Brinke Bike, l’azienda lombarda che produce ebike dal 2012, ci ha mandato in test la sua ultima creazione, la eMTB da enduro X5R+ Race.

Si tratta di una biammortizzata con telaio in alluminio, escursioni di 160 mm anteriori e 150 mm posteriori, motore Shimano STEPS E8000 e ruote plus da 2,8″.

foto della brinke x5r+ race

Brinke X5R+ Race, caratteristiche tecniche e geometrie

Abbiamo già presentato questa ebike nell’articolo Brinke X5F+ Race in cui spieghiamo nel dettaglio le caratteristiche e i dettagli.

Qui elencherò le specifiche focalizzandomi su alcuni particolari emersi durante la prova.

  • Telaio in alluminio idroformato con 150 mm di escursione posteriore
  • Taglie: S, M, L
  • Forcella RockShox Lyrik Select RC Solo Air da 160 millimetri di escursione
  • Ammortizzatore RockShox Super Deluxe Select+ RT con attacco Trunnion
  • Motore Shimano STEPS E8000 da 250 W, 70 Nm e 2,8 kg, fattore Q 177 mm.
  • Display e comando al manubrio Shimano STEPS E7000
  • Batteria integrata SHIMANO STEPS E8035 504 Wh (36V, 14Ah)
  • Trasmissione Shimano SLX/XT 12 velocità con cassetta 10-51T e corona 36T
  • Manubrio da 780 mm, rise 28 mm
  • Attacco manubrio 50 mm
  • Freni a disco idraulici Shimano XT M8100 a 4 pistoncini con dischi 203 mm a/p
  • Reggisella telescopico Tranz X da 150 mm in Tg. M e L, 125 mm in Tg. S
  • Pneumatici Schwalbe 27.5×2.8″ Magic Mary e Hans Dampf mescola Soft
  • Peso: 23 kg, senza pedali e con camera d’aria light
  • Prezzo: 5.490 euro
foto dei foderi della brinke x5f+ race

I foderi alti della X5R+ Race hanno una forma a S piuttosto larga ma non sono mai stati urtati con le scarpe durante la guida.

Lo schema di sospensione della X5R+ è un classico quadrilatero con giunto Horst, lo stesso che abbiamo testato sulla Brinke XFR+ lo scorso anno. Possiamo dire infatti che la X5R+ sia l’evoluzione della piattaforma XF, con la batteria che diventa integrata e un telaio leggermente diverso anche se gli angoli restano i medesimi.

Il carro ha un comportamento molto neutrale e su questa ebike la sua sensibilità si fa apprezzare anche in pedalata, dove ho chiuso la leva delle basse velocità in compressione sull’ammortizzatore (il classico “propedal”) solo per le lunghe ascese su asfalto o sterrato.

Nel tecnico invece questo schema permette una buona lettura del terreno con ammortizzatore tutto aperto, senza tuttavia ondeggiare eccessivamente. In frenata e in pedalata il lavoro del carro resta libero, a tutto vantaggio della precisione di guida.

Per quanto riguarda le geometrie della Brinke X5R+ Race troviamo quote piuttosto standard con un reach di 420,9 mm in taglia M, stack di 624,7 mm e un interasse di 1.148 mm. Seguono un angolo di sterzo di 67° e un angolo sella di 72°, misure certamente non estreme ma che garantiscono un buon equilibrio di prestazioni in quasi tutte le situazioni, come poi vedremo più avanti. Il carro da 445 mm è abbastanza contenuto e permette una buona maneggevolezza del mezzo.

foo della x5r+ race a finale

La Brinke X5R+ Race sulla discesa “DH Uomini” di Varigotti vicino a Finale Ligure (SV).

Con una dicitura “Race” nel nome della bici mi sarei aspettato delle geometrie un po’ più moderne ma ho voluto utilizzare il metodo che adotto spesso nei test delle MTB e delle ebike: usare il mezzo senza conoscerne le geometrie così da non farmi influenzare negativamente o positivamente dai numeri, concentrandomi esclusivamente sulle sensazioni.

