Il test della eMTB THOK TK01 R con motore Shimano EP8 Claudio Riotti 12 Settembre 2021 Test Articolo sponsorizzato L’azienda italiana THOK E-Bikes (thokbikes.com) produce e distribuisce dal 2017 bici a pedalata assistita disegnate e progettate in Italia. La performance dei propri mezzi è uno dei punti fondamentali del brand ed è proprio quello che la THOK TK01 R trasmette al primo sguardo. Si tratta di una mullet biammortizzata con 170 mm di escursione dotata di motore Shimano EP8 e batteria da 630 Wh, pensata per i rider esigenti e i trail più impegnativi. Il prezzo è di 6.490 euro. Vediamo le sue caratteristiche tecniche e come si è comportata nel test. AGGIORNAMENTO AL 28/11/23: Abbiamo testato anche la eMTB top di gamma Thok GRAM. La TK01 R a Cervinia (AO). Foto: Gianluca RED Gobbi. THOK TK01 R, caratteristiche tecniche La THOK TK01 R in livrea Red Fire-Black firmata dal famoso designer Aldo Drudi è una eMTB che non passa inosservata grazie anche ai suoi particolari “alettoni” sul tubo obliquo che ricordano il mondo moto ma fungono in realtà da parafanghi. Il montaggio è di tutto rispetto e la cosa che salta più all’occhio è la forma del telaio nella zona sterzo, caratterizzata da un top tube allungato chiamato “Viper head” e un cannotto sterzo conico con il nuovo standard da 1.8″ inferiore anziché 1,5″, correlato ovviamente da una forcella dedicata: il tutto è pensato per una maggiore rigidità e precisione di guida sull’avantreno. Per saperne di più trovate un approfondimento nell’articolo specifico sulla THOK TK01 R che abbiamo pubblicato al lancio della bici a pedalata assistita nei primi mesi del 2021. La zona sterzo è un elemento fondamentale della TK01 R con la serie sterzo inferiore da 1.8″ e la “Viper Head”. Da notare il passaggio cavi nel telaio. Puntando molto sulla fidelizzazione del cliente, la TK01 R viene consegnata con il telaio personalizzato con il nome del possessore, le indicazioni sui parametri di settaggio specifici e la garanzia estesa “THOKcare” (due anni di garanzia convenzionale aggiuntivi) oltre al THOKer Box con dei gadget firmati e in più anche la spedizione gratuita. Lasciatecelo dire: un gran servizio che nessun altra azienda di nostra conoscenza offre. Inoltre gli anni di copertura sono trasferibili e restano legati alla bicicletta anche in caso di vendita, se volete conoscere ogni dettaglio e condizione vi consigliamo di consultare la polizza: https://www.thokbikes.com/thok-care.pdf Oltre che da parafanghi, le alette in polipropilene morbido (asportabili) sono anche dei convogliatori di aria per contribuire al raffreddamento della batteria. THOK TK01 R: caratteristiche tecniche in pillole Telaio in alluminio 6061 T4 T6 con 170 mm di escursione Serie sterzo conica da 1.8″ Motore e Shimano EP8 – 85 Nm (250W) Batteria integrata Shimano da 630 Wh Display e comando assistenza Cyclo Computer SC-E7000 con schermo da 1,39″ Comando ergonomico SW-E7000 Tre assistenze (Eco, Trail, Boost) settabili su due profili + modalità Walk Assistenze modificabili con app E-Tube Shimano Forcella ROCK SHOX – ZEB Select RC 29″ Boost da 170 mm, E-MTB, 44 OFFSET, 1.8 Tapered Ammortizzatore ROCK SHOX – SUPER DELUXE Select+ RT, DebonAir 230x65mm, THOK Custom tuned Freni a disco Shimano XT M8000 a 4 pistoncini, dischi da 203 mm Trasmissione Shimano XT 12V con cassetta SLX 10-51T Guarnitura FSA da 165 mm corona 34T Ruote e cerchi MAVIC – 29″x30 mm ant. e 27.5″x35 mm post. Attacco manubrio THOK 35 mm, lunghezza 37 mm Manubrio THOK da 35 