Test Canyon Spectral:ON CF 9.0, una eMTB fatta per divertirsi Claudio Riotti 10 Luglio 2020 Test Articolo sponsorizzato Canyon ci ha mandato in test il suo cavallo di battaglia per quanto riguarda le e-MTB full suspension, la Spectral:ON CF 9.0 che fa parte della nuova gamma di cui abbiamo già parlato nel dettaglio sulle pagine di ebike.bicilive.it nell’articolo ebike biammortizzate Canyon Spectral:ON. La nuova ebike è una full elettrica in carbonio da 150 mm di escursione dotata di motore Shimano STEPS E8000 e batteria integrata da 504 Wh. Il prezzo è di 6.999 euro ed è disponibile solo online sul sito dell’azienda tedesca. Vediamo come si è comportata nel test. Canyon Spectral:ON CF 9.0, caratteristiche tecniche La CF 9.0 è la top di gamma tra i tre modelli di Spectral:ON e presenta una componentistica di alto livello. Si tratta di una e-MTB con ruote differenziate 29/27.5″, soluzione che permette di avere più precisione e capacità di superare gli ostacoli all’anteriore e maggiore grip e assorbimento al posteriore. La Spectral:ON 2020 presenta linee snelle e filanti con una colorazione molto elegante in questa versione CF 9.0. Queste le specifiche: Telaio in carbonio con 150 mm di escursione Motore Shimano STEPS E8000 250 W, 70 Nm coppia Batteria Shimano Steps E8035 504 Wh/14 Ah Display Shimano Steps E8000 Comando Shimano Steps E7000 Porta USB-C sul top tube Ammortizzatore FOX Float DPX2 Factory Kashima Forcella FOX 36 Factory Fit4 Kashima Trasmissione Shimano XTR M9100 12v 10-51 con corona CN:ON 34T Freni Shimano XTR M9120 a doppio pistoncino con dischi 203 mm a/p Cockpit manubrio-attacco Canyon Cp12 integrato in carbonio da 50 mm x 780 mm Reggisella telescopico FOX Transfer Kashima da 150 mm in Tg.M Sella Canyon SD:ON Ruote differenziate Reynolds in carbonio TR 309 E e TR 367 E Pneumatici Maxxis Minion DHF 29×2.5″ WT EXO TR 3C MaxxTerra e Minion DHR 27×2.6″ EXO+ 3C MaxxTerra Peso 21,3 kg, senza pedali in Tg.M Quattro taglie dalla S alla XL per rider dai 166 ai 192 cm Prezzo: 6.999 euro La presa USB Type-C sul top tube per caricare GPS o smartphone: che chicca! Da segnalare la pratica presa USB-C integrata sul top tube per ricaricare i device come GPS, luci o Smartphone; il perno della ruota posteriore a scomparsa; il collarino del reggisella integrato nel telaio e il passaggio cavi completamente integrato nel manubrio. Una novità importante è il sensore di velocità del motore integrato nel disco freno posteriore anziché fissato sul raggio, un dettaglio questo che ancora molte aziende non prevedono sui nuovi modelli. Con un peso di 21,3 kg senza pedali, la Spectral:ON CF 9.0 è stata una delle eMTB più leggere testate finora. Il test della Canyon Spectral:ON CF 9.0 Sono altro 170 cm e peso 70 kg in assetto da bici con casco, scarpe e marsupio. La taglia M è indicata sul sito Canyon per persone tra 172 e 183 cm e siccome in generale preferisco le bici leggermente più lunghe mi sono trovato perfettamente a mio agio sulla M della CF 9.0. L’innovazione che si nota maggiormente sulla Spectral:ON 2020 è senza dubbio la raffinata integrazione del sistema di trasmissione e della batteria all’interno del telaio in carbonio. La colorazione è molto elegante e le finiture sono ben realizzate. C’è una gran cura dei dettagli nei componenti che la casa di Coblenza ha sviluppato espressamente per le nuove Spectral:ON: la guaina aggiuntiva che unisce i cavi del manubrio, la protezione in gomma del fodero basso, la cover del motore che si raccorda perfettamente al telaio e la cover della batteria rimovibile tramite un portachiavi dotato di chiave da 4 mm sviluppato da Canyon, così come la sella, la corona CN:ON e il guida catena. Il sensore di pedalata integrato nel disco e nel fodero posteriore: è protetto, preciso e sicuro. Rispetto al modello precedente i tecnici Canyon hanno apportato delle piccole ma significative modifiche alle geometrie, ovvero allungato il carro di 5 mm (435 mm) e reso più verticale il tubo sella di 0.7° (74.5°) per migliorare le performance in salita. Per una guida più composta in discesa