Test e-MTB light Raymon AIROK Pro con Bosch SX: 18,7 kg! Claudio Riotti 12 Settembre 2025 Test Abbiamo messo alla prova la e-MTB “light” di Raymon, la Airok Pro con telaio in carbonio, motore Bosch SX da 55 Nm e 600 Watt di picco di potenza, batteria estraibile da 400 Wh e 150 mm di escursione sulle ruote da 29″. Il prezzo è di 7.299 euro. Montaggio modello Pro Telaio: 29″, Carbon HSC Composite, 150 mm di escursione, batteria rimovibile Motore: Bosch Performance Line SX, 250/600 W, 55 Nm Display: Bosch Purion 400, Bluetooth Batteria: Bosch CompactTube, 400 Wh, 36 V Forcella: RockShox Lyrik Select+, air, escursione 150 mm Ammortizzatore: ad aria, RockShox Deluxe Select+, 205×65 mm Trasmissione: Shimano Deore XT, cassetta 10-51T, corona 34T Freni: Shimano Deore XT a 4 pistoncini, dischi 203 mm a/p Pneumatici: Continental Kryptotal-F, Trail, Soft, 60×622, 29×2.40 Sella: Raymon 142 zone cut Reggisella: Raymon, SL, 34,9 mm, Dropper Post Portaborraccia: sì Range Extender: sì, disponibile in after market Peso Massimo Consentito: 130 kg Peso rilevato taglia M: 18,78 kg senza pedali, tubeless, senza inserti Prezzo: 7.299 euro Geometrie e caratteristiche tecniche Con un reach abbondante di 455 mm, uno stack basso di 619 mm, il carro da 448 mm e un angolo sella molto verticale da 78,2°, la Airok Pro è davvero una buona arrampicatrice, ma di questo parleremo nel capitolo dedicato. La taglia M è indicata per rider dai 167 ai 178 cm (io sono 170). La postura in sella è abbastanza centrale, quasi caricata in avanti per i miei gusti e quindi vedrei un manubrio con più rise utile per chi cerchi più comfort nelle lunghe pedalate e anche sui ripidi in discesa. Tuttavia ci si sente ben centrati tra le ruote e comodi grazie anche agli appoggi di casa Raymon (manubrio, sella, manopole, attacco), tutti di buona fattura. Gli pneumatici di casa Continental sono due Kriptotal Fr con carcassa singola (trail) e mescola Soft all’anteriore e Endurance al posteriore: una scelta adottata sicuramente per contenere il peso ma a mio avviso poco adatta su una ebike, seppur “light”. Dopo poche uscite in cui non ci hanno convinto per il grip e la robustezza, specialmente al posteriore, sono stati sostituiti con degli Schwalbe, un Albert Gravity Pro radiale Addix Soft al posteriore e un Magic Mary Gravity Pro radiale Addix Ultra Soft all’anteriore, entrambi quindi con carcassa doppia. Abbiamo aggiunto circa 600 grammi alla bici ma le prestazioni sono migliorate in modo esponenziale, a fronte di un piccolo incremento nei consumi. Se volete mantenere gli pneumatici originali vi consigliamo l’utilizzo di un inserto come il Vittoria Air-Line Protect enduro e downhill che abbiamo testato per utilizzare pressioni più basse, avere più grip ma non rischiare di danneggiare il cerchio. La tabella delle geometrie della taglia M da noi testata. In salita La Airok Pro mi ha stupito con il suo motore Bosch SX da 55 Nm: qui su ebike.bicilive.it abbiamo provato già diverse eMTB con questa drive unit (le trovate a fine articolo) ma in questo test abbiamo deciso di mettere la Airok e l’SX seriamente alla prova su salite estremamente tecniche. Questo perché ultimamente si parla tanto di potenze sempre più esagerate con l’aggiornamento a 100 Nm del Bosch CX 2025 “Gen 5” o il motore DJI Avinox da 120 Nm di coppia che abbiamo provato. Spesso però si guardano solo i numeri e poco altre cose fondamentali: il rapporto peso/potenza, le geometrie di una ebike, gli pneumatici (carcassa, pressioni e mescola) e soprattutto ci si dimentica di ciò che ha più importanza, la tecnica del rider. Perché possiamo avere anche 1.000 Nm di coppia sotto al sedere ma se non si sa come alleggerire avantreno e retrotreno, scavalcare radici e gradoni calcolando il timing del colpo di pedale ed essere attivi e “predittivi” nella guida, non si sale neanche su un marciapiede. Il passaggio cavi è nella serie sterzo: dona pulizia ma è più difficile nella manutenzione. Per fare un esempio, ho chiuso “a zero” (senza mettere giù il piede) sezioni tecniche con la Airok che non sono riuscito a fare con la Haibike TRN/IQ con il motore Pinion da 85 Nm di coppia (con picco dichiarato di 160 Nm): come è possibile? Dipende da molti fattori tra cui le geometrie e il grip delle gomme ma l’overrun (spinta residua) è uno dei motivi principali. Nella modalità eMTB infatti abbiamo il motore che continua a spingere per circa un metro quando fermiamo i pedali: questo è un aspetto fondamentale per poter affrontare tratti sconnessi a gradoni o radici senza picchiare i pedali sugli ostacoli, o senza bagnarsi i piedi quando si attraversa un piccolo guado, come mostro nel video. Anche la protezione sul fodero basso è ben realizzata e si estende fino al ponticello tra i due foderi bassi. L’importante con il Bosch SX è mantenere una cadenza alta di pedalata per ottenere la massima coppia e la potenza di picco di 600 Watt, altrimenti la drive unit non viene sfruttata al meglio e si è costretti a mettere molta più gamba. Per gli amanti della salita ripida consiglierei una corona da 32 denti anziché 34. Grazie poi al