limitato la possibilità di mollare i freni ma sui pochi pezzi dove ho potuto si capisce che è ben più di una semplice “all mountain”. Conclusioni Questa visita da Thok è stata estremamente interessante, sia per fare un quadro più completo del brand grazie alle visite agli enormi capannoni delle altre aziende del gruppo TCN (con cui Thok ovviamente prende e scambia know how e informazioni) sia per conoscere meglio tutti i componenti dello staff Thok, in primis naturalmente Stefano e Stefania Migliorini, una coppia incredibilmente affiatata che ha vissuto e scritto la storia della mountain bike fin dai suoi albori. Thok E-bikes è un’azienda che si è affermata in Italia e all’estero grazie all’imprenditorialità dei soci che la compongono ed è doveroso citare oltre a Migliorini anche Livio Suppo e la sua esperienza ventennale nel guidare i team di MotoGP e Giuseppe Bernocco e Sebastiano Astegiano, fondatori ed amministratori della TCN Group. Come sempre non bastano solo le idee ma ci vogliono anche le persone con le giuste competenze per svilupparle e realizzarle, con tutto quello che c’è di mezzo tra il progetto e la bici finita. Riguardo alla TP4, è una e-MTB che mi ha lasciato delle ottime prime impressioni e non vedo l’ora di confermarle nel test completo che condurrò sui trail di casa e magari anche in qualche nuovo spot. Restate quindi sintonizzati sui nostri canali. La TP4 è acquistabile sia su www.thokbikes.com (con spedizione gratuita) sia presso la rete dei THOK points consultabile sempre sul sito ufficiale. Da segnalare che inclusa nel prezzo della bici è la “TP4 Box” che contiene pompa per le sospensioni, multitool, forcellino UDH, chiave dinamometrica, borraccia e portaborraccia e una serie di gadget brandizzati. Leggi anche il test con video della Thok GRAM e il test degli pneumatici Schwalbe Albert Gravity Pro Radiali che sono montati sulla TP4. Abbiamo anche il test con video della Thok TK01. Sperando che questo articolo vi sia piaciuto, vi consigliamo di fare un giro anche sulla nostra pagina Instagram e sulla nostra pagina Facebook oltre che sul nostro canale Youtube dove trovate molti altri video-test.