Il test della Wayel Next+, la fat pieghevole con motore centrale a 48 Volt Claudio Riotti 11 Novembre 2021 Test Articolo sponsorizzato L’azienda Wayel (www.wayel.it), fondata nel 2007 è un marchio di FIVE (Fabbrica Italiana Veicoli Elettrici) che produce le proprie e-bike e batterie a Bologna. Per questa recensione ci ha inviato la sua nuova Next+: si tratta di una nuova fat bike elettrica pieghevole dal design moderno dotata di ruote larghe da 20×4″ e motore centrale Five da ben 90 Nm di coppia. La batteria, diversamente da tutte le e-fat di questa categoria, funziona assieme al motore con una tensione di 48 Volt anziché 36 Volt ed è disponibile in due configurazioni con un powerpack Five da 557 Wh o Extralong da ben 672 Wh per un’autonomia davvero lunghissima. Vediamo le sue caratteristiche tecniche e come si è comportata nel test. Se volete saperne di più sul brand ecco qui la storia di Wayel. Wayel Next+ caratteristiche tecniche La Next+ presenta un telaio in alluminio con batteria integrata nel tubo orizzontale che risulta il tubo portante di tutta la struttura della bici. La batteria è estraibile aprendo il telaio e utilizzando la chiave per aprire la serratura di sicurezza. Telaio: alluminio, pieghevole Motore centrale: FIVE F90 da 90 Nm, 250 Watt 48 Volt Batteria: Samsung 48 V-14 Ah, Long 557 Wh o Extralong 672 Wh da 3.3 kg Display 3,5″ LCD retroilluminato: 5 livelli di assistenza, presa USB Forcella: ammortizzata 80 mm di escursione Trasmissione: Shimano Tourney a 7 rapporti con grip shift Freni: a disco idraulici Pneumatici: VeeTire 20×4″ o tassellate CST come optional Luce anteriore Spanninga a led con batteria separata Parafanghi e cavalletto di serie Sella in gel Bassano con luce integrata Axa Pedali: in plastica pieghevoli Taglia: Unisex Peso: 27,5 kg rilevati Portata massima: 90 kg Colori: bianco papiro/blu e antracite/giallo (in test) Prezzo: 2.249 euro Batteria Long, 2.399 euro Batteria Extralong (aggiornati 23 marzo 2022) Il test sul campo della Wayel Next+ Partendo comunque dalla posizione in sella, questa risulta comoda, alta e anche ampiamente modificabile per quanto riguarda altezza manubrio, meno per l’altezza sella dato il tubo di lunghezza ridotta. Gli appoggi sono comodi anche se la mezza manopola destra e la presenza del cambio rotante RevoShift non incontra troppo i miei gusti soprattutto durante i viaggi più lunghi. I freni sono efficienti e modulabili. Il display è grande e ben leggibile, anche di notte ha un’ottima visibilità senza risultare fastidioso. Il comando delle assistenze è compatto e pratico se utilizzato senza guanti. Il campanello a fascia è anch’esso piccolo e comodo e ha un buon volume sonoro. Le luci rendono visibile la Next+ in condizioni di scarsa luminosità (molto comoda quella integrata nella sella) tuttavia la Spanninga anteriore non è abbastanza potente da permettere di percorrere una strada completamente buia. Le gomme fat sono perfette per affrontare selciati, binari del tram, sanpietrini e anche sterrati semplici. Con questa tassellatura sono molto scorrevoli ma naturalmente danno meno aderenza in situazioni fuoristrada: per questo è possibile ordinare le CST più tassellate come optional. Se non le avete mai provate, le ruote fat sono comunque un elemento da conoscere e va trovata la pressione adatta rispetto al proprio peso e ci si deve abituare al loro rotolamento impronta a terra maggiorata. Consiglio di non scendere sotto gli 1.2 bar di pressione specialmente con l’anteriore perché si rischia il sottosterzo nelle curve. Capitolo apertura e chiusura: sono due manovre abbastanza semplici una volta che si impara a sganciare le varie sicure degli sganci rapidi. Come si vede nel video, il trasporto da ripiegata è effettuabile facendo girare le ruote ed eventualmente mantenendo il manubrio ad altezza normale. La sua trasportabilità sui mezzi invece è difficoltosa dato il peso e il fatto che la bici tenda ad aprirsi mancando un sistema di fissaggio come un elastico o simili. Proprio per questo motivo le varie parti tendono a sbattere tra loro andando a rovinare la vernice dei componenti. Wayel non la vede proprio come una bicicletta elettrica intermodale (quindi da affiancare a un uso con i mezzi pubblici) ma più come una e-fat