Al Bike Shop Test 2016, durante la tappa di Bologna a Zola Predosa, abbiamo avuto l’occasione di provare per dei brevi giri offroad diverse e-mtb 2017, tra cui alcuni modelli che stavamo attendendo da tempo.

Uno di questi è l’Atala Shocker 2017, il modello base dei quattro montaggi disponibili, tutti con telaio in alluminio e motorizzati con il nuovissimo Shimano Steps E8000.

Vi ricordiamo che è possibile testare tutte le nuove ebike, mtb e bici da strada alla tappa di Roma del Bike Shop Test il 5 e 6 novembre.

foto della ebike atala  shocker 2017

La Atala Shocker presenta anche uno standover (cioè l’altezza da terra del tubo orizzontale sulla verticale del movimento centrale piantone) molto contenuto: anche questo favorisce la maneggevolezza e la reattività.

Caratteristiche tecniche ebike Atala Shocker 2017

La Atala Shocker è una ebike full suspended con 140 mm di escursione su entrambe le ruote. La bici avuta in prova è una versione con “montaggio test” che presenta alcune differenze da quello originale, la più vistosa sono le ruote da 27,5″x2,25″ anziché da 3″.

Nella valutazione ho comunque tenuto conto delle specifiche da catalogo che trovate sul sito Atala e delle diversità con il modello da me provato.

Il motore centrale è lo Shimano Steps E8000 con 4 modalità di assistenza, 36V e 250 W di potenza. La batteria è da 500 Wh. La velocità massima è come sempre limitata a 25 km/h e la coppia massima è di 70 Nm.

L’autonomia, secondo le specifiche, varia da 60 a 150 km e il tempo di ricarica della batteria è di 5 ore.

Troverete un articolo dedicato al test del motore Shimano Steps E8000 a breve.

foto del telaio della ebike atala  shocker 2017

Il carro delle e-mtb Atala Shocker è asimmetrico, dal lato sinistro presenta un tubo di rinforzo che congiunge i due foderi per aumentare la rigidità.

Lo schema di sospensione della Atala Shocker è un dual link, cioè è costituito da un carro in un pezzo singolo e due bielle che lo collegano al telaio; queste a loro volta comprimono l’ammortizzatore da entrambi i lati.

Il montaggio della Shocker in test è composto da una forcella Rock Shox Revelation Solo Air 140 mm con comando remoto del bloccaggio al manubrio (non di serie), ammortizzatore Suntour Raidon (non di serie), trasmissione Shimano Deore con corona da 34 e pacco pignoni 11-36, freni Shimano BR-M315 e componentistica Kyte. Le gomme sono dell Kyte Manghen 27,5″x2,25″ (non di serie).

Il reggisella purtroppo è fisso, e con un prezzo di 3.999 euro mi sarei aspettato almeno un reggisella telescopico economico con cavo esterno.

La Atala Shocker in prova

Il mini test è stato effettuato su un percorso abbastanza completo di una ventina di chilometri composto da sali- scendi su una ciclabile, single track, salita sterrata e rocciosa, discesa scorrevole con rilanci e piccoli rock garden con gradoni di pietra.

Dopo un setup dove ho impiegato più tempo del necessario per ottenere un compromesso accettabile tra le lunghe leve degli Shimano BR-M315 e il comando Deore con il suo ingombrante indicizzatore, la Atala Shoker rivela, non appena ci si sieda sulla comoda sella Kyte, la sua indole propensa al divertimento e alla discesa: un manubrio da 780 mm (anche troppo largo su una taglia M) e un attacco manubrio da 35 mm la rendono molto “enduro race style”.

La posizione in sella è quindi centrale e aggressiva, ottima in discesa e un po’ meno in salita, dove l’anteriore si alza spesso sui tratti più ripidi proprio per il peso spostato molto verso la metà posteriore del mezzo.

Shimano Steps E8000, potenza da vendere

Il motore Shimano Steps E8000 stupisce per la potenza in tutte e tre le modalità (la quarta è OFF, spento) e la fluidità di erogazione durante la pedalata, sia in salita che in piano.

Le modalità si selezionano attraverso un comando sotto alla manopola sinistra, la pulsantiera Firebolt che già conosciamo per i test effettuati sullo Shimano XTR Di2, davvero ergonomica e comoda.

foto della pulsantiera Shimano Di2 per il motore elettrico E8000

La pulsantiera Firebolt serve per selezionare le 4 modalità di assistenza del motore: davvero uno dei migliori comandi provati, ma potrebbe creare interferenze con un comando reggisella telescopico.