mm, rise 20 mm, 780 mm Manopole THOK – Lock-On Gomme MAXXIS – Assegai 29×2.6 ant. e 27.5×2.6 post. 3C/EXO+/TR Reggisella telescopico THOK telescopico con comando remoto (125 mm S – 150 mm M – 170 mm L ed XL) Sella THOK Fit con carrello in Chromo 4 taglie: S – M – L – XL Peso 25,5 kg rilevati taglia M tubeless con inserto Airliner al posteriore, senza pedali Basta trovare un piccolo dosso e la TK01 R spicca il volo… Foto: Gianluca RED Gobbi. La THOK TK01 R in test La TK01 R è esteticamente accattivante con la colorazione e le grafiche molto racing e il richiamo al mondo moto degli spoiler/parafanghi laterali, oltre a tanti piccoli dettagli degni di nota come il parafango posteriore, il pulsante di accensione ben protetto sotto al top tube, la cura nel passaggio cavi, il magnete sul disco del freno e la presenza di un portaborraccia. THOK ha scelto anche per la TK01 R le ruote differenziate 29/27.5″ con anche una variazione del canale del cerchio, da 30 anteriore e da 35 mm posteriore. Per quanto mi riguarda sono alto 170 cm e ho richiesto una taglia M su cui mi sono trovato molto bene. L’ho portata su una serie di sentieri diversi passando da Cervinia in Val d’Aosta, la Svizzera, il Piemonte e i miei trail abituali vicino a Varese. Il ponte di comando della TK01 R è molto ampio (790 mm con manopole) ed esteticamente pulito. La postura in sella risulta compatta a aggressiva con l’attacco da 37 mm e il manubrio largo 780 mm (790 con manopole), anche se io preferisco una misura da 760 mm. Ne abbiamo parlato nel nostro tutorial come scegliere il manubrio della MTB. Gli appoggi e gli elementi THOK presenti sulla bici sono validi e ben funzionanti compreso il reggisella telescopico da 150 mm. Da segnalare le misure del tubo sella più corte rispetto al passato (385 mm su S, 415 mm tg. M, 450 tg. L e 495 su XL) per poter utilizzare reggisella telescopici più lunghi, elemento che ancora non viene tenuto in considerazione (purtroppo) da diverse aziende di ebike ma che invece permette di avere una guida più sicura in discesa con la sella completamente abbassata. Ne parliamo anche nel tutorial su come guidare la eMTB in salita e discesa. Con la mia lunghezza di cavallo ci sarebbe stato anche un reggisella da 170 mm ma già la misura scelta da THOK per la taglia M si presta a un utilizzo a 360 gradi; di fatto anche sulle discese più ripide la sella non ha mai ostacolato i miei movimenti. Il reggisella telescopico THOK da 150 mm di escursione sulla taglia M e la comoda sella sempre marchiata THOK. La TCG (Thok Control Geometry) PLUS è la geometria THOK di ultima generazione e prevede un angolo sterzo di 64,5° accoppiato a un tubo sella piuttosto verticale di 75,5° e un passo di 1233 mm in taglia M: queste misure donano un comfort di guida maggiore nei passaggi più tecnici ma allo stesso tempo, grazie a un reach compatto che in taglia M è di 439 mm, assieme al carro da 453 mm, abbiamo un’agilità e rapidità di risposta sorprendenti per essere una mountain bike elettrica da oltre 25 kg. Questo si riflette prevalentemente nell’utilizzo in discesa, come vedremo poi nel paragrafo dedicato. Anche nelle curve in sequenza la TK01 R è intuitiva e rapida nei cambi di direzione. Foto: Ricky Fadda. La THOK TK01 R in discesa Sono partito con un sag abbondante visti i 170 mm a disposizione, quindi 30% anteriore e 35% al posteriore, per avere un mezzo morbido e in grado di copiare al massimo le asperità. Le ottime Maxxis Assegai da 2.6″ con carcassa EXO+ (già latticizzate e con