Ed effettivamente anche in questo caso ha funzionato, con un giudizio diverso da quello che uno darebbe solo guardando i dati alla mano. Proseguite nella lettura per sapere come si è comportata questa eMTB Brinke.

foto del telaio della brinke emtb x5r+

Il passaggio cavi interno dona pulizia. Bello il contrasto tra vernice rossa lucida e il nero matte opaco.

Il test sul campo della Brinke X5R+ Race

Sono alto 170 cm con 73 kg di peso in assetto da bici e generalmente utilizzo taglie M. In questo caso la taglia media è molto raccolta, per cui da un lato più maneggevole ma all’altro un po’ meno stabile sui percorsi veloci, quindi il consiglio è provare sempre le bici prima di un eventuale acquisto.

foto della sella xlc.

La sella XL-R di Selle Italia è bellissima ma ha molto grip, davvero troppo, e il comfort durante la prova è stato molto basso.

L’estetica della bici è moderna e con grafiche accattivanti, con le scritte del marchio in un discreto grigio su nero. Le finiture sono curate e il passaggio cavi è completamente interno. Il montaggio è consono all’utilizzo e quasi tutto è equilibrato, dagli appoggi all’allestimento in generale.

Una considerazione va fatta sulla sulla sella che è molto bella ma molto particolare, la Selle Italia XL-R, dall’imbottitura sottile e non molto confortevole. La XL-R fornisce un grip elevato in salita ma risulta poco agevole nei fuorisella in discesa e si impiglia nei pantaloncini ogni volta che si scende dalla bici, quindi per il test è stata sostituita.

foto della gomma della brinke x5r+

La Magic Mary di Schwalbe è sempre una garanzia, anche se preferirei il 2.6″ anziché 2.8″.

Pneumatici plus e pressioni

Una volta regolati appoggi e pressioni di pneumatici e sospensioni, cosa che spieghiamo nell’articolo “come settare la bici prima di un test“, ho portato la X5R+ Race prima sui miei percorsi abituali e poi, complici le ferie estive, anche su tracciati in alta montagna in Valsesia, poi a Finale Ligure e per finire nel comasco.

Non sono un fan delle coperture plus da 2,8”, preferisco misure come quella semi plus da 2,6″ che ormai vanno per la maggiore su tutti gli ultimi modelli di eMTB e di enduro tradizionali. A titolo informativo, sulla mia ebike utilizzo pneumatici da downhill con carcassa doppia, mescola soft o 3C e larghezza da 2,5″.

Per dare un’idea delle pressioni delle gomme da 2.8″ utilizzate in questo test (con camere d’aria) sono passato da 0,8/0,9 bar davanti e 1 bar dietro su percorsi semplici a 1 bar davanti e 1.2/1.4 dietro per i percorsi più accidentati di Finale Ligure.

Nonostante una pressione elevata al posteriore di 1.4 bar (per una gomma da 2,8″ e i miei 70 kg di peso) non è mancata qualche foratura con camera d’aria pizzicata al posteriore in quanto la carcassa degli Schwalbe montati è molto sottile.

Come sempre consiglio la conversione a tubeless per eliminare la camera d’aria e l’utilizzo di un sistema di protezione del cerchio che permette pressioni di esercizio minori, più grip e meno rischio di pizzicature.

foto del pneumatico Hans Dampf

La Hans Dampf di Schwalbe al posteriore è scorrevole e ha discreto grip ma la carcassa EVO APX TLE è abbastanza delicata.

In salita

Sulle salite medie e scorrevoli posso affermare che tutte le eMTB vadano bene, poi ci sono le sfumature tra i vari motori. È quando il gioco si fa duro che personalmente inizio a divertirmi e a mettere alla prova pneumatici, motore e ciclistica del mezzo: muri in contropendenza, radici, gradoni, rocce e canaline, tutto ovviamente in salita e magari con pendenze elevate.