Non si sente l’esigenza di una modalità aggiuntiva e la pulsantiera, assieme al piccolo schermo LCD del computer di fianco all’attacco manubrio, a mio avviso sono il top per ergonomia, chiarezza e praticità.

Su quest’ultimo, oltre chiaramente a carica della batteria, velocità e modalità di assistenza, è possibile selezionare le informazioni tramite un piccolo pulsante: velocità massima, media, cadenza, potenza, distanza rimasta e altro ancora. È possibile un’integrazione con sistema Di2 attraverso la piattaforma E-Tube e un collegamento Bluetooth.

Lo Shimano Steps E8000 da noi provato sarebbe promosso a pieni voti se non presentasse qualche piccolo inconveniente su queste versioni ancora non definitive (batteria, computer e motore presentavano le scritte “Prototype“), come il saltuario spegnimento improvviso e lo stacco piuttosto brusco dell’assistenza ogni volta che si raggiungono i 25 km/h. Problemi che naturalmente verranno risolti sulle ebike in produzione disponibili da inizio 2017.

foto del display della Atala Shocker Shimano E8000

Il display LCD dello Shimano Steps E8000: completo, semplice, chiaro e protetto dagli urti.

Sospensioni Atala Shocker

Le sospensioni non di serie sono un filo sotto tono rispetto al montaggio originale e le gomme entry level Kyte da 2,25″ dal grip inesistente sono quanto di meno avrei desiderato per le condizioni umide del trail usato per il test.

Con le Schwalbe Nobby Nic 27,5”x3,00” di serie (testate lo stesso giorno su un’altra bici), con una forcella dotata di mozzo Boost da 110 mm e con i cerchi da 40 mm di serie mi sarei senz’altro trovato meglio.

Tuttavia, con un sag del 30% circa per entrambe le sospensioni e una regolazione del ritorno abbastanza veloce ho avuto l’impressione di pedalare una bici da enduro muscolare, complice anche il peso molto contenuto di 19,6 kg. Bunny hop, uscite di curva rapide in manual, tutto semplice!

La Shocker è reattiva, agile e divertente. La discesa è il suo pane, grazie allo schema dual link che dona un buon assorbimento delle asperità anche durante la frenata e un’elevata robustezza strutturale.

Con un ammortizzatore di livello superiore tarato a dovere questa ebike può regalare ancora più confidenza nelle discese tecniche e più supporto durante la pedalata: infatti con il Suntour Raidon (che non presenta nessuna regolazione se non il ritorno) durante le salite sconnesse avrei desiderato la possibilità di gestire la compressione alle basse velocità (tipo un Propedal) per limitarne l’affondamento e il conseguente alleggerimento dell’anteriore.

Conclusioni

In attesa di poter provare una versione definitiva della Atala Shocker, magari la top di gamma presente sul catalogo e listino ebike Atala 2017, mi sento in diritto di esprimere un giudizio più che positivo su questa nuova proposta della casa italiana con sede a Monza.

Il motore Shimano è un valido concorrente degli altri sistemi elettrici sul mercato, inoltre la presenza di una corona da 34 lo rende molto naturale come “feeling” anche a motore spento, anche per il fattore Q (la distanza tra le pedivelle) che è identico a quello di una normale mtb.

Aspettiamo comunque le versioni definitive e un test di lunga durata per esprimere un parere oggettivo. Da segnalare che la rapportatura presente sulla Shocker è al limite, un pignone posteriore da 40 sarebbe perfetto per poter “osare” ancora di più con le pendenze estreme in salita.

Le gomme plus da 3″ e il montaggio originale potranno solo migliorare le già buone prestazioni della Atala Shocker 2017 e l’assorbimento degli ostacoli, così come il grip in salita e discesa.

Consigliata per i rider in cerca di un’e-mtb maneggevole, potente e votata al divertimento.

Che cosa ci è piaciuto

    La facilità di guida e la maneggevolezza.
    La potenza e fluidità del motore Shimano E8000.

Che non ci ha convinto

    Il reggisella fisso.
    Il fodero inferiore senza batticatena.
    Con il montaggio originale i problemi di grip e scarso supporto in pedalata sicuramente verranno eliminati.

Per maggiori informazioni: atala.it

A proposito dell'autore

Sono cresciuto sulle due ruote: BMX, motocross, le prime MTB negli anni 80. Dal 2007 ho gareggiato per 10 anni nel downhill e nell'enduro in tutta Italia. Dal 2013 al 2019 ho lavorato con la scuola MTB Gravity School anche a Whistler, in Canada. Sono istruttore Federale FCI e Guida Nazionale MTB. Ho visto nascere BiciLive.it nel 2013 e ora mi occupo di MTB, ebike ed eMTB. La bici è il mio pane quotidiano!