TERZAROSSA: moto elettrica o e-mtb? Claudio Riotti 23 Settembre 2015 Anteprime A Cosmobike abbiamo potuto assaggiare la TERZAROSSA, definita come “Electric Bike Cross”: moto elettrica o e-mtb? Ha un motore da 4000 W di picco e acceleratore sul manubrio Marco Comellini ha un passato come motocrossista, è stato campione italiano di moto d’acqua e giornalista per diverse riviste del settore motociclistico. È sua l’idea di inventare una nuova disciplina, “l’Electric Bike Cross“o EBX, che prende un po’ dalle competizioni supercross e un po’ dalla BMX, il tutto sotto un denominatore comune: il potente motore elettrico nella ruota posteriore della sua creazione, la TERZAROSSA. Entrambe le definizioni sono marchi registrati, e questo già la dice lunga sulla serietà del progetto. [AGGIORNAMENTO 26.11.2015: ci sono notizie sicure a riguardo, l’EBX avrà inizio nella primavera del 2016] TERZAROSSA, la terza emiliana Il nome proviene dal fatto che Marco e il progetto sono emiliani, dove la prima rossa è la Ferrari, la seconda è la Ducati, e la terza è per lui questo nuovo concetto che a prima vista potrebbe sembrare una moto elettrica. In realtà è un’e-bike particolare, una EBX (Electric Bike Cross), interamente costruita in Italia. Il telaio è prodotto da Michele Pedroni, telaista esclusivo per questo progetto e le cui creazioni sono molto famose nell’ambiente downhill italiano per essere spesso sul podio. Quindi la struttura portante nasce rispettando le quote usate per costruire la versione Lion di Pedroni Cycle, ma le sezioni e le forme dei tubi sono state adeguate ai pesi e alla potenza di TERZAROSSA. Lo stesso vale per le saldature, il carro e i biellismi del cinematismo ammortizzante. Il motore è nella ruota posteriore e la batteria è alloggiata in uno zaino e collegata alla bici tramite un cavo e uno spinotto posto sul manubrio, il quale in caso di caduta si stacca. Inoltre è presente una sorta di circuito blow-off nella scheda che gestisce e protegge il pacco batteria, il quale interrompe immediatamente l’emissione di energia se malauguratamente il cavo dovesse tranciarsi o fare corto circuito. Quindi, la sicurezza innanzitutto. Ma non si tratta solo della bici elettrica in sè… Il programma dietro all’Electric Bike Cross è ampio e ambizioso, oltre ad aver concepito l’idea del motore e il suo sviluppo, i ragazzi di TERZAROSSA si sono già mossi per avere un campionato sperimentale con l’acronimo EBX per il 2016/2017, che verrà corso su bici TERZAROSSA ed ebike normali, approvato dalla Federciclismo. Questo campionato verrà portato nelle piazze italiane, essendo questa ebike un mezzo che consente effettivamente di divertirsi in spazi limitati e con percorsi artificiali di semplice costruzione/allestimento. Si può effettivamente praticare downhill in pianura. Vi sarà una flotta di TERZAROSSA utilizzabili per le gare e anche una categoria open dove qualsiasi possessore di ebike tradizionale potrà partecipare. Lo scopo è avvicinare una delle discipline più spettacolari della mountain bike, il downhill, al grande pubblico italiano e far provare a chi già lo pratica una soluzione nuova, non solo in pista ovviamente ma anche nei boschi, essendo un modo per eliminare impianti di risalita e furgoni e potersi divertire come con una mountain bike da downhill normale, il tutto in modo pulito e silenzioso. Le caratteristiche della TERZAROSSA GP380 Il telaio è un Pedroni Lion modificato come già detto per resistere alle sollecitazioni indotte dal motore e dal peso maggiore. È in alluminio idroformato con 216mm di escursione, bielle in ergal, cuscinetti sigillati, battuta del carro posteriore 150x12mm. Escursione anteriore 200mm e 216mm al posteriore. Il peso della TERZAROSSA GP380 versione alluminio è di 24,5kg. I 3kg della batteria nello zaino che comunque non vanno ad inficiare la maneggevolezza del mezzo. Per una bici da dh normale siamo sui 16/19kg, quindi non così lontani come peso. L’assistenza viene controllata attraverso un acceleratore sul manubrio identico ad una manopola del gas di una moto. Quindi non una pedalata assistita, bensì un ausilio indipendente dal conducente del mezzo. Motore nel mozzo posteriore e centralina a due modalità di produzione TERZAROSSA, quest’ultima situata dietro alla tabella porta numero sugli steli della forcella a doppia piastra. 4000W di picco, 50Ah per la batteria, 45km/h di velocità in circa 50 metri. 