Quando una compagnia annuncia il suo progetto su Kickstarter chiamandolo “la più leggera e compatta bicicletta elettrica al mondo” è ovvio che dalle parti di eBike.Bicilive.it nasca molta curiosità, vuoi perché si tratta di e-bike, vuoi perché chi ama il ciclismo è spesso attirato dalla parola “record”.

Siamo quindi andati a spiare un po’ più da vicino le caratteristiche di A-bike, e alcuni dati sono sorprendenti.

Una foto della minuscola A-Bike, una ebike da record

La A-Bike è proprio minuscola e leggera come sembra, ma ha tante sorprese in serbo per gli appassionati di mobilità urbana.

A-Bike è una idea di bici elettrica e pieghevole che ha radici lontane e prestigiose: il primo concept è infatti di Sir Clive Sinclair, creatore di uno dei computer più noti della storia, lo ZX Spectrum, e mente che conosce poche barriere quando si tratta di inventare.

Sinclair aveva pensato a una bicicletta telescopica e pieghevole e a questa idea i creatori di A-Bike, anche loro inglesi, hanno aggiunto un motore elettrico che, anche se non è certo molto potente, è quanto di più adatto a questo mezzo.

Pensate a una versione ancora più piccola, leggera e pieghevole delle biciclette che si trovano spesso a bordo delle navi, aggiungeteci una doppia catena, una estetica gradevole che punta tutto sul nero, un motore elettrico e comincerete ad avvicinarvi alla A-Bike.

Una foto della ebike A-Bike ripiegata

Una volta ripiegata su se stessa la bicicletta elettrica A-Bike è poco ingombrante e di facile trasporto.

Si tratta di una foldable a pedalata assistita che pesa solo dodici chili e da piegata misura 21x24x70 centimetri ed è dotata di una batteria con un’autonomia di circa venticinque chilometri: l’ideale per chi impiega la bici per rapidi spostamenti in città.

Questa bicicletta elettrica si piega in pochi secondi e, pur essendo leggera, è in grado di portare fino a un centinaio di chili di peso in quanto il telaio è realizzato con alluminio aeronautico e polimeri rinforzati tramite vetro ad alta resistenza. Più piccola di un trolley, può essere piegata e custodita sotto la scrivania o in altre postazioni di lavoro, può essere facilmente trasportata sui auto, taxi, metro, treni e autobus così come può essere portata con noi al pub, al ristorante o in altre situazioni simili.

Si tratta di un dato non trascurabile, in quanto elimina l’esigenza di un parcheggio quotidiano e mette al riparo la nostra e-bike da una grande parte dei rischi di furto.

Una foto della ebike A-Bike per le vie della città

La A-Bike Electric sembra l’ideale per muoversi con agilità tra le vie della città, anche se trafficate.

Il dubbio principale che può venire di fronte alle foto è: “ma con quelle ruote minuscole, quanto dovrò pedalare?”
Il problema è risolto dalla presenza di una doppia catena che vi metterà in grado di ottimizzare la pedalata e che, finezza importante, è racchiusa in un carter che svolge due funzioni: da un lato permette un trasporto migliore senza macchiarsi e dall’altro evita alle catene di sporcarsi quando si pedala.

Il resto è piuttosto standard, con una batteria rimovibile da 24 V che può essere ricaricata in due ore e mezzo, motore brushless allocato sulla ruota anteriore e sensori in grado di avvertire rallentamenti e fornire adeguata assistenza alla pedalata, pulsante di accensione e indicatore di carica.

Una foto della batteria in dotazione alla A-Bike

Il dettaglio della batteria in dotazione alla bicicletta A-Bike: è piccola e può essere rimossa facilmente per la ricarica.

Lo scopo della campagna Kickstarter era quello di raggiungere la soglia delle 40.000 sterline, limite già abbondantemente superato nel momento in cui vi scriviamo: A-Bike diventerà quindi molto presto una realtà.

Guardiamola all’opera nel video dedicato:
https://www.youtube.com/watch?v=u0D2E8CtHCk

Chi desideri trovare maggiori informazioni può dirigersi verso la pagina di A-Bike.

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A proposito dell'autore

Grande appassionato di natura, cinema e scrittura, collabora da anni con siti di musica, cinema, spettacolo e informazione occupandosi di varie tematiche. Milano gli ha fatto scoprire il mondo della bicicletta e da allora il suo amore per le due ruote continua a crescere inarrestabile.