Abbiamo provato in anteprima l’ultima arrivata dell’azienda taiwanese Giant (www.giant-bicycles.com), la mountain bike elettrica biammortizzata Trance X E+ 1 2022, una 29″ in alluminio dedicata al trail riding e all’enduro con motore SyncDrive Pro da 85 Nm di coppia e batteria da 750 Wh disponibile al prezzo di 6.149 euro.

Trovate tutte le tecnologie impiegate da Giant e un approfondimento sul motore nell’articolo dedicato alla presentazione della Giant Trance X E+ Pro 29 1 2022 pubblicato tempo fa, mentre in questo test abbiamo riunito le specifiche in pillole, le considerazioni sul montaggio, le geometrie e le impressioni di guida dopo un test molto esaustivo.

Infine segnaliamo che in Italia è disponibile la Trance X E+ in tre montaggi con telaio in alluminio da 6.149, 5.449 e 4.949 euro e due montaggi Advanced con telaio in carbonio da 6.499 e 7.499 euro. Quest’ultimo, l’Advanced E+ 1, è dotato del sistema Live Valve di Fox sulle sospensioni.

 

Foto della ebike Giant da trail: Trance X e+ 1 2022

Giant Trance X E+ 1 2022, specifiche tecniche

Queste le specifiche tecniche della mountain bike elettrica a pedalata assistita biammortizzata Giant Trance X E+ 1 2022:

  • Telaio: alluminio idroformato ALUXX SL con 140 mm di escursione posteriore e sistema Maestro
  • Flip Chip per variare le geometrie
  • Telaio compatibile con EnergyPak Plus Range Extender da 250 Wh aggiuntivi
  • Motore: SyncDrive Pro, 85 Nm powered by Yamaha (2,7 kg)
  • Comando al manubrio: RideControl Ergo 3
  • Display: RideControl GO integrato nel telaio
  • Batteria: EnergyPak Smart 750 Wh (4,287 kg)
  • Forcella: Fox 36 Float Performance da 150 mm, 44mm offset, cartuccia Grip, e-optimized (sovradimensionata rispetto a una standard 36, più robusta, 227 grammi di peso in più)
  • Ammortizzatore: Fox Float X Performance, EVOL, 3-Pos Lever, 185×52.5 mm, E-tuned
  • Manubrio: Giant Contact 35 Trail, 35x780mm
  • Manopole: Giant Tactal Pro-E, single lock-on
  • Attacco manubrio: Giant Contact SL 35
  • Reggisella telescopico: Giant Contact Switch (S:125, M: 150 mm, L/XL:170)
  • Trasmissione: Shimano Deore XT-SLX 10-51T/Praxis Wavetm 36T/catena KMC
  • Freni: Shimano Deore XT, BR-M8120, 4 pistoni, 200mm
  • Ruote: Giant/mozzi Shimano/raggi Sapim
  • Coperture: Maxxis Assegai 29×2.6″ TR EXO, 3C MaxxTerra Ant. e Maxxis Dissector 29×2.6″ TR EXO+ 3C MaxxTerra Post.
  • Extra: Kit Tubeless (liquido, valvole, leverini, manuale, mini attrezzo)
  • Taglie: S, M, L, XL
  • Colorazioni: Amber Glow
  • Caricabatterie Smart Charger 6A con ricarica veloce 60% in circa 60 minuti
  • Peso: 26.06 kg rilevati taglia M con camere d’aria (da 300 g l’una) senza pedali
  • Peso massimo consentito rider+bici: 156 kg
  • Prezzo: 6.149 euro
  • Optional: range extender EnergyPak Plus da 240 Wh (1.8 kg, 449,99 euro)
  • Optional: display wireless RideDash Plus (74,99 euro)
Foto del comando delle assistenze della Giant Trance X e+ 1 2022

Il comando ergonomico RideControl Ergo 3 per selezionare le assistenze.

Giant Trance X E+ 1 2022: la mountain bike elettrica

Le linee sinuose, le finiture, la colorazione con la verniciatura arancione metallizzata anche sulle bielle, il passaggio cavi e l’attenzione per i dettagli come lo sportello magnetico per la ricarica fanno di questa Trance un vero gioiellino di ebike, quasi da mettere su un piedistallo e ammirare in salotto… ma ovviamente noi l’abbiamo portata sui terreni più diversi e messa alla frusta in salita tecnica, sui salti e in discesa.

