Il test della Piaggio Wi-Bike Active Plus, la bici elettrica sempre connessa Claudio Riotti 8 Giugno 2016 Test La Wi-Bike è la prima bicicletta a pedalata assistita prodotta dal gruppo toscano Piaggio. Un’ebike urban all’avanguardia, completamente realizzata a Pontedera (PI), le cui caratteristiche principali sono connettività, qualità e stile. La Wi Bike è disponibile in quattro versioni che avevamo già presentato su ebike.bicilive.it. I prezzi vanno dai 2890 euro fino ai 3490 euro del modello che abbiamo testato, la versione Active Plus, quella più sofisticata, con trasmissione a cinghia e cambio elettronico Nuvinci CVT. Caratteristiche della Piaggio Wi-Bike Active Plus Prima di passare ai dettagli, possiamo affermare che la Piaggio Wi-Bike rappresenti una sorta di “pietra miliare”, in quanto è la prima gamma completa di ebike concepita da una casa produttrice di scooter e moto. Un’idea che è stata sviluppata interamente in Italia dal reparto Innovazione di Piaggio dopo due anni di ricerca e sviluppo. Per questo rappresenta un passo importante da parte di un nuovo “big” che si presenta sul crescente mercato delle ebike: Piaggio ha effettuato diverse indagini e valutato attentamente il potenziale acquirente, creando per lui una pedelec sì costosa, ma dalle particolarità molto interessanti che la mettono su un piano a mio avviso “rialzato” rispetto a quanto disponibile oggi in commercio. Andiamola a conoscere. Il manubrio è piuttosto affollato ma permette di avere tutto sotto controllo. Attenzione a non distrarsi durante la guida! Connettività Innanzitutto la Wi-Bike nasce insieme alla sua App dedicata, che utilizza la tecnologia PMP (Piaggio Multimedia Platform). Questa fornisce un’avanzata interfaccia tra uomo e mezzo meccanico e garantisce uno scambio continuo di dati con il mondo esterno, con la possibilità di interagire da qualunque luogo e da qualunque ambiente sfruttando la connessione web, oppure la possibilità di condividere le informazioni sui propri percorsi e i tempi di percorrenza. Sul manubrio quindi, oltre al display, potremo installare il nostro smartphone sempre sotto carica e connesso alla bici tramite Bluetooth. Lo speciale adesivo da applicare allo smartphone per alloggiarlo sul supporto al manubrio. Il display funziona come “chiave elettronica” per l’attivazione della bicicletta, si ricarica induttivamente, ovvero senza una connessione fisica, e integra la porta Usb per aggiornare il software e alimentare il cellulare o device esterni. La Piaggio Wi Bike infatti alloggia nel suo interno, oltre ai sensori integrati di cadenza e di coppia, un accelerometro, un sensore di velocità e movimento e un GPS con sistema di antifurto integrato. Il display della Wi-Bike funziona come una chiave, senza di cui la bici elettrica non funziona. Inoltre la centralina, la batteria e il motore sono cifrati con un codice univoco e dialogano solo ed esclusivamente insieme: la batteria o display di una Wi-bike funziona solo su quel singolo modello e viceversa, ciò dovrebbe scoraggiarne il furto (a patto che il ladro sappia cosa sta rubando) perché senza uno dei suoi elementi la Wi-Bike non funziona. Il motore è costruito attorno all’asse dei pedali e la batteria si integra nella “carrozzeria” del telaio. Motore e batteria L’unità di propulsione elettrica è un motore brushless a tre mappature disegnato attorno all’asse dei pedali, definito infatti “assialsimmetrico”. La sua forma è studiata per inserirsi perfettamente nell’estetica elegante del telaio. Il motore quindi è più “intorno” alla corona anziché “davanti” come la maggioranza dei propulsori centrali, può svilluppare 350W di potenza massima ma è limitato a 250W e 25 km/h di velocità massima, così da rispettare la normativa che disciplina le biciclette a pedalata assistita. La batteria si estrae facilmente ed è assicurata da una serratura. I particolare disegno del telaio in alluminio con tubi idroformati è stato studiato per poter alloggiare la batteria Samsung da 418 Wh (36V – 11,6 Ah) agli ioni di Litio sotto la sella, dietro al tubo verticale. Ciò