20km di autonomia in modalità “full power”. I dati riguardanti motore, centralina e pacco batteria sono riservati, il motivo è semplicemente per il fatto che Marco e i tecnici hanno lavorato a lungo con molti test per definire questi due parametri e per ora non vogliono divulgarli. La componentistica è mista e tutta di buona qualità tra sospensioni Marzocchi, freni Formula, trasmissione Sram, cerchi MTX da 26″ e gomme Vee Rubber. Prezzo e taglie della TERZAROSSA GP380 Prezzo di vendita del modello standard con telaio in alluminio, comprensivo di batteria, carica batteria e zaino (IVA inclusa): 7.290 euro. 4 taglie, dalla S alla XL. È disponibile anche il modello in carbonio con telaio solo taglia L su ordinazione, per informazioni contattare info@terzarossa.it Moto elettrica o e-mtb? Come va la TERZAROSSA GP380 Dopo le spiegazioni di rito viene il momento di testare l’elevata potenza, sebbene “sulla carta”, di questa TERZAROSSA GP380. Il percorso da EBX che è stato allestito a Cosmobike 2015 nel piazzale antistante i padiglioni era un mix di strutture in legno e metallo con due salti, un “panettone” e un ostacolo artificiale, il tutto in uno spazio ridotto per motivi di organizzazione e sicurezza. Molti i curiosi che volevano provare questa strana bici da dh elettrica. Anche in uno spazio così esiguo sono riuscito ugualmente ad apprezzare le qualità della TERZAROSSA, tranne l’allungo e la velocità di punta. In sella alla TERZAROSSA GP380: innanzitutto indosso lo zaino-batteria, pesante ma non troppo se siete soliti fare giri da una giornata (tra acqua e oggetti vari i 3kg si raggiungono facilmente). Collego il cavo che esce dallo zaino al manubrio e lo faccio passare praticamente sotto al mio braccio destro attraverso un elastico (forse la parte più “strana”, ma una volta in marcia lo si dimentica). Controllo i freni, montati col posteriore a destra come quelli da bici e provo il setting delle sospensioni Marzocchi. Ok, pronti a partire. Bisogna effettuare una pedalata in sincro colla manopola della potenza per non stressare la batteria e il motore nello spunto da fermo, poi è tutto un gioco di “gas elettrico”, all’inizio giro e “apro” con moderazione, la potenza è notevole. Due modalità previste, una più easy e l’altra più potente. Il motore nel mozzo posteriore è immediato, non ci sono catene e corone di mezzo e questo si sente rispetto ai motori centrali. Il fattore critico è unire la pedalata al motore, Marco mi spiega che è qui che si sfideranno i piloti in gara e si vedrà il talento, la TERZAROSSA nasce con l’intento di lasciare ancora spazio al rider in uscita di curva e fare la differenza con la pedalata, altrimenti sarebbe uno scooter in tutto e per tutto. L’idea mi piace. Ci provo ed effettivamente con due colpi di pedale assieme all’assistenza del motore si esce dalle curve molto più veloci, bisogna farci l’abitudine ma il fattore “pedalata” è importante, un plauso a Marco per questa filosofia ancora “a favore di rider”. Qualche giro per prendere confidenza e poi passo alla seconda modalità, la potenza è tale che accelerando la ruota anteriore si alza facilmente. Mi rendo però conto da subito che i freni da bici non vanno molto d’accordo con l’acceleratore da moto: dosare il gas per impennare e frenare col posteriore con la stessa mano (per evitare il ribaltamento) è abbastanza scomodo. Come nella prova delle eMoto, le KTM elettriche a Maggiora, la TERZAROSSA è più gestibile con i freni posizionati da moto (o meglio, “da scooter”) e quindi col posteriore a sinistra. Il peso del motore nella ruota posteriore e quello della centralina all’anteriore si sentono ma è questione di pochi giri per capire come gestire la bici anche sui salti, naturalmente si tratta di un assaggio e non mi fermo a valutare troppo la regolazione e la risposta delle sospensioni, di per sé già abbastanza buone come la maneggevolezza del mezzo. La Pedroni Lion dalla quale il telaio prende le forme è comunque una bici da dh puro nata per alte velocità, forti pendenze e percorsi molto più dissestati come evidenziano l’angolo di sterzo da 63° e un interasse di 1.178,7 mm in taglia M. Tuttavia non sembra si essere su “un pesce fuor d’acqua”, di certo andrebbe testata in maniera esaustiva per esprimere dei pareri e delle valutazioni più attendibili. Conclusioni: moto elettrica o e-mtb? Entrambe È indubbiamente un concetto di bici elettrica nuovo e divertente, le potenzialità sono ampie e l’idea del campionato di electric bike cross è molto allettante, specie per chi non ha più il tempo da dedicare alle gare maggiori perché troppo impegnative sia come tempo che allenamento. Ci auguriamo che il progetto possa avere un grande seguito. Di certo il prezzo della TERZAROSSA, pensando ad un acquisto, non è alla portata di tutti ma il fatto che sia un prodotto interamente artigianale e realizzato in Italia può giustificare la cifra di oltre 7.200 euro. Dove provare la TERZAROSSA Il campionato EBX si correrà con bici fornite da TERZAROSSA, e se volete partecipare alle selezioni per l’anno prossimo l’appuntamento è al Motor Show di Bologna dal 5 al 13 dicembre 2015. Il 3 e 4 ottobre 2015 invece, potrete vedere e provare le EBX al Bike Shop Test sempre a Bologna, dove ci saremo anche noi di BiciLive.it, per saperne di più clicca qui. Per maggiori informazioni: www.terzarossa.it