Il test della eMTB Moustache Trail 9: una tuttofare davvero prestante Claudio Riotti 5 Dicembre 2022 Test Articolo sponsorizzato Finalmente abbiamo avuto in test una delle eMTB del brand francese Moustache (www.moustachebikes.com) per più di un mese: ora possiamo dare un giudizio veritiero sulla Moustache Trail 9, un’ebike biammortizzata da trail ed enduro, ruote 29″ e motore Bosch CX Smart System con batteria da 750 Wh integrata e rimovibile. È disponibile al prezzo di 7.799 euro. Abbiamo già presentato le Moustache Trail e Game 2022 descrivendone le caratteristiche tecniche e i loro prezzi, che sono stati aggiornati a novembre 2022. Leggete anche il test della Moustache Game 7, la sorellona da enduro della Trail. Vediamo come si è comportata la Trail 9 nel lungo test effettuato tra Varese, Finale Ligure, Folgaria (TN) e altri spot in Lombardia. Moustache Samedi Trail 9 2022, caratteristiche tecniche La Moustache Samedi Trail 9 2022 è una eMTB con telaio in alluminio caratterizzata da geometrie moderne ma non estreme: angolo sterzo 65.6°, angolo sella 76.6° e carro di 462 mm. In taglia M troviamo un reach ampio di 468 mm, stack di 632 mm e passo di 1.250 mm. Il manubrio di serie è in carbonio e l’ammortizzatore proprietario Moustache Magic Grip Control 150 presenta due posizioni di compressione alle basse velocità e un particolare controllo dinamico del ritorno studiato per favorire l’utilizzo della eMTB, oltre che in discesa, anche in salita sugli ostacoli in successione. Da tenere a mente: la levetta funziona al contrario della maggior parte degli ammortizzatori. La Trail 9 in pillole Telaio: lega di alluminio 6061 T4-T6, escursione 150 mm Forcella: FOX Float 36 Factory Kashima GRIP2 con HSC/LSC/HSR/LSR, escursione 150 mm Ammortizzatore: ad aria Moustache Magic Grip Control 150, con 2 posizioni e controllo dinamico del ritorno, 205×60 mm Motore: Bosch Performance Line CX, 250W, Smart System, 85Nm Batteria: Bosch, PowerTube 750Wh Smart System Display : Bosch, Kiox 300, Smart System, schermo a colori, schermate personalizzabili, funzione Lock (opzionale), 5 modalità (Eco, Tour + (Tour opzionale), eMTB, Turbo, Off), “Walk assist” (Camminata assistita), Comando: LED Remote Bluetooth Trasmissione: Shimano XT/e*thirteen/FSA, 12 velocità, corona 34T, cassetta SLX 10-51T Freni: Shimano XT M8120 a disco idraulici, 4 pistoni, dischi A/P 203 mm Ruote: mozzi Mavic, cerchi alluminio Moustache Pneumatici : Maxxis Assegai 29×2,50, pieghevoli, 3C MaxxTerra / EXO+ / TR (Tubeless Ready) Reggisella : KS, Rage-i, S: 125 mm M: 150 mm L: 170 mm XL: 190 mm Manubrio : Moustache Just_Carbon, 760 mm, rise 12 mm, backsweep 9°, upsweep 5° Garanzia : 5 anni per il telaio e la forcella Moustache Bike – 2 anni per motore, batteria (oppure 500 cicli) e accessori Misure : S, M, L, XL Colore : Nero/Verde inglese, Lucido Peso totale autorizzato : 140 kg (rider+bici+attrezzatura) Peso rilevato in taglia M: 24,34 kg senza pedali, ruote tubeless Prezzo: 7.799 euro Moustache Samedi Trail 9 2022: il test sul campo Sono alto 170 e peso vestito in assetto enduro circa 73 kg. La Moustache Trail 9 taglia M la trovo perfetta per come mi piacciono le ebike ultimamente: spaziose ma non eccessive, con geometrie spinte ma non troppo, quindi un ottimo compromesso per fare di tutto. Con la Trail 9 è facile “spiccare il volo”. Ugualmente, l’escursione di 150 mm sulle ruote da 29″ è sufficiente ad affrontare qualsiasi trail con sicurezza, anche quelli più scassati. Se però la Trail non bastasse, vi ricordo che c’è sempre la sorella maggiore Game con 160 mm e componenti e geometrie più spinte. La Fox 36 Factory GRIP2 all’anteriore è estremamente regolabile e dal buon funzionamento. Si sposa alla perfezione con l’ammortizzatore Moustache. In sella alla Trail 9, fin da subito, ci si trova ben centrati e dentro al mezzo. Verniciatura e finiture sono ottime, le saldature sul triangolo