In questo frangente la Brinke X5R+ si comporta bene, con la ruota posteriore che segue adeguatamente il terreno grazie all’ottimo lavoro del carro e dell’ammortizzatore. Qui si potrebbe spezzare una lancia a favore della gomma larga da 2,8″ che fornisce un buon grip se usata non troppo gonfia, ma poi si rischia di pizzicare in discesa, e si torna quindi al discorso dei salsicciotti o gomme più robuste.

foto del telaio della brinke x5r+ race.

La cover della batteria, il motore Shimano E8000 e l’ammortizzatore RockShox Super Delux Select+.

L’angolo sella da 72° non è molto verticale e obbliga a spostarsi molto avanti sulla sella nelle sezioni più ripide. Il carro da 445 mm potrebbe sembrare corto visto che la tendenza ultimamente è di allungare questa misura per dare più stabilità alle ebike in salita, ma personalmente mi sono trovato bene.

Tutto sommato c’è un buon bilanciamento dei pesi e la notevole potenza del motore Shimano E8000 la fa da padrona.

Visto che però “la potenza è nulla senza controllo”, ho sempre utilizzato in queste situazioni la modalità Trail, molto “adattiva”, utile perché segue fedelmente la spinta del piede sul pedale in base alle varie situazioni.

foto della presa sul telaio

La presa per ricaricare la batteria sul telaio è protetta da ben due tappi in gomma.

Sempre riguardo all’erogazione dello Shimano E8000 segnalo il “motor overrun“, ovvero quando si fermano i pedali e la spinta del motore prosegue: su quest’ultima versione aggiornata l’overrun è molto breve e questo dona un feeling di guida più naturale.

Dall’altro lato richiede una buona abilità di guida in quei passaggi dove è necessario fermare momentaneamente la pedalata per evitare di urtare rocce o radici e dare il “colpo di reni” per scavalcare gli ostacoli. In questi casi l’unico aspetto negativo è il peso totale del mezzo che alla lunga affatica il rider.

Parliamo nel dettaglio di queste tecniche nel tutorial “come guidare una eMTB in salita e discesa“.

Sulla trasmissione nulla da dire, lavoro ineccepibile del nuovo gruppo Shimano a 12 velocità. Per mie preferenze personali monterei una corona da 34 al posto della 36 per avere ancora più agilità sulle salite tecniche e lunghe, ma è una modifica che si può fare in modo semplice e con poca spesa.

foto di claudio riotti durante il test della emtb brinke x5r+ race.

In discesa la Brinke X5R+ Race dona fiducia ed è molto stabile grazie al suo peso, le gomme e il buon lavoro del carro. Foto: Michele Riotti.

In discesa

Quando la pendenza diventa negativa la Brinke X5R+ esprime il suo potenziale specialmente nei trail mediamente sconnessi e non troppo ripidi, con una stabilità unita a una maneggevolezza che non ci si aspetterebbe, e mi riferisco al discorso dei numeri e delle quote geometriche.

Per esempio, su sentieri tecnici a gradoni e tornanti in discesa tipici dell’alta montagna la compattezza del mezzo fa sì che la guida sia agevole permettendo anche dei nose press e chiusure di curva molto strette.

foto del retrotreno della brinke x5r+ race

La pinza del freno posteriore è all’interno del fodero alto. Molto valido il disco da 200 mm anche al posteriore per evitare surriscaldamenti.

Se la velocità e la pendenza aumentano, la X5R+ va guidata con decisione ma regala comunque delle soddisfazioni, peccato un po’ di effetto deriva della gomma plus sull’anteriore, per questo consiglio una guida attiva caricando bene l’avantreno.

Anche sui rock garden e nelle pietraie, grazie ancora al carro e all’ammortizzatore, si ha una buona performance con stabilità e sufficiente “galleggiamento” che aiutano il rider a mollare ancora di più i freni.