Sono alto 170 cm e ho utilizzato una taglia M su cui mi sono subito trovato a mio agio: da seduti, la Trance X E+ ispira confidenza e una certa aria di “racing lussuoso” che è difficile da esprimere a parole… il consiglio è provarla!

Foto del telaio della Giant Trance x E+ 1 2022

Le linee sinuose del telaio e il passaggio cavi ben realizzato.

Gli appoggi

Gli appoggi sono ben congeniati a partire dalle manopole sottili e comodissime, il piccolo e minimale comando delle assistenze RideControl Ergo 3 montabile sia a destra che a sinistra, il comando del reggisella morbido e sensibile, il manubrio da 780 mm (anche se io preferisco un 760 mm) e l’attacco da 40 mm.

La sella è sempre un oggetto molto personale tuttavia questa sella Giant Romero Trail è risultata discretamente comoda anche nelle uscite più lunghe da 5-6 ore.

Foto della sella della eMTB Giant Trance E+ 1 2022

Rispetto ai modelli precedenti che presentavano escursioni minori, il reggisella da 150 mm di escursione sulla taglia M permette una buona libertà di movimento, essenziale su una eMTB di questo tipo.

Anche se non rientra negli appoggi, è ormai un must il magnete per il sensore di velocità nascosto nel disco posteriore, sicuro e protetto dagli urti.

Foto del flip chip della eMTB Giant Trance X E+ 1 2022

Il flip chip della eMTB Giant Trance X E+ 1 2022.

Le geometrie variabili

Dettaglio molto importante: Giant ha dotato la Trance di una caratteristica utile e oggi molto in voga, ovvero un flip chip presente tra il link dell’ammortizzatore e il fodero alto del carro. Grazie a questo eccentrico si possono ottenere due impostazioni di guida con geometrie differenti, rispettivamente in Low e High, di cui queste le quote principali:

  • angolo sterzo 65.8/66.5°
  • angolo sella 76/76.7°
  • interasse 1239/1237 mm
  • reach 457/462 mm
  • stack 611/605 mm
  • movimento centrale 20/30 mm

Il carro è invariato e misura 473 mm (rilevati 475 mm). Questo fa sì che la Trance possa avere essenzialmente due anime: una più capace, aggressiva e stabile in Low e l’altra più maneggevole e guidabile in High.

Da segnalare che, rispetto ai modelli precedenti, le nuove Giant elettriche dotate di motore Yamaha PW-X3 non hanno più il problema di toccare con il motore sugli ostacoli, fattore invece che avevo trovato un po’ limitante sulle eMTB degli scorsi anni dato che il motore PW-X2 era più voluminoso e posizionato molto in basso.

Foto di Claudio Riotti nel test della Giant Trance elettrica 2022

Il test della eMTB Giant Trance X E+ 1 2022

Sono alto 170 cm e peso 75 kg in assetto da bici con scarpe, casco, protezioni e zaino. La bici è stata utilizzata con camere d’aria da 320 grammi l’una, pedali flat e pedali a sgancio, su otto uscite per un totale di 7.500 metri d+ e 240 km.

Ho provato a variare i settaggi e preferisco quello Low per la maggior parte delle mie uscite, dato che dopo le salite tecniche che adoro fare c’è sempre una bella discesa con sezioni scassate o salti.

Nel setting Low la postura in sella è ben centrata, ci si sente piacevolmente “dentro alla bici” mentre nella modalità High, anche per via del tubo piantone piuttosto verticale, si pedala leggermente più avanzati e sull’anteriore. La rotazione del flip chip richiede una chiave a brugola da 5 e paio di minuti, quindi volendo si può fare la modifica anche sui trail (badando a non perdere nessun pezzo).

Foto del motore della bici elettrica Giant Trance E+ 1 2022

Il motore SyncDrive Pro e la porta di ricarica con sportellino magnetico.

Il nuovo motore Giant SyncDrive Pro

La Trance X E+ monta l’ultima versione del motore Giant SyncDrive Pro basata sullo Yamaha PW-X3 da 2,7 kg che è più compatta e circa 300 grammi più leggera del PW-X2, oltre che di 5 Nm più potente come coppia massima (85 Nm totali). La sua potenza è ben maggiore di altri competitor che dichiarano la stessa coppia, questo anche perché il lasso di tempo e il momento in cui questa coppia viene erogata varia proprio da marca a marca.