principale sono spazzolate (tanto da sembrare in carbonio) e sappiamo bene che il brand francese, anche grazie alla nostra visita in azienda da Moustache, è famoso per realizzare in casa tanti componenti e modifiche alle parti originali che rendono le loro bici uniche, come per esempio il tappo per la porta di ricarica e un connettore più piccolo per fare più spazio alla batteria da 750 Wh, senza serratura e senza il rischio di perdere la chiave. Inoltre, hanno creato dei supporti per il motore ridotti per mantenere lo stesso ingombro totale del sistema precedente senza dover ampliare il tubo obliquo per alloggiare la batteria più capiente. Due “chicche”: il tappo della presa di ricarica con guarnizione e l’attacco inferiore dell’ammortizzatore con le boccole. In salita Se avete visto il video, non serve scrivere troppo sulle prestazioni della Trail 9 in salita: favolose! Il reach ampio di 468 mm e il carro da 462 mm permettono di restare centrati sul mezzo e ottenere un grande grip al posteriore, grazie anche ai pneumatici Assegai già trasformati tubeless. Il carro gestito dall’ammortizzatore Magic Grip Control è incollato al terreno; il particolare circuito del ritorno di Moustache aiuta il rider ad affrontare gli ostacoli in successione come se ci fosse una mano che lo spinge da dietro. La trasmissione Shimano non sbaglia un colpo, la rapportatura è perfetta e le ciliegine sulla torta, ovviamente, sono la versatilità e la potenza del sistema Bosch, ad oggi a mio avviso il migliore sul mercato come erogazione, sensibilità e overrun, cioè la spinta residua che si ottiene usando la modalità EMTB che fa scavalcare sezioni tecniche a gradoni con molta più facilità rispetto ad altri motori. Parlando di quest’ambito, non vediamo l’ora di poter provare una Moustache con il nuovo Bosch CX Race, la versione più potente dedicata alle competizioni (e con un overrun ancora più marcato), ma per questo dovremo aspettare ancora un po’. Ottima anche la silenziosità del sistema durante l’uso e la possibilità di poter modificare le assistenze (solo ECO e TURBO però, TOUR+ ed EMTB sono già adattive) tramite il Kiox 300 e la rinnovata applicazione Bosch App eBike Flow. L’abbiamo provata anche in condizioni decisamente autunnali. Foto: Jeremy Reuiller – Moustache In discesa Se la Trail sale molto bene, possiamo affermare che scenda ancor meglio, proprio per la grande confidenza che riesce a trasmettere al rider. L’insieme di geometrie, componenti e sospensioni crea un tutt’uno che risponde molto rapidamente ai comandi e anche alle correzioni dell’ultimo istante. Di solito non si giudica un libro dalla copertina, ma queste sono state le stesse sensazioni provate nel primissimo test svoltosi in Portogallo, di cui trovate alcune foto, confermate poi dal test più esaustivo effettuato successivamente. In Portogallo, nel primo test ad aprile 2022, non è mancato il fango e neanche i sorrisi… #smilingmachines Foto: Jeremy Reuiller – Moustache Le ruote da 29 con cerchi realizzati su misura per i Maxxis Assegai 2.5″ WT sono il primo filtro col terreno: trazione, grip e assorbimento delle vibrazioni sono eccellenti. Poi le sospensioni, che dialogano molto bene, e gli elementi come cockpit, reggisella, freni e trasmissione: tutto porta a guidare istintivamente, concentrandosi sul flow del trail e non sui singoli elementi della bici. Maxxis Assegai 3C MaxxTerra anteriore e posteriore: una garanzia di grip, e una discreta robustezza seppur con carcassa più leggera EXO+ e non DD. Il peso dell’ebike passa in secondo piano e il dato di 24.3 kg comunque, con una batteria da 750 Wh, risulta buono. Sui sentieri lavorati dove bisogna pompare la bici, la Trail 9 scorre bene e mantiene la velocità, è facile da far saltare con un bunny hop o da manovrare sui sentieri più stretti con dei nose press. Sui salti è composta e prevedibile. Su percorsi tecnici ricchi di