Sui trail che richiedono guida attiva e in cui si “pompa” la bici come lo spettacolare Hiroshima Mon Amour di Pietra Ligure la Brinke X5R+ mi ha stupito, regalando un comportamento molto giocoso e divertente. In questo caso il setting delle sospensioni è cruciale, per trovare il compromesso tra assorbimento e reattività.

foto del portaborraccia

Il tasto di accensione è laterale. Ottima la possibilità di poter montare un portaborraccia, cosa che nel modello precedente Brinke XFR+ non era possibile.

Parlando quindi di sospensioni, per il RockShox Super Deluxe Select+ consiglio un po’ di semplice tuning utilizzando degli spessori interni: dopo diverse prove, per avere sensibilità sulle piccole asperità ho mantenuto una pressione minore al suo interno ma si rischiano i fine corsa, cosa che invece gli spessori potrebbero evitare, dando una curva di affondamento più progressiva.

foto della forcella della brinke x5r+ race

La forcella RockShox Lyrik Select non eguaglia le prestazioni dell’ammortizzatore.

Stesso discorso per la forcella RockShox Lyrik Select (a cui manca la nuova cartuccia Charger 2.1 e quindi ben diversa dalla Lyric Ultimate rossa o dalla Lyrik Select+) che fornisce una performance nella media ma non all’altezza dell’ammortizzatore.

A mio avviso si può migliorare utilizzando alcuni spessori al suo interno, i “bottomless tokens“, per poter ridurre la pressione e aumentare la sensibilità senza incorrere in sgraditi fine corsa.

Da segnalare l’efficacia della frizione del cambio XT a 12 velocità, trasmissione che abbiamo già messo alla prova e di cui trovate l’articolo “test Shimano Deore XT 12v“: anche senza protezione sui foderi del carro non c’è stato nessun segno della catena in un mese di utilizzo e quasi 500 km percorsi.

foto della batteria della emtb brinke x5r+

La batteria integrata Shimano da 500 Wh pesa 2.876 grammi. L’estrazione è semplicissima con chiave e serratura, togliendo la cover molto ben fatta.

Consumo batteria, autonomia e personalizzazione assistenze

Un paragrafo dove la Brinke eccelle quello dei consumi, grazie sicuramente all’aggiornamento del firmware Shimano STEPS E8000 che permette di regolare singolarmente le tre le assistenze su tre livelli e la nuova batteria integrata E8035 da 504 Wh.

Basta scaricare l’app e-Tube, collegarsi alla bici entrando nelle regolazioni con il tasto sul display e il gioco è fatto.

Brinke crede che sia sufficiente una batteria da 500 Wh sulle sue ebike, preferendole per il peso minore rispetto a quelle più capienti che ultimamente stanno adottando diversi produttori ma che inevitabilmente aumentano il peso finale del mezzo.

Non posso che essere d’accordo su questo frangente visti i consumi davvero ridotti.

foto del reggisella della emtb brinke x5r+

Il reggisella Tranz-X ha un comportamento  abbastanza fluido ed è stato affidabile durante tutto il test.

Per il test ho settato le tre assistenza in questo modo: Boost al massimo (per le emergenze e le rampe impossibili) e Trail ed Eco a metà potenza, provando anche con Eco al minimo ma per un’uscita soltanto.

Per fornire qualche dato, ho percorso diverse volte circa 30 km e 900 m di dislivello positivo in Eco consumando solo due tacche. Con il Trail ho scalato 500 metri di dislivello in un giro misto da 24 km consumando 2 tacche, su salite piuttosto impegnative e sconnesse.

Il Boost l’ho usato raramente, trovando la modalità Trail la più consona anche nei tratti difficili in salita e quella che permette un miglior compromesso tra spinta e risparmio di batteria.

Come massimo del range posso ipotizzare circa 2.000 metri di dislivello positivo se si ha un buon allenamento e si utilizzano con accortezza Eco e Trail. Il caricabatterie comunque è leggero, circa 500 grammi, e permette di ricaricare la batteria durante una pausa pranzo se proprio si necessita di più autonomia.

foto del sensore di velocità

Il sensore di velocità è integrato nel disco posteriore e ben protetto: ottimo upgrade!