inserto al posteriore, quindi un plauso a THOK per questa accortezza) fanno un grande lavoro e aumentano la sicurezza totale, anche perché le ho utilizzate a 1 bar davanti e 1.2 dietro con sezione di 2.6″ e quindi il grip era ai massimi livelli. Peccato che spesso sul primo montaggio le gomme Maxxis non siano perfettamente dritte e questa tipologia di carcassa sia facile da tagliare se si praticano sentieri con rocce taglienti. Le coperture MAXXIS Assegai su entrambe le ruote ci sono sembrate un’ottima scelta. Foto: Gianluca RED Gobbi. L’insieme di ciclistica, sospensioni, geometrie e componenti fanno sì che la TK01 R sia un vero missile in discesa, una eMTB con cui si può osare senza remore, dai salti più grossi alle pietraie più scassate, dai trail alpini al bikepark. Durante il test sono poi andato a diminuire il sag per poter “galleggiare” meglio sui rock garden e avere più sostegno negli atterraggi, visto che la TK01 ama davvero stare in aria, come si può dedurre dal nostro video e dalle foto. Sarebbe utile provare ad utilizzare dei token e degli spessori nelle due unità ammortizzanti di RockShox, per customizzare ancora di più il setting. La forcella ZEB di RockShox con taratura eMTB da 170 mm è una garanzia di “spianamento asperità”. Ero molto curioso di provare questa eMTB anche per la sua particolare costruzione dello sterzo, la forcella con steli da 38 mm e il cannotto conico con base da 1.8″. Questo insieme crea una rigidità e una precisione sull’avantreno molto ben avvertibile, che permette di guidare d’istinto e anche di modificare all’ultimo le traiettorie in caso di emergenza o errore. Quindi l’immediatezza di guida è il lato che ho apprezzato di più, assieme al fatto che questa mountain bike elettrica non batta ciglio neanche nel trail più impestato. Dall’altro lato della medaglia, ovviamente non è una bici concepita per trail facili e con poca pendenza, dove infatti risulta un po’ pigra e fuori dal suo ambiente. Il carro a quattro punti di infulcro è attivo sia in frenata che in pedalata ma senza ondeggiamenti, a meno che non ci si alzi sui pedali, situazione in cui il sag minore utilizzato nella seconda parte del test mi ha aiutato. Oltre i 25 km/h il trascinamento del motore è quasi nullo per cui si può rilanciare e pedalare in piano anche a 30 km/h senza problemi. Il motore Shimano EP8 è fluido, naturale e completamente personalizzabile. Pur essendo una ebike molto silenziosa a livello di trasmissione e catena, è da segnalare il rumore metallico del motore Shimano EP8, dichiarato normale dai tecnici Shimano e presente su tutte le eMTB con questa drive unit. Il ticchettio è avvertibile quando si fermano i pedali in discesa e si affrontano tratti leggermente sconnessi. Come detto nel video, con il tempo ci si abitua. Infine, un commento sui freni Shimano M8000, quindi non il nuovo modello M8120, sempre modulabili e intuitivi ma che ho trovato leggermente inferiori a questi ultimi in termini di resistenza sulle lunghe discese. Foto: Ricky Fadda. La THOK TK01 R in salita Per chi segue i miei test su ebike.bicilive.it ormai una cosa è chiara, la mountain bike elettrica a mio avviso fa la differenza e diventa divertente quando si affrontano salite tecniche ricche di rocce, gradoni e radici. Ognuno naturalmente la utilizza come meglio crede, ma se solo uno provasse a “chiudere” una mulattiera in salita senza poggiare i piedi a terra (in stile trialistico, per intenderci) di sicuro la salita tecnica diventerebbe parte di ogni sua