che sia comoda da riporre in uno spazio abbastanza ridotto quando non utilizzata. Nella guida la Next si rivela agile, molto scattante e sicura anche su terreni sconnessi. La trasmissione Shimano a sette velocità è sufficiente per affrontare qualsiasi tipo di salita, grazie anche alla spinta energica del motore di cui ho preferito fare un paragrafo dedicato qui sotto. Come uniche note da segnalare, essendo la Next+ dotata di una guida molto alta e un manubrio stretto come tutte le bici di questa tipologia, in discesa sopra ai 30 km/h diventa un po’ nervosa e meno stabile, anche se sono velocità che difficilmente si raggiungono in città. L’altra cosa riguarda il grosso snodo centrale del telaio in cui ho spesso urtato le ginocchia utilizzando la bici: bisogna farci l’abitudine e pedalare un po’ più “larghi”. Il motore centrale FIVE F90 e la batteria a 48 Volt Dopo tanti test di e-fat pieghevoli, la tipologia di ebike che sta andando per la maggiore nelle grandi città, posso affermare che quelle dotate di motore centrale sono le più performanti sia come spinta sia come manovrabilità grazie al peso distribuito in maniera più equilibrata. La presa per collegare il caricatore della batteria è protetta da un tappo in gomma ben fatto. Nonostante i costi più alti e la componentistica dedicata più difficile da trovare, Wayel ha scelto i 48 Volt per alimentare motore e batteria affermando che questo sistema è tecnicamente migliore del 36 Volt utilizzato sulla la maggioranza delle altre ebike. Le celle utilizzate per la batteria sono comunque le 18650 Samsung 35E o 29E in attesa delle più performanti 21700 che permetteranno capienze addirittura da 900 Wh. Il cavalletto e i pedali pieghevoli della e-fat Next+. Il motore F90, presentato nel 2018 sulla Wayel Icon, è stato rifinito e oggi si dimostra potente e gestibile grazie al sensore di sforzo ben calibrato. Nelle partenze è pronto, la sua spinta è davvero elevata nella modalità più alta e permette di salire rampe dei box o cavalcavia come se nulla fosse. È inoltre molto silenzioso, rispetto ai motori centrali che utilizzo di solito sembra spento da tanto è basso il suo ronzio. Grazie alla potenza dell’F90 ci siamo concessi qualche acrobazia sulla Next+: don’t try this at home (non fatelo anche voi)! La caratteristica che ho notato a cui serve un po’ di adattamento è che in alcune situazioni la drive unit presenta un discreto overrun ovvero spinta residua, di cui bisogna tener conto quando per esempio si effettuano manovre in spazi stretti: meglio tenere sempre un dito sul freno posteriore nel caso la bici volesse continuare ad andare avanti anche se abbiamo fermato i pedali. Se siete curiosi e volete sapere le differenze tra i vari motori vi consiglio la lettura della nostra guida per conoscere l’ebike. La batteria da 672 Wh è inserita nel tubo portante del telaio e pesa solo 2,25 kg. Autonomia Chiaramente, con una batteria da 678 Wh si percorrono davvero molti chilometri ma c’è sempre da tener conto delle variabili che possono modificare il consumo del power pack: il peso del conducente, il suo allenamento, le assistenze usate, la pendenza, la temperatura, la pressione delle gomme ecc. Si tratta quindi di un dato soggettivo ma paragonando la Next+ alle sue concorrenti senza dubbio è quella con l’autonomia maggiore. Test Wayel Next+: pareri e conclusioni Dotata di un look originale per non passare inosservati, di un motore molto prestante e una batteria super capiente, la Wayel Next+ è una tra le fat pieghevoli più performanti provate finora. Il montaggio è consono all’utilizzo e nell’uso urbano nasconde molto bene il suo peso di oltre 27 kg. Il prezzo di 2.539 2.399 euro con la batteria Extra Long è forse un pelo più alto della media ma giustificato dalla qualità e dalle prestazioni. Come su altri e-folding di questo tipo manca purtroppo un sistema di ritenzione che la mantenga chiusa e ne faciliti il trasporto da piegata. Se volete conoscere gli altri prodotti Wayel potete leggere la presentazione della Wayel eBig 2021 o il test del monopattino elettrico Wayel uGO. Qui invece abbiamo parlato del brand FIVE che produce i motori e le batterie. Per maggiori informazioni sui prodotti Wayel consultate il sito internet ufficiale del brand.