Ovviamente il consumo dipende da vari fattori: dal peso del rider, dall’allenamento, dalle assistenze utilizzate e altri fattori come il terreno, il dislivello, la pressione delle gomme, la temperatura esterna, ecc. Una lettura del nostro tutorial “come risparmiare la batteria dell’ebike” è utile per approfondire questi aspetti.

L’autonomia elevata non è una prerogativa solo delle eMTB Brinke: anche nel test della bici elettrica urban Brinke Rushmore Evo Di2 con motore Shimano E6100 ho riscontrato consumi molto contenuti.

foto della protezione del motore della brinke

Ottima la protezione in metallo del motore con le prese d’aria ma in caso di fango questo si accumula e diventa abbastanza laborioso da pulire.

Note da segnalare

La Brinke utilizzata era una versione ancora non definitiva montata con gomme dalla mescola Speedgrip e quindi media, con un buon grip dove è asciutto ma scarso sul bagnato.

La versione finale della X5R+ avrà pneumatici con mescola Soft e quindi con più aderenza anche su terreni umidi.

Anche altri componenti presenti nelle foto saranno diversi nel modello in catalogo, come il comando delle assistenze (in foto l’E8000), il manubrio e l’attacco manubrio, oltre che i freni che saranno i nuovi XT M8100 anziché gli XT M8020 utilizzati nel test.

foto di claudio riotti in sella alla emtb brike x5r+ race

La Brinke X5R+ Race non si tira indietro quando c’è da staccare le ruote da terra.

Test Brinke X5R+ Race 2020: conclusioni

In conclusione la Brinke X5R+ Race permette di divertirsi in salita e in discesa su una grande varietà di percorsi. Se la si utilizza in “modalità gara” diventano più evidenti i suoi limiti su trail molto sconnessi e ripidi, specialmente per quanto riguarda l’angolo di sterzo un po’ chiuso e la forcella. In un ambito invece più ludico può essere la giusta compagna anche per il rider meno esperto, vista la confidenza che ispira grazie anche alle ruote plus da 2.8″.

Il rapporto qualità prezzo è abbastanza buono per 5.490 euro, unico neo la la forcella dove una Lyrik Select+ di grado superiore sarebbe decisamente più azzeccata e più performante.

In gamma Brinke si trova anche la X5R+ nella versione “non Race”, dallo stesso telaio e motore ma con componenti inferiori che abbassano il prezzo a 4.990 euro, oppure la versione X5S+ dal prezzo di 4.290 euro con motore Shimano E7000 e componenti di fascia più economica.

Per conoscere i prezzi di tutta la linea di biciclette elettriche Brinke con ebike urban e trekking segnaliamo il nostro articolo catalogo e listino prezzi ebike Brinke 2020.

foto della emtb brinke x5r+ race sul lago

Cosa ci è piaciuto:

  • Il lavoro del carro e ammortizzatore
  • L’autonomia
  • La stabilità

Cosa non ci ha convinto:

  • La sella poco confortevole e dal troppo grip
  • La forcella di gamma media
Il test della eMTB Brinke X5R+ Race 2020 con batteria integrata
COSTRUZIONE8
MONTAGGIO7
SALITA8
DISCESA8.5
AUTONOMIA9
QUALITà PREZZO7
Prezzo
  • 5.490 euro
7.9Il nostro voto
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A proposito dell'autore

Sono cresciuto sulle due ruote: BMX, motocross, le prime MTB negli anni 80. Dal 2007 ho gareggiato per 10 anni nel downhill e nell'enduro in tutta Italia. Dal 2013 al 2019 ho lavorato con la scuola MTB Gravity School anche a Whistler, in Canada. Sono istruttore Federale FCI e Guida Nazionale MTB. Ho visto nascere BiciLive.it nel 2013 e ora mi occupo di MTB, ebike ed eMTB. La bici è il mio pane quotidiano!