uscita e anzi, motivo di ricerca e scoperta di nuovi trail da percorrere. Detto ciò, seppur il pane della TK01 R sia sicuramente la discesa, si comporta bene anche in salita. Grazie alla personalizzazione delle assistenze effettuabile in pochi click tramite uno smartphone e l’app E-Tube si possono creare due profili diversi con caratteristiche diametralmente opposte. Questo ci permetterà di risparmiare batteria nei giri lunghi e al contempo di avere più potenza al momento del bisogno, proprio come spiego nel video. La rapportatura della TK01 R con corona 34T e pignoni 10-51 è perfetta per qualsiasi situazione. Quando il gioco si fa veramente duro su pendenze estreme, con l’EP8 bisogna metterci un po’ più di gamba e fiato e soprattutto capire quale frequenza di pedalata sia la migliore nel determinato momento. L’EP8 è infatti un motore estremamente naturale come erogazione e feeling di guida che, a differenza di altre drive unit, non ama le cadenze alte. Se quindi si affronta una rampa pedalando molto agili con il pignone da 51 pensando che sia la cosa migliore, può darsi che il motore non eroghi tutta la potenza e quindi si faccia più fatica rispetto all’utilizzo di un pignone più piccolo. Dopo alcune uscite si inizia a capire e a sfruttare questa caratteristica a nostro vantaggio e a trarne beneficio. Nel complesso quindi la TK01 si comporta bene anche in salita, il grip è buono in tutte le situazioni e una volta “presa la mano” (o il piede) con il motore EP8 il divertimento ne guadagna. La presa per ricaricare la batteria e il passaggio cavi ben eseguito. THOK TK01 R: autonomia Pur trattandosi di un aspetto sempre molto soggettivo, basandomi sui risultati degli altri test condotti sulle svariate ebike provate finora posso affermare che l’autonomia della TK01 R sia buona. Parlando di dati alla mano, con la batteria interna Shimano da 630 Wh ho percorso durante un’uscita 1.830 metri di dislivello positivo e 50 km e ho finito con il 15% circa di batteria, alternando Eco e Trail nei due profili diversi, quindi un profilo con più potenza e uno meno potente. Per dovere di cronaca, peso 76 kg vestito con zaino, casco, scarpe e protezioni e ho un allenamento medio. Foto: Gianluca RED Gobbi. THOK TK01 R: pareri e conclusioni La THOK TK01 R è una eMTB molto aggressiva e che brilla davvero sulle discese sconnesse e trail più tecnici. È ben concepita, ben montata e ha un prezzo, 6.490 euro, molto interessante vista la qualità costruttiva e il fattore Made in Italy. Le caratteristiche più esaltanti sono la precisione e la reattività nella guida date anche dalla particolare costruzione della serie sterzo da 1.8″ con forcella dedicata. Pur non incidendo minimamente sul fattore guida e divertimento, il ticchettio metallico del motore Shimano EP8 in discesa è avvertibile e toglie qualche punto alla silenziosità della TK01 R, per il resto molto buona. La vedo perfetta per il rider esigente che cerca un mezzo divertente in discesa ma si tratta di una eMTB che anche il neofita può apprezzare, visto che è facile da guidare e con le sue lunghe escursioni perdona egregiamente gli errori e le imprecisioni. Per maggiori informazioni consulta il sito internet ufficiale THOK. Vi ricordo inoltre che THOK collabora con Ducati e sono disponibili delle specialissime eMTB nel catalogo ebike 2021 di Ducati by THOK tra cui una versione della TK01 chiamata Ducati TK01 RR con sospensioni Öhlins. Si ringrazia per l’ospitalità e l’aiuto www.cervinia.it e cerviniamtbexperience.com.