La strategia 2019 per Bosch eBike Systems: intervista esclusiva al CEO Claus Fleischer Claudio Riotti 6 Agosto 2018 Bike News Alla fiera internazionale della bici Eurobike 2018 abbiamo avuto l’occasione di fare una chiacchierata con l’amministratore delegato di Bosch eBike Systems, Claus Fleischer. Abbiamo approfittato per chiedergli quali saranno le strategie di Bosch per il 2019 riguardo a vari aspetti delle ebike, dei motori e delle batterie. Claus Fleischer, CEO di Bosch Ebike Systems, durante l’intervista. Intervista a Claus Fleischer, CEO Bosch Ebike Systems [ebike.bicilive.it]: Ci sono voci che nei prossimi anni arriverà un motore Bosch completamente nuovo, cosa ci può rivelare a riguardo? Claus Fleischer: Se ci avete seguito nelle scorse edizioni di Eurobike avrete visto che inizialmente abbiamo proposto un sistema elettrico, poi due, tre e ora ne abbiamo quattro: Active, Active Plus, Performance, Performance CX. C’è una grande varietà nelle richieste del pubblico e abbiamo cercato di soddisfare tutti, con formati di batterie diversi, motori differenti e nuovi computer di bordo come l’ultimo arrivato, il display Kiox. Abbiamo anche introdotto prodotti aggiuntivi come la cambiata elettronica eShift in collaborazione con Enviolo, Rohloff e Shimano e il sistema Bosch ABS sulla frenata. Con questo vogliamo continuamente rinnovare il nostro portfolio proponendo ogni anno dei prodotti che siano anche modulari e intercambiabili. Abbiamo molte idee per il prossimo futuro che sono in fase di sviluppo. Alcune di queste idee sono relative a una nuova drive unit, una nuova batteria e un nuovo display. Attualmente non possiamo parlare dei dettagli ma se analizzate la nostra proposta vedrete che ogni anno c’è qualcosa di nuovo o implementato, quindi anche la prossima stagione vedrà delle novità. Quello che era fondamentale per il 2018 lo abbiamo fatto qui a Eurobike: lanciare sul mercato il sistema ABS per migliorare la sicurezza della sempre più ampia fascia di utenti di età più avanzata che utilizzano l’ebike urban e city come mezzo ricreativo e di trasporto e non hanno molta dimestichezza con la potenza e l’uso dei freni a disco moderni. Si tratta di una fetta di mercato molto più grande delle eMTB ed era fondamentale per Bosch trovare una soluzione pratica ed efficace a questo problema. In futuro vedremo se proporla anche su altre tipologie di ebike. La linea Bosch Active Line Plus con anche il sistema ABS. [ebike.bicilive.it]: Per quanto riguarda le batterie, in che direzione si svilupperanno? Cosa ne pensa della tecnologia delle celle al Litio semi solide che sembra la soluzione più promettente per il futuro? Claus Fleischer: Bisogna sempre tenere presente due fattori quando si parla di tecnologie riguardanti le batterie: una è la potenzialità futura e una è la disponibilità attuale. Tipicamente c’è un grosso gap tra questi due aspetti: ogni anno c’è qualcosa di promettente che però impiega molto tempo per essere sviluppato, reso disponibile, sicuro per il pubblico e a prezzi accessibili. Le batterie che si usano oggi agli ioni di Litio in formato cilindrico, le 18650 o le 21700 saranno ancora lo standard per i prossimi 3/5 anni perché sono facilmente reperibili, sono affidabili ed economiche. Ci sono molte ricerche in corso sulle batterie allo stato solido di diverso tipo, prismatiche o in sacche, formati però difficili da adattare alle biciclette. Quelle prismatiche potrebbero andare bene ma richiedono determinati range di temperatura di utilizzo per garantire una densità di energia corretta e una durata competitiva. Sono più vantaggiose in termini di spazio ma necessitano di una sovrastruttura più ampia o di sistemi di raffreddamento aggiuntivi, dimostrandosi poco pratiche per ora nell’utilizzo ebike. [ebike.bicilive.it]: La soglia dei 2 kg riguardante il peso dei motori è un aspetto a cui tutte le aziende stanno lavorando. Cosa può dirci di Bosch, è una vostra priorità ridurre il peso del motore? CF: C’è un equilibrio da rispettare tra tre elementi: la potenza del motore, la stabilità termica (quindi evitare il surriscaldamento) e il peso. Più alta è la potenza e più alto è il rischio di avere una unità motore poco stabile. Scendendo di peso si può incorrere in questo problema. Non avrebbe senso avere un motore leggero e potente ma che dopo 10 minuti di salita si surriscalda. Siamo convinti che con il Performance CX abbiamo raggiunto un ottimo equilibrio tra questi fattori, soprattutto con la robustezza e l’affidabilità e abbiamo lavorato sulle dinamiche di erogazione con la modalità eMTB. Di certo stiamo studiando nuove soluzioni ma se ne potrà parlare il prossimo anno. [ebike.bicilive.it]: Per quanto riguarda il fenomeno delle ebike da