Test ammortizzatore EXT Shox “ARIA”: alte prestazioni e massima personalizzazione Claudio Riotti 7 Gennaio 2025 Test EXT Shox, acronimo di Extreme Racing Shox, è un’azienda italiana con profonde radici nel motorsport maturate in ambiti prestigiosi come il Campionato Mondiale Rally e la Formula 1. Da oltre dieci anni EXT porta la sua eccellenza tecnologica anche nel mondo della mountain bike usando il suo approccio ingegneristico e creando prodotti innovativi e ad alte prestazioni come l’ammortizzatore ARIA che abbiamo in test e la nuova forcella a steli rovesciati Vaia dedicata a eMTB e DH. Ecco il nostro video test: Caratteristiche tecniche EXT ARIA Con ARIA, EXT ha introdotto un ammortizzatore che racchiude l’esperienza maturata con i suoi iconici modelli a molla come lo EXT Storia V3 che avevamo testato, l’EXT E-Storia e la combina con quella della forcella ERA e della Vaia appena presentata per quanto riguarda il sistema a doppia camera positiva AS3: in poche parole abbiamo un ammortizzatore altamente sensibile ai piccoli urti e al tempo stesso personalizzabile sia a metà che fine corsa grazie alla seconda camera positiva. L’ARIA è un ammortizzatore ad alto volume pensato per MTB ed e-MTB da trail, enduro, DH ed è completamente progettato, costruito, assemblato e testato in Italia a Ponte di Barbarano (VI). Il suo design è essenziale ma elegante, con finiture curate nei dettagli e un aspetto molto racing e di “alta classe”. Le sue dimensioni sono generose e su certe bici il suo “piggyback” (serbatoio aggiuntivo) potrebbe avere dei problemi di compatibilità con l’utilizzo della borraccia sul telaio o altro, quindi è meglio informarsi prima con il servizio clienti EXT. Nella versione da 205×65 mm da noi testata l’ARIA pesa 658 grammi, collocandosi tra i più leggeri della sua categoria ovvero negli ammortizzatori “ad alto volume”. Questo lo rende particolarmente interessante per ciclisti alla ricerca di prestazioni elevate e pesi contenuti. Oltre alla già citata doppia camera d’aria positiva, tra le caratteristiche tecniche spiccano il sistema HBC regolabile per il controllo del fine corsa e l’utilizzo dell’olio EV2S, derivato dalle competizioni motoristiche, che garantisce una risposta fluida e costante anche su lunghe discese. Tecnologia a doppia camera positiva AS3 L’EXT ARIA adotta un sistema a doppia camera che elimina la necessità dei “token” (distanziali o spacers), offrendo un controllo più preciso sulla curva della molla lungo tutta la corsa dell’ammortizzatore. A differenza dei distanziali, che alterano il volume d’aria e possono influire sull’intera corsa, le due camere positive dell’ARIA permettono regolazioni indipendenti senza dover aprire o smontare nulla e in tempi molto più brevi, anche tra un sentiero e l’altro con il solo utilizzo della pompa ad alta pressione. La camera + gestisce il supporto principale e la sensibilità nella corsa iniziale e centrale, mentre la camera ++ influisce sul supporto nella parte centrale e finale. Questo approccio consente una messa a punto più raffinata, evitando compromessi tra sensibilità ai piccoli urti e supporto a metà corsa o capacità di gestione degli impatti maggiori. Quindi la pressione nella camera + regola il “cedimento” e la sensazione generale dell’ammortizzatore mentre quella nella camera ++ definisce il supporto a metà e fine corsa, permettendo di ottenere una curva della molla più lineare o progressiva. Questo sistema fornisce una sensazione molto simile a quella di un ammortizzatore a molla combinando comfort e controllo in modo altamente personalizzabile. Sistema HBC regolabile L’ARIA è dotato di un sistema di controllo idraulico del fine corsa (HBC) regolabile che interviene nell’ultimo 15% della corsa per prevenire impatti violenti. Questo sistema permette di mantenere pressioni d’aria più basse nelle camere, migliorando la trazione e il comfort. LOK 2.0 per l’efficienza di pedalata Per ottimizzare l’efficienza durante la