hanno aperto l’angolo sterzo di poco, 0.3° e allungato il tubo orizzontale di 12 mm quindi abbiamo 66.5° e 612 mm in tg. M. La sella con coda rialzata è stata sviluppata da Canyon appositamente per la salita tecnica: funziona davvero bene! In sella La posizione sul mezzo è centrale, la sella Canyon specifica per ebike è a prima vista strana ma comoda anche dopo diverse ore a patto di regolare correttamente la sua inclinazione. Impugnando le manopole l’occhio cade subito sul bellissimo cockpit integrato in carbonio che inizialmente lascia perplessi ma poi mi ha convinto al 100% per le sue misure tra larghezza, lunghezza, rise e angoli. Inoltre, la sua capacità di assorbire le vibrazioni è realmente apprezzabile, senza dimenticare l’integrazione dei cavi e del display Shimano che dona una pulizia notevole. Come modifiche ho abbassato di 10 mm il manubrio per caricare meglio la ruota anteriore nella guida aggressiva. Solo le manopole Canyon non mi hanno convinto, essendo un po’ abbondanti come diametro e non molto morbide, quindi dopo un paio di uscite le ho sostituite con le mie abituali, delle Joystick Binary. Lo stupendo cockpit integrato in carbonio, presente solo sulla CF 9.0. Il setting delle sospensioni è stato semplice non essendoci doppie regolazioni di compressione o ritorno. Per il test le ruote sono state trasformate tubeless dai tecnici Canyon ma la bici viene consegnata con camere d’aria al consumatore finale dopo l’ordine online. Quindi, una volta regolata la pressione delle gomme, la distanza delle leve sul manubrio e altezza/inclinazione della sella sono partito per i primi giri di “conoscenza”. La Canyon Spectral:ON CF 9.0 sui sentieri: come si comporta? Diversamente dalle prime uscite con altre ebike, fin da subito la Spectral:ON dà una confidenza molto alta e si rivela semplice da guidare ed estremamente divertente. Nel test ho effettuato circa 12 uscite con un totale di 264 km e 10.100 metri di dislivello positivo, quindi ho potuto valutare a fondo le caratteristiche, il comportamento sui vari terreni e l’autonomia. Le prime qualità positive che si notano appena si pedala con la CF 9.0 sono la leggerezza e la perfetta distribuzione dei pesi che rendono la guida facile e per nulla stancante. Canyon ha scelto la batteria da “soli” 504 Wh anche per questo motivo. La FOX 36 Factory, i freni a 4 pistoncini Shimano XTR e le spettacolari ruote Reynolds in carbonio. Un altro elemento spesso sottovalutato ma che offre un enorme vantaggio sulla scorrevolezza lo rappresentano le ruote in carbonio Reynolds: iper scorrevoli, leggere ma robuste, rigide quanto basta e reattive, si fanno apprezzare in ogni ambito sia che il trail sia in piano, in salita o in discesa. Mi è piaciuta la differenziazione delle ruote tra canale anteriore da 30 mm per la 29×2.5″ e canale posteriore da 37 mm per la 27.5×2.6″, così come la gommatura, Maxxis Minion DHF EXO WT davanti e Minion DHR EXO+, quindi più robusta, dietro. Entrambe sono con mescola 3C MaxxTerra, un ottimo compromesso tra grip e scorrevolezza. I cerchi hanno preso anche qualche botta su radici e rocce ma sono rimasti dritti e intatti, senza mai una foratura né stallonatura con pressioni di 1.15/1.2 e 1.4/1.5 bar ant/post. In salita Pur essendo assolutamente pedalabile in piano senza assistenza anche oltre i 25 km/h, la CF 9.0 ha un motore, lo Shimano STEPS E8000, che conosco molto bene. Anche se è ormai uno dei progetti più datati sul mercato (2016), con ogni aggiornamento è migliorato nel tempo e ora è un ottimo mix tra erogazione, potenza e consumi. Riguardo a questi ultimi, grazie all’app E-Tube di Shimano ho settato le assistenze Eco, Trail e Boost a mio piacimento tramite lo smartphone, anche modificandole direttamente sui trail a seconda delle esigenze e sono riuscito a percorrere dislivelli importanti con la batteria da 504 Wh, ad esempio 1.800 metri d+ e 44 km con una carica, utilizzando 50% Eco e 50% Trail regolati alla media potenza. La coppia massima di 70 Nm è più che sufficiente nella maggior parte delle situazioni, quello che a mio avviso