La bici Italwin Trail Advanced è una trekking a pedalata assistita con motore centrale FIVE, batteria da 504 Wh e forcella ammortizzata che abbiamo testato su svariati percorsi.

Dal 2003 a oggi l’azienda veneta Italwin ha fatto di un brand il punto di riferimento della mobilità elettrica leggera, proponendo a catalogo per il 2019 ben sei linee di ebike di tutti i tipi tra cui anche le elettriche pieghevoli come la Italwin K2 XL.

Nel 2016 il marchio Italwin viene acquisito dal Gruppo F.I.V.E. (Fabbrica Italiana Veicoli Elettrici) di Bologna ed entra a far parte di una realtà in cui il Made in Italy e l’innovazione tecnologica sono alla base dell’intera produzione di cicli e motocicli elettrici.

Andiamo a conoscere le caratteristiche della eTrekking Italwin Trail Advance Uomo e come si è comportata nella prova.

foto della Italwin Trail Advanced sulla salita che porta al Sacro Monte di Varese.

La Italwin Trail Advanced sulla salita che porta al Sacro Monte di Varese.

Italwin Trail Advanced, caratteristiche tecniche

La Trail Advance è una pedelec da trekking con motore centrale FIVE F90 da 250 Watt che raggiunge i 90 Nm di coppia e assiste fino a 25 km/h. È disponibile in versione Uomo oppure Unisex con scavalco basso.

La batteria semi integrata nel tubo obliquo è protetta da una serratura a chiave, pesa 3,1 kg, ha 504 Wh di capacità (36 Volt, 14 Ampere) e celle Samsung. Presenta inoltre una porta USB. Si ricarica completamente in 7 ore con il caricatore in dotazione.

foto del motore five

Il motore FIVE F90 ha potenza da vendere.

Il motore è dotato dei sensori di pedalata e di coppia per un’erogazione più fluida della potenza e una sensazione più simile a una pedalata “vera”, diversamente da altre ebike dotate di motore al mozzo che presentano solo il sensore di velocità e un’assistenza un po’ innaturale.

Il display centrale da 3,5″ è a LCD, è retroilluminato e anch’esso è dotato di porta USB per ricaricare uno smartphone. La piccola pulsantiera sulla sinistra del manubrio gestisce accensione, spegnimento, la navigazione nel menu del display e la selezione dei cinque i livelli di assistenza. È presente la funzione della camminata assistita (chiamata “walk”) tenendo premuto il pulsante “meno” sulla piccola pulsantiera a manubrio.

foto del display ampio e leggibile della Italwin Trail Advanced

Il display ampio e leggibile della Italwin Trail Advanced.

Il telaio della Trail Advanced è in alluminio, in misura 48, la forcella è una Suntour a molla da 75 mm di escursione e le ruote sono da 28″x1,75″ raggiate a gruppi di tre.

I freni sono a disco idraulici anteriore e posteriore. La trasmissione è 1×8 con corona da 42 e cambio Shimano Acera con cassetta 11-32.

foto del robusto portapacchi della eTrekking Trail Advanced.

Il robusto portapacchi della eTrekking Trail Advanced e la luce posteriore.

La sella è una Velo e l’attacco manubrio è regolabile in altezza e lunghezza essendo orientabile, per adattarsi meglio alle varie stature e corporature.

Il peso rilevato è di 25,6 kg con i pedali e la batteria.

La componentistica, per il prezzo proposto di 2.199 euro, è di buon livello e in generale l’aspetto e la costruzione sono curati, anche se il look può risultare un po’ spartano come linee e design.

foto della Italwin trail advanced a varese

Con una bici normale è ben più difficoltoso arrivare fino a Santa Maria del Monte, sopra a Varese.

Il test della trekking ebike Italwin Trail Advanced Uomo

La taglia unica della Italwin Trail Advanced è 48 e corrisponde a una M, quindi adatta per altezze dai 165 ai 175 centimetri.

Sono alto 170 cm e ho trovato la Trail Advanced un po’ troppo spaziosa, ma grazie all’attacco manubrio orientabile si possono guadagnare dei centimetri portando il manubrio in alto e più vicino al busto, creando così una postura comoda ed eretta tipica delle bici da trekking.

I pedali sono di piccole dimensioni per un piede da uomo e il grip è migliorabile soprattutto in caso di umido o pioggia, tuttavia è sufficiente nella maggior parte delle situazioni.

Ho testato la bici elettrica con diverse uscite, passando dalla città alla campagna e ai monti, fino a una prova su una salita impegnativa, quella del Sacro Monte a Varese che utilizzo come “riferimento estremo” per le ebike di questo tipo, che è stata affrontata abbastanza agevolmente nonostante le pendenze elevate e il fondo ciottolato.

foto di claudio riotti in sella alla italwin trail advanced

In sella alla Trail Advanced Uomo

Partiamo da alcune considerazioni prettamente ciclistiche, poi parlerò del motore.