rocce o radici serve una guida più decisa ma le soddisfazioni arrivano anche qui: di certo bisogna tarare bene le sospensioni. La forcella Fox con cartuccia Grip 2 richiede un po’ di prove date le numerose regolazioni, mentre l’ammortizzatore l’ho preferito con un sag minore di quello che indica la casa (misura che si ottiene in un secondo tramite il comodo anellino “sag meter”). Il magnete del motore è fissato sulla valvola, soluzione ideale ed efficace. Foto: Jeremy Reuiller – Moustache Se abitassi in una zona tipo Finale Ligure potrei pensare a degli inserti per proteggere il cerchio, specialmente al posteriore, dove alcune botte al cerchio si sono fatte sentire ma non hanno provocato danni visibili o perdite di pressione. La cover di protezione del motore è ben fatta e robusta. Autonomia In tutti i test specifichiamo che è questo è un parametro che varia da persona a persona ed è influenzato da molte variabili come allenamento, peso, percorso, assistenze usate, temperatura ecc. Utilizzo ogni settimana una eMTB con batteria da 625 Wh e paragonando il consumo sugli stessi percorsi, la Trail 9 con la 750 mi permette un 15% in più di autonomia, e non 20%, questo perché la batteria da 750 Wh pesa circa 900 grammi in più (e per questo la bici consuma un po’ di più della stessa ipotetica bici ma con la batteria da 625 Wh). La batteria della Trail e della Game si estrae molto facilmente dopo aver rimosso la cover e svitato la vite di ritenzione. Foto: Jeremy Reuiller – Moustache Dettagli La borraccia sotto al top tube è comoda ma necessita di un portaborraccia che mantenga saldamente la bottiglia. Il passaggio cavi della Trail 9 è particolare, risulta molto ampio per i cavi dal manubrio al telaio e si inserisce nel top tube. Due cavi fuoriescono dallo snodo sella verso il tubo piantone; è un punto sì esposto al fango alzato dalla ruota posteriore ma il foro sul tubo verticale e i cavi stessi non dovrebbero risentirne dato che sono molto fissi. La piccola vite a testa tonda sotto al top tube serve per mantenere in sede in modo sicuro la batteria. Il magnete sulla valvola della ruota (con il sensore direttamente nel case del motore) è una soluzione diversa dalla maggior parte delle altre aziende ed è ben fatta ed efficiente, più sicura del magnete sul raggio e sul disco e certamente con meno cavi e sensori esposti. Il Kiox 300 posizionato sul manubrio è molto ben leggibile ma altrettanto esposto: per i fanatici del “clean cockpit” si può comunque utilizzare il sistema Bosch Smart System usando solo il comando Led Remote, basta sfilare il cavo che arriva dal motore al Kiox e inserirlo nel Led Remote (bisogna verificare se il cavo è abbastanza lungo). Le eMTB sono fatte per divertirsi in salita tecnica! Moustache Samedi Trail 9 2022: pereri e conclusioni Moustache usa l’hashtag #smilingmachines non a caso: la Trail 9, fin dal primo breve test in Portogallo, ci ha fatto sorridere in ogni uscita. Gli affinamenti realizzati su questo ultimo modello hanno portato i loro frutti, alzando l’asticella per quanto riguarda l’ambito trail che sconfina nell’enduro e ottenendo comunque un mezzo adatto a tutti, principianti ed esperti, dalle entusiasmanti prestazioni sia in salita che in discesa. Ricordiamoci che le bici non sono solo delle quote e degli angoli messi su un foglio ma sono un insieme di elementi che devono funzionare all’unisono. Foto: Jeremy Reuiller – Moustache Qui, sulla Trail 9, si percepisce proprio questo. Decisamente una tra le eMTB migliori del 2022 da noi provate. Sfortunatamente l’aumento dei prezzi ha reso questo modello meno accessibile, dati i 7.799 euro che servono per portarsela a casa. Il rapporto qualità prezzo (e soprattutto prestazioni) resta comunque buono. Vi ricordiamo il nostro articolo dedicato alla storia del brand Moustache, mentre per ogni altra informazione potete consultare il sito web ufficiale del marchio.