strada, Bosch entrerà nel mercato con un “motore invisibile” per accontentare una nuova fetta di mercato che a quanto pare sta prendendo molto piede? CF: Ci stiamo lavorando ma dobbiamo ancora trovare una soluzione che, come già detto, sia affidabile: non solo un motore più piccolo che però poi potrebbe avere problemi di surriscaldamento. Grazie a Federica Cudini, responsabile marketing e comunicazione Italia Bosch eBike Systems, per aver reso possibile l’intervista. [ebike.bicilive.it]: Ebike urban con cambio integrato nel motore. Cosa ne pensa Bosch? CF: Non crediamo in questo sistema perché finora presenta molto trascinamento oltre i 25 km/h. [ebike.bicilive.it]: Riguardo al trascinamento, abbiamo visto (e provato con mano, Ndr) che il nuovo Active Line Plus ha molta meno resistenza a motore spento rispetto agli altri motori Bosch. Essendo un argomento molto discusso, cosa farete in futuro riguardo a questo aspetto? CF: Abbiamo iniziato a lavorare a questo aspetto sulle bici urban con l’Active e l’Active Plus, ricevendo un buon feedback dai ciclisti. Porteremo la ruota libera per eliminare il trascinamento anche nelle altre drive unit, non quest’anno ma è in fase di sviluppo. Abbiamo comunque visto che molte volte si tratta di un aspetto psicologico, immaginate un biker in modalità Turbo che arriva a 25 km/h e il motore si stacca: improvvisamente la resistenza del vento, degli pneumatici e il peso della bici si fanno sentire tutti insieme. Ora, la stessa situazione con una modalità Eco è ben diversa. Quindi non si tratta solo di drag, trascinamento, è anche un fattore mentale. [ebike.bicilive.it]: Come si svilupperà secondo Bosch “l’intelligenza artificiale” nelle ebike? La modalità eMTB (che adatta la potenza del motore a seconda della spinta sui pedali) può essere considerata un punto di partenza? CF: Assolutamente sì. La strategia per tutta la mobilità di Bosch auto, moto e ebike è “elettrica, automatizzata e connessa”. Abbiamo già diverse automazioni sulle ebike, di certo non penso che arriveremo ad avere bici che si guideranno da sole ma nel prossimo futuro moltissime funzioni verranno gestite in modo autonomo. Siamo giunti all’ABS, la cambiata elettronica (che noi di Bicilive.it abbiamo testato tra l’altro sulla Brinke Rushmore 2, Ndr) e la modalità eMTB, ma siamo solo all’inizio. Quello che faremo sarà prendere tutte le informazioni dai sensori applicati alla ebike e al motore e supportare ancora maggiormente il biker. Questo già avviene nella nuova modalità Walk che legge la pendenza del trail su cui siamo e fornisce un’assistenza alla camminata più lenta se è molto pendente e più veloce se è in piano, perché camminare a 6 km/h con la bici al fianco su pendenze molto elevate è difficile oltre che scomodo. Il grafico rappresenta la modalità eMTB che varia autonomamente a seconda della spinta sui pedali. [ebike.bicilive.it]: Quindi in un futuro magari non troppo lontano, sfruttando questi sensori potremo avere sospensioni che si sbloccano appena la pendenza diventa negativa e viceversa se si torna in piano? (che già altri avevano proposto come Lapierre con l’Ei shock nel 2013 senza troppo successo, Ndr) CF: Potrebbe essere… certo! (Qui mi è sembrato di aver toccato un argomento su cui già stanno lavorando, a giudicare dal comportamento di Claus, ma magari è solo un’impressione, Ndr). [ebike.bicilive.it]: E magari il display di bordo potrà fornire una playlist musicale che segue la pendenza del trail adattando la musica alle varie situazioni? CF: Esattamente, qualcosa di tranquillo in piano e un po’ di hard rock in discesa, come Highway to Hell degli AC/DC! (quest’ultima frase ridendo, Ndr). Conclusioni Non ci è stato possibile scucire molti segreti al simpatico, preparato e disponibile Claus Fleischer ma di sicuro il futuro delle ebike vedrà sempre più integrazione con il biker e automazione delle funzioni principali. A nostro avviso l’anno prossimo assisteremo ancor più a una divisione tra due tipologie di ebike, una simile a quella che abbiamo oggi ma sempre più performante e l’altra sarà una tipologia di bicicletta a pedalata assistita, che sia eRoad, eMTB, eTrekking o urban, più leggera ed eventualmente con motore e batteria asportabili. Questi avranno una potenza e autonomia ridotte, per chi necessita di un aiuto più discreto e meno invasivo ma tutto all’insegna della leggerezza e del feeling di guida, come per esempio la nuova Lapierre E-Zesty che abbiamo presentato nello speciale ebike 2019 viste a Eurobike e che pare verrà lanciata sul mercato ufficialmente alla Roc D’Azur a ottobre. Non ci resta che attendere i prossimi mesi, nel frattempo restate sintonizzati sulle pagine di ebike.bicilive.it per tutte le novità sul mondo elettrico.