La spinta vigorosa del motore risulta immediatamente disponibile, sia a basse cadenze che a frequenze di pedalata molto alte, in praticamente tutte e 5 le assistenze: Eco, Tour, Active, Sport e Power.

Foto del paramotore della ebike Giant trance 2022

Il motore, molto più alto da terra dei precedenti, è protetto da una robusta cover in plastica a cui si somma la cover della batteria in gomma e plastica: un’ottima soluzione per riparare drive unit e telaio da sassi e urti.

Oltre a misurare la cadenza e la coppia sulle pedivelle, il sistema adattivo Smart Assist a sei sensori rileva la pendenza e l’accelerazione fornendo sempre un supporto naturale e adatto al nostro tipo di riding.

Questa naturalezza e fluidità è il pregio del nuovo sistema SyncDrive Pro, dove si nota il lavoro dei tecnici Giant. L’eccezione la fa la modalità Auto (la prima che si trova di default quando si preme “On”) assistenza in cui la spinta è un po’ discontinua e poco naturale. Poco male perché nell’assistenza 3, quella chiamata Active, si riesce a fare davvero di tutto, dal pedalare pianissimo ad avere potenza immediata per l’eventuale rampa.

Come la precedente versione, il motore reagisce al minimo input e a bici ferma tende a “vibrare” se si sta con il piede appoggiato sul pedale (specialmente nelle assistenze più potenti): questo è un aspetto a cui bisogna fare l’abitudine, soprattutto se principianti o se siamo fermi al semaforo.

Foto del display della mountain bike elettrica Giant Trance E+ 1 2022

Il display integrato RideControl Go.

Display, app e comando RideControl Ergo 3

Sia sulla nuova Trance X E+ che sulla nuova Reign E+ la casa taiwanese ha portato ancora più in là l’approccio minimale già presente sulle linee precedenti utilizzando un piccolo display integrato nel tubo piantone e un comando a fascetta che segue il disegno delle manopole, dotato di tre pulsanti. In questo modo l’ebike resta molto pulita e soprattutto con meno cose che si possono rompere o graffiare in caso di caduta o se si mette la bici capovolta per un guasto o una manutenzione rapida.

Le assistenze si selezionano tramite il RideControl Ergo 3 così come si può attivare il “walk” premendo il pulsante centrale e poi quello superiore. Non sono rimasto soddisfatto dalla modalità walk dato che ha un funzionamento intermittente: molto probabilmente verrà migliorata nei prossimi aggiornamenti del sistema.

Il display RideControl GO sul top tube presenta due file da 5 Led l’una che indicano a destra la carica residua (quindi a step del 20%) e a sinistra la modalità di assistenza utilizzata, più un tasto di accensione/cambio modalità. Sarebbe stato davvero utile avere la percentuale della batteria con un mini schermo LCD perché le “tacche” sono sempre poco precise.

Foto dell'app della mountain bike elettrica Giant Trance E+ 1 2022

La schermata per modificare la percentuale di assistenza dell’app Giant RideControl.

Tuttavia si può utilizzare l’app Giant RideControl che fornisce molte informazioni come ad esempio la percentuale di batteria residua e anche la stima della distanza percorribile in base alla batteria e l’assistenza utilizzata. Altri interessanti dati sono a portata di click come la cadenza, la possibilità di tracciare e registrare percorsi, aggiornare il sistema e anche modificare la percentuale di assistenza su tre step per ognuna delle cinque modalità. Personalmente ho lasciato i setting impostati di fabbrica perché mi sembrano ben concepiti ma per chi vuole si può abbassare l’Eco al 50% per ridurre ancora di più i consumi o alzare o abbassare ogni livello, personalizzando il comportamento e l’autonomia.

Sui trail, l’utilizzo dei comandi è semplice e intuitivo ma avrei preferito un feedback tattile più avvertibile dalla pulsantiera perché nelle sezioni dissestate in salita, se serve più spinta dal motore, si cambia assistenza ma non si capisce immediatamente se questa è aumentata. Si deve quindi abbassare lo sguardo al display sul top tube per vedere il colore diverso del Led e questa è una distrazione che preferirei evitare.

