Grazie al successo ottenuto nell’ultima edizione andata in scena in Arabia Saudita, Stéphane Peterhansel è entrato ancor di più nella leggenda. L’affermazione conseguita assieme al suo copilota Edouard Boulanger nella seconda frazione infatti, ha consentito al cinquantottenne transalpino di raggiungere Ari Vatanen in cima alla classifica dei plurivittoriosi di tappa in auto nella manifestazione, un primato questo che, assieme alle 6 vittorie finali ottenute come motociclista, alle 8 conquistate in auto e ai 33 successi parziali sulle due ruote, giustifica pienamente (se mai ve ne fosse ancora bisogno) il soprannome di “Mr. Dakar”.

Peterhansel quindi è riuscito, ancora una volta, a scrivere la storia di una delle competizioni motoristiche più esigenti e prestigiose del mondo, un evento dove non solo i mezzi ma anche i fisici dei protagonisti vengono sottoposti a sforzi estremi che esigono, per essere tollerati, di resistenza, durezza mentale e abbondante reattività.

Per affinare queste doti e, più in generale, preparare adeguatamente il proprio fisico alla competizione, Peterhansel, da pilota scrupoloso qual è, ha scelto di affidarsi alla bicicletta e, nel dettaglio, ai modelli votati alla performance di THOK E-Bikes che, come ha raccontato nell’intervista esclusiva rilasciata nella sede del brand italiano ad Alba (Cuneo), gli hanno consentito di praticare downhill permettendogli di “educare la vista, che è l’elemento chiave per andare forti in auto in gare come la Dakar […] allenare gli occhi e i tempi di reazione”.

Conscio di questi benefit, Peterhansel ha adoperato prima una TK01 R e poi, da fine 2023, una Gram RC (testata anche da noi), trovandole entrambe adatte ai propri scopi: “La TK01 è il miglior compromesso per le mie necessità: è molto equilibrata, mi dà sicurezza in discesa. Non c’è gran differenza tra la TK01 e una tipica bici da downhill. Ha buone sospensioni, buon equilibrio, ottimi freni. Anche la posizione in sella è per me ottima. L’ho trovata perfetta per le mie esigenze. Ho poi provato la Gram e mi ha sorpreso soprattutto in salita, per quanto è attaccata al terreno: permette di pedalare senza impennarsi”.

Con tutti e due questi esemplari dunque il pilota francese, ambassador e membro del Performance First Team di THOK E-Bikes assieme a altre personalità di spicco del mondo dello sport come Danilo Petrucci, Loris Capirossi, Matteo Eydallin (scialpinismo) e Dario Costa (volo acrobatico), ha oltremodo apprezzato la qualità e la funzionalità dei mezzi THOK, un marchio mosso, come lo stesso Peterhansel ha riscontrato, sin alla fondazione nel 2017 da valori importanti: “Con THOK condividiamo lo stesso spirito. Entrambi viviamo con passione ciò che facciamo e THOK non è solo un’azienda concentrata solo sul business, è business che arriva da cuore e passione. Amo questo approccio. La sensazione è di essere in famiglia. Mi piace l’idea di essere una piccola parte di questa famiglia” ha chiosato soddisfatto “Mr. Dakar”, fuoriclasse dei motori con la bici e il fuoristrada nel cuore.

Se volete conoscere meglio il brand piemontese, gustatevi il nostro video Garage People Thok.

Per ulteriori informazioni sulle ebike vi invitiamo a visitare il sito web ufficiale di THOK E-Bikes.

Sempre su queste pagine abbiamo parlato della THOK MIG HT e della nuova ebike urban MIG e-S.

Leggete anche l’articolo del nuovo prototipo funzionante stampato in 3D di THOK e il test delle eMTB THOK TK01 R con il suo relativo video.

A proposito dell'autore

Ciclista milanese sempre pronto a fiondarsi verso la campagna e il mare, alla ricerca di itinerari poco battuti in cui ristorare corpo e anima. Sulla sua bici da strada ama tanto darsi all’esplorazione lenta quanto sfidare le pendenze delle montagne mitiche, teatro di quelle imprese che hanno acceso in lui una passione vivissima e totale che ogni giorno prova a trasmettere attraverso i suoi scritti.