è sempre mancato su questo motore è una miglior gestione dell’assistenza sia ai bassi regimi sia alle alte cadenze (120-130 rpm): quando si affrontano salite intervallate da discese o tratti “mangia e bevi” il motore non fornisce tutta la potenza che dovrebbe, sia che si usi Trail o Boost, e bisogna metterci molta più “gamba”. Tuttavia questo è un aspetto che è difficile notare se si utilizza l’ebike su salite scorrevoli e costanti, dove invece l’erogazione è fluida e continua. Ho apprezzato moltissimo l’ingaggio ultra rapido della ruota libera del movimento centrale, che unita al corpetto ruota libera del mozzo Reynolds dà la massima efficacia in ogni colpo di pedale. Questo si riflette in precisione di risposta sia del motore sia della pedalata sui tratti molto tecnici in salita dove è obbligatorio fermare i pedali tra un ostacolo e l’altro per non impattarli a terra. Qui la spinta residua (overrun in inglese), ovvero quanto il motore continua a spingere anche a pedali fermi, è breve e lascia un feeling molto naturale ma ancora serve più fisicità se si vuole salire sul tecnico. Le pedivelle da 165 mm sono una buona scelta anche se diverse volte le ho urtate sugli ostacoli durante la pedalata: il movimento centrale è discretamente basso specialmente se si lascia l’ammortizzatore completamente aperto in salita e si usa un sag abbondante. La sella Canyon aiuta nei passaggi ripidi in salita, evitando che il rider scivoli all’indietro e permette di stancare meno le braccia e concentrarsi più sugli ostacoli. La trasmissione Shimano XTR non ha mai sbagliato un colpo in tutto il mese di test. La trasmissione Shimano XTR 1×12 è silenziosa, precisa ed efficace. Purtroppo la gabbia lunga necessaria per il pignone posteriore da 51 denti è un po’ ingombrante ed è facile urtarla sul terreno. Sui tornanti e nello stretto in salita la guida della Spectral:ON è facile grazie all’interasse di 1.197 mm e l’angolo sterzo non esagerato di 66,5°: si gira in spazi ristretti e si riesce a correggere la traiettoria in modo semplice. Durante un’uscita alpina ho effettuato un breve portage senza troppi problemi grazie ai 21,9 kg in assetto di riding. In definitiva le prestazioni in salita sono buone per via del peso ridotto e della maneggevolezza e anche se il carro è corto (435 mm) non si sente la necessità di caricare molto l’anteriore se non sugli strappi ripidissimi. Forse qui un tubo sella più verticale (75-76° anziché 74,5°) potrebbe aiutare ma poi cambierebbe leggermente la posizione in sella che trovo invece perfetta nel pedalato e nel guidato misto. La Spectral:ON fa diventare lo stesso passaggio ugualmente divertente, sia in salita che in discesa… Discesa Ecco dove la Canyon Spectral:ON dà il meglio di sé. Ho provato molti tipi di trail e di terreni e in ogni contesto il divertimento è stato ai massimi livelli. Le sensazioni e le emozioni che mi ha permesso di provare questa ebike sono state molto vicine a quelle di una MTB normale. In più, c’è quel pizzico di stabilità e sicurezza dato dal peso maggiore delle elettriche ma senza quella fatica che a volte si percepisce verso fine discesa, specie se si ha uno stile di guida molto attivo e si tende a saltare gli ostacoli anziché passarci sopra. Con la Spectral:ON è facile fare manual e bunny hop grazie al carro corto, risponde ai comandi all’istante, nei rilanci e nelle uscite di curva è facile riprendere velocità grazie alle già citate ruote in carbonio Reynolds. Pur con “soli” 150 mm di escursione, la Spectral:ON permette molto sui salti… quasi troppo! 