Foto del paracolpi della mountain bike elettrica Giant Trance E+ 1 2022

L’utile “fork bumper” per evitare che il manubrio ruoti eccessivamente creando problemi ai cavi e al telaio.

Paragonato alla concorrenza, il nuovo SyncDrive Pro è molto silenzioso, in particolare a basse cadenze e con le assistenze leggere. Quando si supera la velocità di rotazione ottimale produce un breve rumore che fa appunto capire che stiamo uscendo dal range di cadenza previsto e serve quindi un cambio di rapporto.

In discesa invece risulta silenzioso e non produce nessun ticchettio come altri prodotti dei competitor.

Riassumendo, si tratta di un sistema ancora più affinato, completo e performante che permette prestazioni da top di categoria.

Foto di Claudio Riotti nel test della Giant Trance X E+ elettrica 2022

On the trail: salita

Sulle pendenze poco impegnative la Giant sale con semplicità e silenziosità e già nella seconda assistenza, la Tour, è in grado di portare il rider in vetta senza molto sforzo, anche su salite mediamente ripide e sconnesse.

Gli 85 Nm di coppia massima dichiarati dal produttore sono gli stessi di altri motori competitor ma da subito si capisce, come sui modelli precedenti, che la potenza è abbondante e disponibile a svariate cadenze di pedalata.

In salita tecnica la Trance X E+ regala delle prestazioni davvero al top grazie alla potenza del motore, alle geometrie ben studiate e il carro lungo da 473 mm che mette il rider ben centrato sul mezzo. La misura del carro, una tra le più lunghe tra le ebike provate, è pensata sì per mantenere l’ebike stabile sul ripido ma è anche relativa alla presenza del leveraggio del sistema Maestro e dalla disposizione del motore nel telaio.

Il solo dato tecnico però non deve trarre in inganno, perché una bici, sia elettrica che tradizionale, va giudicata nella sua totalità essendo un sistema di elementi che lavorano all’unisono. Difatti il lavoro del carro, dell’ammortizzatore e delle geometrie è molto buono e il grip è altissimo in tutte le situazioni, come si può vedere nel video.

Anche nelle sezioni tortuose e strette la Trance soddisfa il rider nascondendo bene il suo peso e risultando sempre abbastanza maneggevole e intuitiva.

Una caratteristica che apprezzo moltissimo con il mio stile di guida è la capacità di fornire assistenza anche a cadenze molto elevate, range in cui altri motori invece “gettano la spugna”: immaginate una salita ripida intervallata da brevi avvallamenti in discesa: si sale agili con il 51 dietro e arrivando sulla discesina si “frulla” per un attimo per affrontare la successiva rampa in salita. Con la Trance nessun problema, mentre con altre eMTB mi è addirittura capitato di fermarmi per mancanza di spunto del motore.

Foto della corona della mountain bike elettrica Giant Trance E+ 1 2022

La corona Praxis da 36 denti e l’ottimo guidacatena MRP.

Overrun: la spinta residua

Altro aspetto tecnico sul motore: la spinta residua quando si fermano i pedali, l’overrun di cui parlo spesso nei test delle eMTB. Sulla Trance è presente in maniera avvertibile ma non invasiva. Ci permette di scavalcare gli ostacoli in sequenza in modo abbastanza semplice anche se si ferma la pedalata (classica situazione in cui il gradone è troppo alto e si sbatterebbero le pedivelle), senza risultare innaturale o poco prevedibile come su altri motori.

La prontezza di risposta del sistema è ottima, solo in un paio di occasioni ho avvertito un leggero ritardo nell’attivazione del motore ma si trattava di passaggi tecnici in piano dove probabilmente i sensori non avevano rilevato la necessità di fornire la massima prontezza di risposta.

Foto del copertone posteriore della mountain bike elettrica Giant Trance X E+ 1 2022

Il Maxxis Dissector ha una buona mescola e tassellatura ma preferirei una carcassa DD o una DH casing.

Alcuni dubbi

Tra i vari pregi, solo un paio di componenti della Trance non incontrano i miei gusti, la corona da 36 denti e la carcassa dello pneumatico posteriore.

