Il test della MBM Hyperion E2000 29″: una e-MTB con motore OLI Ebike Systems Claudio Riotti 27 Dicembre 2021 Test Articolo sponsorizzato Aggiornamento luglio 2024: MBM Bike ha un nuovo sito e nuovi modelli, leggi l’articolo! Cicli MBM (www.mbmbike.it) è un’azienda italiana nata nel 1973 a Cesena. La mission del brand è “ideare e fornire una bici per ogni esigenza” difatti nell’ampia gamma è possibile trovare qualsiasi tipologia di bicicletta, dalle pieghevoli alle urban, dalle trekking elettriche alle gravel fino alle e-MTB. Il catalogo e listino prezzi ebike MBM 2021 che trovate sulle pagine di Bicilive.it conta ben 23 modelli di bici a pedalata assistita. E recentemente sono state presentate a Napoli tutte le nuove bici lettriche 2022 di Cicli MBM ad arricchire la gamma a pedalata assistita del brand. Tra le tante mountain bike elettriche abbiamo testato la top di gamma, la Hyperion E2000 29″. Si tratta di una e-MTB biammortizzata con 140 mm di escursione sulle ruote, motore OLI Ebike Systems da 85 Nm di coppia massima e batteria da 504 Wh, disponibile all’interessante prezzo di 3.465 euro. Vediamone le caratteristiche tecniche e come si è comportata nel test. MBM Hyperion E2000 29″: caratteristiche tecniche della e-MTB La MBM Hyperion E2000 è una mtb elettrica di media gamma concepita per un uso tranquillo su strade bianche, percorsi semplici in stile cross country e single track poco sconnessi. Noi nel test l’abbiamo portata anche su tracciati molto ripidi e ricchi di sconnessioni e radici per valutarne appieno il comportamento e rendere più completa la recensione. Telaio: idroformato in alluminio 6061 Motore: Oli Sport, coppia max 85 Nm Batteria: Phylion Integrated 504 Wh Display: LCD High Vision, 5 livelli assistenza e walk assist Forcella: Suntour Zeron 35 Air Boost 140 mm Ammortizzatore: Suntour Edge Lor 210 Trasmissione: 11 velocità Shimano Deore/FSA, 11-42 e corona 36T Freni: Shimano MT501 4 pistoni, dischi 203/180 mm Pneumatici: Schwalbe Smart Sam 29×2.6, carcassa Performance, Addix compound Reggisella: fisso Attacco manubrio: 90 mm Manubrio: 740 mm Sella: Selle Italia X3 XP Flow Peso 24,8 kg kg rilevati senza pedali e con camera d’aria, taglia M Il test della Cicli MBM Hyperion E2000 29″ La Hyperion E2000 si presenta con una linea dalle forme abbastanza spigolose che la rendono aggressiva e una colorazione su toni di grigio. Le finiture sono buone così come le saldature, la verniciatura e il passaggio cavi interno. Sul tubo reggisella fisso avremmo gradito un collarino con apertura rapida “quick release”. Non abbiamo trovato purtroppo una protezione per la catena sul fodero basso destro e, come detto nel video, segnaliamo la mancanza di un reggisella telescopico, elemento a nostro avviso fondamentale su qualsiasi tipologia di MTB o e-MTB. Questa scelta è naturalmente dovuta a contenere il prezzo al pubblico e comunque l’utente finale può decidere se installarlo o meno a seconda dell’uso che farà dell’ebike. L’attacco da 90 mm e il cockpit della MBM Hyperion 2021. La taglia M inviataci da MBM presenta un tubo piantone da 450 mm e una zona sterzo molto alta che, complice il manubrio con un discreto rise e un attacco manubrio da ben 90 mm, mette il rider in una posizione eretta e confortevole per pedalare su percorsi pianeggianti. Il risvolto della medaglia è una postura meno indicata per la discesa; in salita ci si trova abbastanza bene ma sui ripidi bisogna abbassarsi maggiormente sull’avantreno per dare peso alla ruota anteriore. Le manopole e la sella sono confortevoli e il comando delle assistenze risulta piccolo e comodo con i suoi tasti gommosi. Il display è disponibile con fondo bianco o nero, con luminosità regolabile. Ottima la segnalazione della percentuale della batteria, cosa che ancora manca su molti display di brand più blasonati. Il display LCD High Vision, posizionato al centro del manubrio, è pieno di funzioni e dettagli davvero interessanti come l’indicazione della potenza del motore e quella del rider, la percentuale di batteria e la sua temperatura e addirittura la media dei consumi energetici del motore in watt-ora per chilometro (Wh/km). Se siete appassionati di funzionalità e tecnologia, qui c’è pane per i vostri denti! In salita La Hyperion E2000 monta il motore centrale OLI Sport da 85 Nm di coppia massima ed era da tempo che lo volevamo mettere alla prova. Questa drive unit è risultata molto potente ma anche fluida e gestibile nell’erogazione, sufficientemente silenziosa e dai consumi nella media. I cinque livelli sono ben distinti, lo stacco oltre i 25 km/h è impercettibile e anche a motore spento non presenta un trascinamento eccessivo degli ingranaggi. È esaltante l’allungo che riesce a dare il motore anche con frequenze di pedalata molto alte. Le 11 velocità della trasmissione Shimano/FSA e il carro a quadrilatero della Hyperion E2000. Parlando della trasmissione, nel test non abbiamo avuto nessun problema ma come detto nel video la rapportatura con corona da 36 denti e pacco pignoni 11-42 a noi è risultata un po’ corta: è certamente indicata per un uso tranquillo ma se si affrontano salite ripide il motore OLI non riesce ad esprimere tutta la sua potenza e serve molta più “gamba” per portare in cima la Hyperion, Sulle salite scorrevoli, guidate e con pendenza media la Hyperion si comporta egregiamente e risulta anche divertente da condurre. Nei sali scendi e nei