tubo piantone piuttosto verticale l’anteriore non si alza mai e davvero, con la giusta tecnica si sale anche sui muri più impegnativi. Con il nuovo aggiornamento che arriverà in autunno 2025 ci saranno 60 Nm di coppia e la nuova modalità EMTB+ che fornisce ancora più overrun e dinamica nell’erogazione, quindi sarà ancora più divertente mettersi alla prova nel tecnico. In discesa Quando la pendenza diventa negativa la Airok Pro sfodera gli altri suoi assi nelle maniche: il peso contenuto e le geometrie bilanciate donano allo stesso tempo agilità e stabilità, mentre le sospensioni Rockshox, pur non essendo top di gamma, lavorano all’unisono per assorbire le asperità dei trail. Sono semplici da regolare e la Lyric permette anche di togliere la pressione in eccesso grazie ai due sfiati posti sui foderi (che sono da svitare a mano o con una brugola del 4). Il telaio full carbon contribuisce a una sensazione di vivacità e reattività di alto livello: ogni input viene restituito con precisione, permettendo di saltare, alleggerire e spostare il mezzo a piacimento, dosando le frenate e di cercando le linee con grande confidenza. È una eMTB che ispira sicurezza e che brilla sui sentieri guidati con rilanci, salti, dossi e curve. Tuttavia non ha paura di essere anche portata su trail scassati e rocciosi. Qui, se proprio volete mollare i freni, gonfiate un po’ di più le gomme Kriptotal e preparatevi a una guida un po’ più fisica perché in fondo la Airok è pur sempre una trail bike. Il cockpit è pulito e facilmente personalizzabile. Ottimo il display Purion 400, protetto dagli urti e sempre ben leggibile. L’unico appunto personale? Per il mio stile di guida, un reggisella da 170 mm invece che 150 (su taglia M) sarebbe stato preferibile per un abbassamento maggiore della sella nei tratti più impegnativi, sia in discesa che in salita tecnica. Sarebbe perfetto avere un 170 mm regolabile dall’utente a incrementi di 10 o 5 mm come stanno iniziando a proporre diverse aziende, così da poter accontentare sia i rider con gambe corte (tra cui il sottoscritto) sia quelli con cavallo più alto. La presa per la ricarica con tappo magnetico e la protezione per il telaio e il carro. Autonomia La batteria da 400 Wh, se ben sfruttata, permette uscite anche da 1.500 metri di dislivello e più, con rider dotati di un buon allenamento e dal peso di circa 70/80 kg. Di certo non è una ebike per rider pesanti e poco allenati perché comunque il motore Bosch SX richiede una cadenza di pedalata alta, regolare e continua per garantire buone autonomie. Al peso di circa 1,6 kg (e una spesa di circa 450 euro), è disponibile in aftermarket anche il range extender di Bosch “Powermore” da 250 Wh ma a questo punto ci sentiamo di consigliare l’eventuale acquisto di una seconda batteria CompactTube da 400 Wh che ha un rapporto peso potenza migliore (400 Wh e 2 kg) a praticamente lo stesso prezzo (500 euro). Questo per chi gira spesso con rider con ebike full power utilizzando assistenze potenti come eMTB e Turbo o per le giornate dove vogliamo stare in sella tutto il giorno senza centellinare la batteria pedalando in Eco. Conclusioni La Raymon Airok Pro è una eMTB che colpisce per il suo concept azzeccatissimo. È una ebike light, sì, ma non per questo meno capace. Anzi, la leggerezza (18,7 kg in tg. M) è il suo punto di forza principale, che si traduce in un’agilità e un divertimento in discesa che molte altre ebike si sognano. Il motore Bosch SX, con i suoi 55 Nm (60 a breve con l’aggiornamento), dimostra che a volte è meglio avere una potenza ben sfruttata e gestibile piuttosto che numeri altisonanti che restano solo sulla carta. La sua rumorosità sullo sconnesso a pedali fermi (nel “coasting”) è a volte avvertibile ma ci si fa l’abitudine. Per concludere, la Airok è una ebike che vorresti nel garage per le uscite dove vuoi sentirti libero e agile, senza rinunciare alle performance sia in salita che in discesa. Solo gli pneumatici non ci hanno soddisfatto ma si tratta di un upgrade personale che ogni biker può fare in modo molto semplice. Per ogni approfondimento sulle altre biciclette di Raymon consulta il sito ufficiale. Link utili Se vuoi saperne di più su questo brand tedesco leggi l’intervista a Susanne e Felix Puello, i fondatori del marchio. Leggi l’articolo Catalogo listino prezzi ebike Raymon 2025 per conoscere tutta la gamma elettrica del brand di Schweinfurt. Se ti piace il gravel leggi la news della Raymon Soreno, una gravel in carbonio disponibile in tre modelli. Se segui il mondo strada allora leggi la news sulla gamma Raymon Kirana. Nelle ebike invece abbiamo un interessante articolo sulle garanzie: “E-bike più sicure con Raymon: garanzia a vita sul telaio e 3 anni su componenti elettrici” e la news sulla Raymon Trailray 120. Inoltre abbiamo l’articolo sulle Tourray: la gamma di e-bike trekking di Raymon Bicycles Seguici sulla nostra pagina Instagram e sulla nostra pagina Facebook oltre che sul nostro canale Youtube dove trovi molti video-test di bici, MTB elettriche ed ebike di vario genere. Iscriviti qui per ricevere la nostra newsletter.