La prima (per il mio stile di guida) risulta un po’ troppo grande sulle salite più ripide e obbliga a utilizzare più “gamba” o assistenze più potenti consumando più batteria.

Il secondo ha una buona tassellatura e mescola ma una carcassa troppo leggera (la EXO+ di Maxxis) che necessita di pressioni alte per evitare forature con conseguente scarso comfort e grip. Nel test ho forato due volte al posteriore, anche con pressioni di 1.8-2 bar.

Ho quindi inserito un inserto Tannus Armour Tube per camera d’aria che mi ha poi permesso di girare con pressioni molto basse (addirittura 0.9 bar in salita tecnica) per ottenere il massimo del grip sui passaggi “impossibili” del Campo dei Fiori a Varese che si vedono nel video.

Foto di Claudio Riotti nel test della Giant Trance X E+ elettrica 2022

Sui salti la Trance X E+ è assolutamente a suo agio, tanto da spingere il rider a osare sempre di più.

On the trail: in discesa

Nonostante si tratti di una trail bike e le geometrie non siano estreme, la nuova Trance X E+ fa nascere il sorriso anche al biker più “smanettone”. Dopo la più tecnica delle salite infatti permette di aprire il gas in discesa anche su percorsi enduro molto impegnativi.

Stabile e sicura in ogni situazione, solo sui grossi impatti in successione la forcella Fox 36 con la cartuccia Grip va un po’ in crisi. Al posteriore invece il sistema Maestro e il Fox Float X Performance lavorano all’unisono fornendo un ottimo assorbimento e una corsa che pare ben maggiore dei 140 mm a disposizione.

Ovviamente un setting accurato delle sospensioni è d’obbligo e consiglio di sperimentare con pressioni, compressioni, rebound ed eventualmente spessori nelle unità ammortizzanti: anche una bici top di gamma, se regolata male, non può che andare male.

Foto della mountain bike elettrica Giant Trance X E+ 1 2022

In questa foto si nota il tubo sella molto verticale che permette anche più spazio al rider in fuorisella in discesa.

Sui salti la Trance è ben bilanciata e prevedibile, composta negli atterraggi e, se si mantiene un setting delle sospensioni sostenuto e pronto, è agile a spiccare il volo su ogni piccola asperità.

Tanto nei percorsi naturali, veloci e scassati quanto in quelli più lavorati e in stile bike park, la Trance è a suo agio e dona molta confidenza permettendo linee e salti che con altre ebike non avevo ancora osato. Anche nello stretto, nonostante il carro da 473 mm, si riesce a condurre con discreta facilità su tornanti e curve in sequenza. Grazie infatti a un buon bilanciamento tra front center e rear center (avantreno e retrotreno), il rider è in mezzo alla bici: la guida aggressiva anche sul ripido è intuitiva e non si è costretti a caricare l’avantreno come su altre eMTB con il carro più corto.

Questa caratteristica risulta evidente anche nelle taglie più grandi, dato che spesso sono quelle che risentono di un allungamento del triangolo anteriore ma non della misura del carro (a parte poche eccezioni in cui le aziende variano anche questa quota al variare della taglia).

Foto del carro della mountain bike elettrica Giant Trance E+ 1 2022

Il sistema di sospensione Maestro è un virtual pivot con carro in un pezzo unico, dove il fodero basso misura, da centro pedivella all’asse del mozzo posteriore, 473 mm. Notare il passaggio cavi nella biella inferiore del carro.

Il carro lungo sulle ebike dà quindi solo vantaggi? Sì e no, naturalmente abbiamo come “contro” un po’ più di difficoltà nel fare manual (alzare la ruota anteriore senza pedalare) e una propensione meno spiccata rispetto ad altre ebike nel recuperare le traiettorie errate. In generale, a mio avviso, adottare una misura dei foderi bassi abbondante è, se coadiuvato dal resto delle geometrie, un fattore positivo su un’eMTB nata per fare salita tecnica e dare stabilità in discesa.

Passando agli altri elementi chiave della Trance, i freni Shimano XT sono ben modulabili, potenti e costanti (al posteriore è servito però un piccolo spurgo per lavorare al meglio) e come upgrade vedrei bene un disco da 220 mm all’anteriore per i biker più aggressivi o pesanti, tenendo anche conto che la Trance può essere utilizzata da rider fino a 130 kg di peso (un limite tra i più alti nelle ebike).