aumenta la lunghezza dei foderi bassi e quindi l’interasse totale della bici ma non ne pregiudica la maneggevolezza nell’uso urbano. La porta dove troviamo la presa per inserire il connettore e ricaricare la batteria. Per farlo servono tre ore circa. L’autonomia della Wi-Bike va dai 60 ai 120 chilometri, a seconda delle modalità e condizioni di utilizzo mentre per una ricarica completa della batteria (che è anche a prova d’acqua con grado IP 65) servono circa 3 ore. Il cambio elettronico Nuvinci integrato nel mozzo posteriore. Cambio elettronico Per la trasmissione della Active Plus Piaggio ha scelto la silenziosità e l’affidabilità di una cinghia in combinazione con un cambio automatico a variazione continua assistito elettronicamente (sulla filosofia degli scooter) per assicurare sempre il miglior rapporto a seconda delle situazioni in cui ci si trovi. La prova si è svolta anche sui viali lastricati di Milano: ottimo comfort grazie alla forcella ammortizzata. Il test della Piaggio Wi-Bike Active Plus Il test è durato un paio d’ore è si svolto sia nei viali sterrati del Parco Sempione sia nelle vie trafficate del centro di Milano, con una pausa nella caratteristica piazza Gae Aulenti dove ci siamo anche potuti scambiare i diversi modelli di Wi-Bike per provare il motore sulla breve ma ripida salita che conduce alla piazza. Un breve giro anche sulla versione “da donna”, chiamata da Piaggio “Unisex”. Più spazio per le gambe e un portapacchi posteriore. La punta dell’iceberg Naturalmente è stato solo un assaggio di quello che la Wi-Bike potrebbe regalare, sia come “emozioni” sia come prestazioni. Una ebike del genere va conosciuta alla perfezione, soprattutto per la parte programmabile della sua App dedicata, in cui l’utente può impostare uno sforzo fisso (ad esempio, 100W di sforzo e una determinata frequenza di pedalata, diciamo 80 rpm) lasciando al motore il compito di aumentare o diminuire l’assistenza sulla base delle variazioni altimetriche, per rispettare i parametri impostati e coerenti col programma di allenamento che si intenda realizzare. In questo modo il ciclista sportivo può effettuare il proprio allenamento mantenendo alto il dispendio energetico lungo il percorso; nel commuting urbano invece si può scegliere di non superare una soglia massima di fatica per arrivare al lavoro senza accaldarsi o fare fatica o per motivi di salute. Le manopole sono in pelle come la sella, dettagli “di classe”. I freni idraulici Shimano hanno potenza da vendere. In sella La posizione in sella alla Wi-Bike Active Plus è molto confortevole, eretta, come si addice ad una city bike. La sella in pelle così come le manopole danno un tocco chic, anche se queste ultime personalmente le trovo troppo spesse e tendono a scivolare se si hanno le mani sudate. Il look generale della Wi-Bike è davvero elegante e moderno. Le finiture sono curate in ogni dettaglio. Un plauso per la scelta dei pedali, dei “flat” (pedali piatti) in materiale plastico con catarifrangenti, dal grip ovvero l’aderenza davvero notevole. Impugnato il manubrio, abbastanza ampio, sulla destra lascia sconcertati l’assenza di un manettino del cambio (per me che ho l’abitudine ad usarlo sulla mountain bike), mentre il computer di bordo e lo smartphone danno la sicurezza di avere tutto sotto controllo. Sulla sinistra troviamo la pulsantiera per gestire il computer di bordo e anche le luci integrate. Il faro anteriore della Wi-Bike e la forcella ammortizzata definita “monoshock”. In pedalata Una volta sistemata l’altezza della sella e allacciato il casco, si parte. Provo i freni a disco idraulici Shimano: potenti, con rotori da 180 mm anteriore e 160 al posteriore, perfetti per fermare in qualsiasi frangente la mole, seppur ben nascosta, della Wi-Bike. Appena si spinge sui pedali ecco “la magia”: il motore con variatore ricorda molto da vicino il propulsore di uno scooter, questo però è silenzioso e attivato dalle nostre gambe. Altro dettaglio del cambio elettronico Nuvinci e la trasmissione a cinghia Continental. Coadiuvato dal cambio elettronico Nuvinci, il sistema