Una volta in marcia la Trail Advanced si rivela precisa e stabile. Il telaio è di buona fattura. Nei tratti più dissestati i supporti dei parafanghi creano un po’ di rumorosità.

I freni a disco con rotori da 160 mm sono affidabili e hanno un’ottima potenza, anche sulle lunghe discese; risultano ancora più efficaci una volta scaldati. Non presentano il sistema di cut-off dell’alimentazione del motore, essendoci già il controllo dell’assistenza a torsiometro. Nel traffico i freni garantiscono spazi di arresto ridotti e sono abbastanza modulabili, la leva è a due dita.

foto del manubrio della italwin

Grazie all’attacco regolabile ho spostato in alto il manubrio per una postura più eretta.

Il manubrio è largo 63 cm, è comodo e quasi dritto, simile a quello delle mountain bike. Permette una presa sicura su tutti i fondi, grazie anche alle manopole dall’appoggio largo. Peccato che queste tendano a ruotare essendo prive di collarino con vite per bloccarle sul manubrio.

La trasmissione è con corona da 42 denti dotata di paracorona e cambio a otto rapporti (1×8) Shimano Acera. È precisa e non ha dato alcun problema anche nelle cambiate improvvise, bisogna però ricordarsi di alleggerire la spinta sui pedali quando si cambia sotto sforzo, come in tutte le bici, pena un’usura maggiore di catena e pignoni.

foto della trasmissione della italwin etrekking

L’1×8 e la corona anteriore da 42 denti limitano i rapporti agili.

A mio avviso, se si vive in zone collinari o montuose il range dei rapporti potrebbe essere reso più agile utilizzando una corona più piccola, così da agevolare la pedalata su pendenze importanti, visto che la potenza del motore lo permette. Un passaggio a una cassetta 1×9 o 1×10 sarebbe auspicabile nel prossimo modello di Trail Advanced, così da renderla ancora più versatile per chi affronti spesso salite importanti.

La stabilità della Italwin Trail Advanced è ottima anche ad alte velocità, in un test fino a 70 km/h in discesa non ha dato alcun problema.

I pesi sono ben bilanciati. La guidabilità risulta abbastanza intuitiva e semplice, solo nei cambi di direzione rapidi si sente l’inerzia del peso della lunga batteria che sale fino alla giunzione dello sterzo.

foto della parte anteriore della italwin trail advanced

Una nota sulla forcella ammortizzata Suntour: se da un lato assorbe bene le piccole sconnessioni di terreni come sterrato o ciottolato, dall’altra si estende in modo molto secco nelle buche più profonde o dopo aver scavalcato un tombino.

Le coperture Kenda sono robuste e presentano una scolpitura intermedia che risulta efficace su svariati fondi, anche sconnessi. Non hanno la banda riflettente laterale, molto utile sulle bici da città/trekking per migliorare la visibilità laterale in condizioni di scarsa luce.

Il portapacchi è omologato per 25 kg e permette il fissaggio di un seggiolino da bambino.

Il cavalletto monopiede fissato al fodero basso sinistro è robusto, non si muove sui fondi sconnessi e mantiene stabilmente la bici in piedi su terreni dissestati o in pendenza. A seconda di come si pedali (se con il piede in punta o ben centrato sul pedale) a volte il sopporto del cavalletto interferisce con il tallone se si ha una scarpa voluminosa.

Le luci Spanninga a LED sono a batteria di tipo AA, si accendono indipendentemente dal sistema elettrico e forniscono una buona visibilità. Quella anteriore è sufficiente per percorrere tratti completamente bui ma a velocità ridotta, il fascio di luce è piuttosto stretto e orizzontale.

foto delle ruote della etrekking italwin

Gli pneumatici Kenda sono robusti, scorrevoli ma con un buon grip in curva: promossi!

Il motore FIVE, l’erogazione e le assistenze

Il display è ampio e leggibile in qualsiasi condizione di luce. Il comando delle assistenze è piccolo e occupa poco spazio sul manubrio, ma i tasti della pulsantiera sono molto vicini ed è difficile gestirli con i guanti invernali oppure al buio.

Il motore FIVE F90 garantisce un ottimo piacere di guida con una silenziosità di marcia davvero notevole, di fatto superiore del 10% rispetto al modello precedente stando ai dati dell’azienda.

L’unità elettrica, grazie alla centralina e un sensore di coppia, permette l’erogazione di energia in proporzione allo sforzo impresso sul pedale: più si spinge e più potenza viene fornita.

I cinque livelli di assistenza sono abbastanza distinti tra loro; personalmente nel test ho utilizzato più spesso l’1e il 5, come se fossero Eco e Turbo. In modalità 5, lo stacco dell’assistenza una volta raggiunti i 25 Km/h è molto percepibile.