Foto della copertura anteriore della mountain bike elettrica Giant Trance X E+ 1 2022

La Assegai è un’ottima copertura: per uno stile di riding aggressivo il top sarebbe averla in versione 3C MaxxGrip EXO+ o DD, quindi più morbida di mescola e più robusta di carcassa.

Le ruote hanno richiesto una ritensionatura ai raggi dopo alcune uscite ma poi si sono rivelate sufficientemente robuste e scorrevoli, anche con un uso intenso non hanno riportato bozze o perso la centratura.

Come già detto nel capitolo della salita, le coperture Maxxis sono risultate poco robuste per un utilizzo aggressivo e consiglio, oltre alla trasformazione in tubeless, di utilizzare un inserto come il Tannus Armour Tubeless per preservare i cerchi, diminuire al massimo le forature ed evitare stallonamenti.

Foto del batticatena della mountain bike elettrica Giant Trance X E+ 1 2022

La Trance è silenziosa in discesa anche grazie a questo batticatena (superiore e inferiore).

Autonomia

Come sempre si tratta di un parametro soggettivo che varia in base al peso del rider, assistenze usate, tipologia percorsi, allenamento, temperatura esterna ecc.

Paragonando la Trance X E+ ad altre eMTB testate, la batteria da 750 Wh dona un’autonomia davvero lunga se si usano assistenze medie come la 2, 3 (Tour, Active) permettendo a un rider mediamente allenato e di circa 75 kg di effettuare dei giri da oltre 50/60 km e 2.000/2.200 metri di dislivello positivo. Se usata esclusivamente in Power (al 400% di assistenza), come tutte le ebike, le tacche della batteria scendono velocemente.

Foto della batteria della mountain bike elettrica Giant Trance E+ 1 2022

La batteria da 750 Wh pesa 4,28 kg e si estrae con una chiave Torx 25.

Extra

Se l’infinita batteria da 750 Wh non bastasse è possibile acquistare separatamente un range extender EnergyPak Plus da 240 Wh (1,8 kg, 449,99 euro) che si collega al posto del portaborraccia su un supporto aggiuntivo e si connette alla porta di ricarica. Questo si attiva quando la carica della batteria arriva al 35%.

Inoltre, per chi desidera avere tutto sotto controllo durante la guida, è disponibile un display wireless RideDash Plus da 74,99 euro che dialoga in Bluetooth con il software e fornisce dati come il livello di assistenza, la capacità della batteria in percentuale e l’autonomia rimanente, oltre a velocità, tempo e distanza.

Foto di Claudio Riotti nel test della eMTB Giant Trance X E+ 2022

Giant Trance X E+ 1 2022: conclusioni

La nuova Giant Trance X E+ è una mountain bike elettrica polivalente che permette di divertirsi sia in salita tecnica che su discese molto impegnative. L’insieme della drive unit completamente rinnovata, la batteria da 750 Wh e i comandi regala al biker un’esperienza di riding esaltante, intuitiva e giornate di lunghe escursioni.

Grazie al flip chip, la doppia anima della Trance sposa le richieste di un ampio pubblico, dal principiante in cerca di una ebike potente, stabile e rassicurante al rider esperto che vuole la massima prestazione in vari contesti.

Tenendo conto del montaggio e della qualità il rapporto qualità prezzo è molto buono, con il solo consiglio di utilizzare una coppia di pneumatici più robusti o installare degli inserti per proteggere il cerchio.

Per maggiori informazioni consulta il sito internet ufficiale Giant.

iscrizione newsletter

Iscriviti alla newsletter di BiciLive.it


Ho letto e accetto le Politiche di Privacy

A proposito dell'autore

Sono cresciuto sulle due ruote: BMX, motocross, le prime MTB negli anni 80. Dal 2007 ho gareggiato per 10 anni nel downhill e nell'enduro in tutta Italia. Dal 2013 al 2019 ho lavorato con la scuola MTB Gravity School anche a Whistler, in Canada. Sono istruttore Federale FCI e Guida Nazionale MTB. Ho visto nascere BiciLive.it nel 2013 e ora mi occupo di MTB, ebike ed eMTB. La bici è il mio pane quotidiano!