motore-cambio è la grande svolta della Wi-Bike rispetto alle altre bici a pedalata assistita. Solo con una bici dotata di cambio Shimano Steps Di2 ho provato le stesse sensazioni. Si raggiungono i 25 km/h senza sforzo e senza alcuno strappo, con la pedalata che automaticamente si indurisce man mano che la velocità aumenta e torna invece morbida e rapida se ci fermiamo e dobbiamo ripartire. Docile ma potente, sofisticata ma semplice. Tramite l’App dello smartphone (il cui utilizzo è opzionale, ricordiamolo) è possibile selezionare le modalità predefinite di erogazione della potenza come se fossero delle vere e proprie “mappature motore”. Vediamole: Standard: il motore eroga potenza proporzionalmente allo sforzo rilevato sui pedali. City: un boost di potenza ad ogni partenza. Per scattare davanti a tutti senza fatica negli “Stop & Go” del traffico cittadino. Hill: il motore si adatta alla pendenza del percorso erogando più potenza in salita e meno in discesa o in pianura. Ciascuna di queste modalità è personalizzabile su dieci diversi livelli di assistenza, per un utilizzo efficiente della batteria. Il sistema Piaggio Multimedia Platform (PMP), sempre controllabile dallo schermo dello smartphone o dai pulsanti sul manubrio, è la base per lo sviluppo di funzionalità virtualmente illimitate, per questo richiede molto più che un giro di poche ore per poter essere realmente testato. Il comodo e robusto cavalletto posizionato sul fodero basso sinistro. Tuttavia la Wi-Bike si fa apprezzare fin da subito, la maneggevolezza è buona nonostante la bici sia abbastanza lunga; è inoltre disponibile in due taglie, M o L: 121,8 cm di interasse la prima, 124,2 cm la seconda. Ci si destreggia bene nel traffico nei cambi di direzione veloci e sul famigerato pavé e fondo lastricato di Milano (rotaie del tram comprese) non ho avuto alcun problema. La speciale forcella ammortizzata “monoshock”, seppur con pochi millimetri di escursione sul tubo centrale, lavora bene sugli urti in rapida successione come le classiche sconnessioni dei fondi sterrati o ciottolati ma digerisce troppo velocemente l’eventuale discesa da un gradino arrivando subito a fine corsa. Sulle brevi salite affrontate con la modalità “Hill” la spinta è sempre stata potente ma adeguata e non si ha la sensazione di “finire i rapporti” come capita a volte con altre urban ebike. Nel giro effettuato come “first ride” della Wi-Bike il consumo della batteria è stato pressoché irrisorio. La luce posteriore, minimale ma dalla grande visibilità, anche di giorno. Test Piaggio Wi-Bike Active Plus: conclusioni La Piaggio Wi-Bike Active Plus è tra le city bike a pedalata assistita più performanti e avanzate mai provate. Certo il prezzo è più vicino a quello di uno scooter 50 che ad una bici, ma le prestazioni e le potenzialità di questo nuovo prodotto Piaggio giustificano la cifra di 3490 euro per la versione da noi provata, la più avanzata. In gamma troviamo comunque due modelli con quattro allestimenti disponibili per venire incontro alle esigenze di un’utenza più vasta. L’obbiettivo di Piaggio è anche quello di riconquistare la fascia di mercato, ormai in declino, dei motorini da 50 cc, più dispendiosi, inquinanti e soggetti a bollo, targa e assicurazione. Il passaggio cavi della Wi-Bike Piaggio è completamente interno al telaio, altro dettaglio piccolo ma importante. L’esigenza di una mobilità cittadina ecologica, moderna, sofisticata e pratica è quindi il motivo della nascita di bici elettriche di alto livello come la Wi-Bike. La bici è già disponibile e viene venduta sia dai concessionari Piaggio, sia negozi di biciclette e attraverso i nuovi canali come Enel Energia. Sul sito Piaggio potete trovare interessanti opportunità di testare il prodotto prima di un eventuale acquisto. Per maggiori informazioni: www.piaggio.com Il test della Piaggio Wi-Bike Active Plus, la bici elettrica sempre connessa Comfort9 Estetica/Finiture/Montaggio9 Performance9 Consumo Batteria9 Maneggevolezza8.5 Qualità/Prezzo8Infowww.piaggio.comprezzo3499 euro8.8Il nostro votoVoti lettori: (73 Voti)4.3