Il ritardo di risposta in pedalata, cioè quando “parte” il motore, è di un quarto di giro, per cui siamo nella media rispetto alle altre ebike.

Il motore si ferma subito se si smette di pedalare e questo giustifica l’assenza degli interruttori di cut-off sui freni.

La pedalata risulta molto fluida anche a motore spento, tanto da poter superare in pianura a volte i 25 km orari oppure pedalare con l’assistenza a 0 per risparmiare batteria senza sforzo. Durante un’uscita ho percorso 12 km in piano senza mai attivare il motore, pedalando con un collega che non aveva un’ebike ad una media di 21 km/h.

foto dell ebike trekking italwin

Italwin Trail Advanced: l’autonomia

Riguardo all’autonomia, siamo di fronte a una ebike adatta per le lunghe percorrenze, anche se come sempre questo parametro è molto soggettivo. Con un peso di 72 kg vestito ho constatato un consumo molto ridotto per la Trail Advanced, soprattutto in modalità 1, ma è da tenere in considerazione la mia pedalata da persona abbastanza allenata.

Nel caso di utenti poco allenati e con un peso maggiore i consumi cambierebbero. Per dare dei numeri che però sono solo indicativi, in piano si parla di circa 120 km di autonomia a livello di assistenza 1 e circa 75 km con il livello 5, il più potente.

Un appunto sul display: in questo frangente può essere fuorviante controllare il consumo della batteria durante la marcia perché questo può cambiare da 5 tacche a una tacca a seconda dello sforzo del motore in quel determinato momento. L’azienda ci ha consigliato di analizzare i consumi sempre a bici ferma.

Altro fattore, il tempo di ricarica della batteria: sette ore sono molte se si pensa di portare il carica batteria in viaggio per ricaricare nelle pause pranzo. Dove alcune batterie si ricaricano del 50% in un’ora, qui si otterrebbe solo il 14%.

foto della batteria della etrekking italwin trail advanced

L’estrazione della batteria è semplice e agevole.

Considerazioni sul trasporto, certificazioni e garanzie

È possibile trasportare in auto la Italwin Trail Advanced ma bisogna tenere conto che le ruote sono fissate con dei bulloni e non con un semplice sgancio rapido.

In città o a casa, il trasporto su rampe di scale è abbastanza agevole ma il peso si fa sentire e gli ingombri sono piuttosto elevati.

Parlando di certificazioni e garanzie, Italwin certifica tutta la gamma nel rispetto delle norme europee su robustezza per le bici da turismo, Epac e la compatibilità elettromagnetica. Anche le batterie sono certificate a norma UN38.3, indubbiamente un vantaggio in termini di affidabilità.

La garanzia sulla bici è di due anni mentre sulla batteria è di un anno e c’è la possibilità di estendere a pagamento la garanzia sulle batterie con 49 euro con sconti a scalare fino al quinto anno.

foto della italwin elettrica

La Trail Advanced permette gite fuori porta anche con dislivelli importanti.

Italwin Trail Advanced: conclusioni

La Trail Advanced interpreta le esigenze di comfort e sicurezza dell’utente grazie agli accessori da città come il cavalletto, il portapacchi posteriore, i parafanghi e le luci ma non disdegna un utilizzo fuori porta a tutto tondo, dalle strade bianche ai selciati e ciottolati fino ai semplici single track scorrevoli nel bosco.

L’autonomia è molto buona, così come la potenza del motore, l’erogazione e la guidabilità. Una gamma di rapporti più ampia la renderebbe perfetta anche nel cicloturismo in montagna.

Cosa ci è piaciuto:

  • La sicurezza e la stabilità
  • La potenza e silenziosità del motore
  • L’autonomia elevata

Cosa non ci ha convinto:

  • I rapporti limitati della trasmissione, i pedali e le manopole
Test Italwin Trail Advanced, la trekking ebike dalla lunga autonomia
comfort8
estetica/finiture/montaggio7
performance8.5
consumo batteria9
maneggevolezza7.5
qualità prezzo8.5
Prezzo
  • 2.199 euro
8.1Il nostro voto
Voti lettori: (10 Voti)
7.0

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A proposito dell'autore

Sono cresciuto sulle due ruote: BMX, motocross, le prime MTB negli anni 80. Dal 2007 ho gareggiato per 10 anni nel downhill e nell'enduro in tutta Italia. Dal 2013 al 2019 ho lavorato con la scuola MTB Gravity School anche a Whistler, in Canada. Sono istruttore Federale FCI e Guida Nazionale MTB. Ho visto nascere BiciLive.it nel 2013 e ora mi occupo di MTB, ebike ed eMTB. La bici è il mio pane quotidiano!