😉 Sui salti è maneggevole ma composta e lascia spazio alla creatività del rider quasi come una MTB normale. Nello scassato più estremo non fa una piega, anzi, sembra che più si mollino i freni e più la bici vada bene. Il lavoro della sospensione posteriore è molto buono, con un carro che resta attivo in frenata a tutto vantaggio del grip. In pedalata nei rilanci non affonda in maniera fastidiosa. Forcella e ammortizzatore FOX lavorano in coppia in modo egregio e i 150 mm si fanno sfruttare in modo graduale e con una sensazione di maggior corsa disponibile. Pur se non molto aperta di sterzo, con la ruota da 29 davanti la confidenza in sella alla CF 9.0 resta alta anche sui ripidi estremi., grazie anche alla sella che scende molto in basso per via dei 150 mm del reggisella Fox Transfer: questo telescopico si è rivelato dell’altezza perfetta per i miei gusti. Non è velocissimo come azione ma è ben modulabile e con il comando al manubrio Shimano lo trovo ancora più comodo da azionare. Infine un plauso ai freni Shimano XTR M9020 Trail che non hanno mai dato un problema, né diminuito la potenza o cambiato il punto di attacco durante tutto il test: a mio parere uno dei freni migliori in circolazione assieme al fratello minore XT per modulabilità, potenza, ergonomia e affidabilità. Le ruote in carbonio e l’importanza del setting Una considerazione personale sulle ruote: portano ad andare veloci ma personalmente ho affrontato rock garden e pietraie sempre con la preoccupazione di poter danneggiare i cerchi, rivelatasi poi infondata. Per mettersi il cuore in pace consiglio l’uso di un sistema di protezione per il cerchio o di pneumatici a doppia carcassa come gli Schwalbe Eddy Current per i rider più pesanti e quelli dalla guida più sporca, solo come precauzione perché comunque le ruote Reynolds si sono rivelate estremamente robuste. Sia la copertura che il cerchio posteriore sono più robusti, fattori fondamentali su una eMTB. Altra considerazione molto importante: naturalmente per poter trarre il massimo da ogni MTB o ebike che sia, partendo dalla propria, conta tantissimo avere sospensioni in buono stato, periodicamente revisionate e adottare una regolazione di sag, compressione e ritorno adatta al proprio peso, tipologia di trail e stile di guida. La Spectral:ON mi ha richiesto poco tempo per rendere subito al massimo ma ciò è dato anche dalla mia esperienza e il fatto di provare molte bici per lavoro. Il consiglio qui è: se non sapete di cosa stiamo parlando, leggete il tutorial come regolare una MTB e in secondo luogo non accontentatevi mai di una regolazione “standard” ma provatene diverse, segnandovi su un foglio o sul telefono quanti click di ritorno avete, quanta pressione ecc, fino a quando si trova il setting ideale per la maggior parte dei trail che si percorrono. Poi cambiatelo ancora, ma almeno avrete un riferimento a cui tornare. La Canyon Spectral:ON CF 9.0 2020 è decisamente promossa a pieni voti. Conclusioni la Spectral:ON ci ha favorevolmente impressionati: il connubio tra gli elementi in carbonio, quindi telaio, cockpit e ruote lavora all’unisono con le sospensioni e rende questa top di gamma CF 9.0 una mountain bike elettrica agile e scattante che pare non avere il motore. Le modifiche effettuate sulla nuova piattaforma Spectral:ON, tra cui la batteria integrata, il carro più lungo di 5 mm e un lavoro della sospensione più lineare, sono state utili a rendere ancora più divertente la guida in tutti i contesti, specialmente in discesa. L’autonomia della batteria da 504 Wh è stata sempre sufficiente per i percorsi effettuati, ma se siete rider pesanti oppure che usano solo il Boost e fate giri molto lunghi allora consiglio di portare il carica batteria con sé o meglio ancora una batteria di scorta nello zaino. Le ruote differenziate sono “il meglio dei due mondi” e la scelta di usare coperture e cerchi di sezione, carcassa e peso diversi è vincente. Il motore Shimano potrebbe essere l’unico neo con l’assistenza che non arriva a cadenze di pedalata elevate ma è un dettaglio, in un insieme davvero ben riuscito, che solo i rider più esigenti possono notare. Cosa ci è piaciuto: La leggerezza, stabilità e facilità di guida La cura dei dettagli L’insieme degli elementi che lavorano all’unisono Cosa non ci ha convinto: L’assistenza del motore non è performante ad alte cadenze di pedalata Se volete saperne di più consultate il nostro articolo catalogo e listino prezzi 2020 ebike Canyon. Per maggiori informazioni su geometrie, montaggi, l’assistenza e la vendita online visitate il sito internet ufficiale Canyon.