percorsi misti si avverte la mancanza del reggisella telescopico, un componente che consigliamo caldamente di installare qualsiasi sia il livello di riding, data la maggior sicurezza e comodità che questo oggetto è in grado di garantire. In discesa Anche se presenta 140 mm di escursione, la Hyperion non è chiaramente una e-MTB per un uso spinto. Le sue geometrie sono conservative e i componenti, specialmente sospensioni, ruote e pneumatici non apprezzano le sezioni troppo sconnesse con radici o pietre. Nonostante ciò ci siamo divertiti su alcuni sentieri enduristici e non è mancato qualche piccolo salto, situazione in cui si è comportata molto bene rispondendo in modo stabile e composto. Nei single track semplici è una ebike che si guida in modo abbastanza intuitivo, di certo un attacco manubrio più corto renderebbe i cambi di direzione più immediati e darebbe più confidenza sulle discese ripide. La forcella Suntour Zeron digerisce bene le asperità in rapida successione e anche i colpi di entità maggiore. L’ammortizzatore risulta protetto dalla costruzione massiccia del telaio. Per parlare dell’ammortizzatore facciamo prima una piccola spiegazione sullo schema ammortizzante: il sistema di questa MBM è leggermente diverso da quello della media delle e-MTB che si trovano sul mercato. Infatti il carro è sì formato da un quadrilatero con giunto Horst sul fodero basso ma nel funzionamento l’ammortizzatore viene compresso da entrambi i lati, sopra dalla biella e sotto dai foderi bassi, in una sorta di sistema “full floater”. Per saperne di più vi consigliamo la lettura della nostra Guida alle sospensioni della MTB. Questo sistema dovrebbe garantire sensibilità e progressività di funzionamento ma l’ammortizzatore Suntour Edge, essendo un entry level, risulta un po’ “vuoto” a metà corsa, caratteristica già riscontrata su altre bici con lo stesso ammortizzatore. Abbiamo quindi dovuto mantenere pressioni di lavoro sostenute per non incappare in fine corsa indesiderati, penalizzando così la sensibilità della sospensione sulle piccole asperità. Per quanto riguarda gli pneumatici Schwalbe Smart Sam, li abbiamo trovati ottimi per le strade bianche e i fondi molto compatti. Viceversa sono troppo leggeri e delicati nei single track con radici, rami e spine, dove per non bucare abbiamo usato pressioni elevate perdendo in comfort e grip. Specialmente al posteriore, crediamo che sulle ebike serva per forza una gomma dedicata con carcassa a doppia spalla come le Schwalbe Eddy Current, anche perché il peso di oltre 25 kg dell’ebike spesso si scarica tutto sulla ruota dietro. In discesa i freni Shimano Deore sono una garanzia di qualità, funzionano egregiamente con tanta potenza e modulabilità; a nostro avviso vedremmo bene un disco da 203 mm anche al posteriore, specialmente per i rider più pesanti. Le ottime prestazioni del motore OLI Sport alzano il livello della Hyperion E2000: ottima scelta da parte di MBM! Autonomia L’autonomia del power pack Philion da 504 Wh ci è sembrata buona, come altre drive unit il motore OLI Sport, se utilizzato con assistenze medio/basse, è molto parco nei consumi. Viceversa quando si usa l’assistenza 5 su salite ripide e si fanno molte pause e ripartenze si vede scendere la percentuale della carica abbastanza velocemente. Se si fanno uscite molto lunghe di certo una batteria più capiente sarebbe più indicata ma questa alzerebbe il prezzo dell Hyperion. Come diciamo in ogni test, il consumo è sempre un dato molto soggettivo perché dipende appunto dalle assistenze usate ma anche dal peso del rider, il suo allenamento, dal tipo di percorso, dalle pause, dalla temperatura e altre variabili. Da segnalare La batteria si ricarica solo smontandola dalla bici, quindi è necessario portarsi la chiave della serratura se si ha intenzione di fare una pausa con ricarica durante il giro e ogni volta a casa va tolta e ricaricata a parte. Durante il test siamo dovuti intervenire sul serraggio delle viti del carro e la tensionatura dei raggi, oltre a riparare una foratura alla ruota posteriore nonostante la dicitura “ebike ready” e la protezione Double Defense. Probabilmente siamo stati sfortunati ma è una conferma che un set di pneumatici più robusti farebbe fare “sonni tranquilli” sia all’utente alle prime armi che a quello già più esperto. Recensione e test MBM Hyperion E2000 29″: pareri e conclusioni Abbiamo messo sotto torchio questa Hyperion anche portandola fuori dalla sua destinazione d’uso e nel complesso si è comportata bene, con qualche ombra sul funzionamento dell’ammortizzatore. Il rapporto qualità prezzo molto conveniente rende questa Hyperion E2000 il mezzo perfetto per iniziare ad addentrarsi nel mondo delle ruote artigliate elettriche. Siamo rimasti piacevolmente impressionati dalle prestazioni della drive unit nostrana OLI Sport che non ha praticamente nulla da invidiare a quelle dei brand più blasonati, anzi, per certi aspetti è anche meglio dei suoi competitor (vedi silenziosità in discesa, display super completo, alte frequenze di pedalata). A riguardo del reggisella telescopico, per il sottoscritto l’assenza di questo elemento significa meno divertimento e meno sicurezza, difatti è il primo upgrade, assieme a pneumatici più robusti e attacco manubrio corto, che consiglio a chi sia intenzionato all’acquisto di questa ebike. Per maggiori informazioni consultate il sito internet ufficiale Cicli MBM.