pedalata, l’ammortizzatore integra il sistema LOK 2.0, con una levetta che aziona una valvola a circuito indipendente che, quando attivata, incrementa la forza in compressione, riducendo il bobbing senza compromettere la sensibilità su terreni sconnessi. Il LOK 2.0 può essere personalizzato a seconda dei gusti del rider prima dell’acquisto o anche successivamente durante un service. La regolazione del ritorno. Olio EV2S “Super-Thinner” L’ARIA utilizza l’olio EV2S, sviluppato per i programmi off-road e rally WRC. Questo olio, caratterizzato da un alto indice di viscosità e proprietà anti-schiuma, garantisce prestazioni costanti anche durante discese prolungate, riducendo l’attrito interno e migliorando la risposta dell’ammortizzatore. Serbatoio aria a bassa pressione Con una pressione di appena 55 psi, il serbatoio dell’ARIA (piggy back) è progettato per massimizzare la sensibilità dell’ammortizzatore, offrendo una corsa fluida e reattiva anche sui terreni più impegnativi. L’EXT ARIA montato sulla Transition Patrol da enduro. In pillole Tecnologia AS3: doppia camera positiva con solo due guarnizioni dinamiche per separare le tre diverse camere (design brevettato esclusivo EXT) Camera positiva +/++ con possibilità di regolazione infinita tramite due valvole dell’aria separate per la messa a punto precisa delle caratteristiche della molla pneumatica Camera negativa di grande volume, autoattivante Design unico delle guarnizioni basato sulla tecnologia aerospaziale Regolazioni: pressione aria principale e secondaria; rebound; compressione a basse e alte velocità; finecorsa idraulico regolabile (HBC) Tecnologia Lok 2.0 per il supporto alla pedalata Asta interna superleggera da 14 mm di diametro Grande pistone principale idraulico da 28 mm Trattamento superficiale proprietario “Super Finish” sulle parti scorrevoli Disponibile sia in misure metriche che imperiali, con attacco standard o Trunnion Dimensioni: lunghezza da 210 a 250 mm, corsa da 50 a 75 mm (standard metrico) // lunghezza da 185 a 225 mm, corsa da 50 a 75 mm (trunnion metrico) Peso: 658 grammi in misura 205×65 mm senza hardware Prezzo: 1.249 euro sul sito ufficiale EXT Giusto per avere dei paragoni, ecco i pesi degli altri ammortizzatori presenti sul mercato: Fox Float X2: circa 730 grammi Fox Float X: circa 475 grammi RockShox Vivid Air: circa 670 grammi RockShox Super Deluxe: circa 550 grammi Ohlins TTX1 Air: circa 400 grammi Ohlins TTX2 Air: circa 460-480 grammi Cosa rende unica l’esperienza di acquisto di un prodotto EXT? Ogni ammortizzatore EXT è personalizzato per la bici, il peso e lo stile del ciclista da esperti tuner di sospensioni. A differenza dei prodotti standard, questi ammortizzatori posso essere settati su misura per garantire una corrispondenza perfetta. Dopo aver compilato un modulo online con i dettagli essenziali, l’ammortizzatore viene costruito e testato per soddisfare le esigenze richieste. Il pacchetto arriva completo di tutto l’hardware e boccole necessarie, un certificato del costruttore, le impostazioni consigliate e una pompetta capace di gestire alte pressioni (fino a 600 psi). Foto: Alessandro Lini. Spot: Rive Rosse (BI), trail Supervulcano. Il test sul campo Durante i test che ho condotto nell’arco di quattro mesi ho avuto l’opportunità di spingere l’ARIA al limite su diversi terreni, su due bici diverse e in tutte le condizioni meteo, dall’estate all’inverno. Uso bici taglia M, sono alto 170 cm e peso 75 kg in assetto da MTB. L’ho provato su discese tecniche con rocce, gradoni e radici e su trail preparati in stile bike park con salti montandolo sulla mia Transition Patrol da enduro. Poi, come vedete nelle foto, l’ho montato sulla MTB elettrica, una Moustache Trail 9 (di cui trovate video e test qui) che utilizzo abitualmente. Ho fatto l’Alta Via del Sale in Piemonte versione “e-enduro”, altri giri alpini a quote elevate con lunghe salite su mulattiere e discese tecniche, giri a Rive Rosse, famoso spot nel biellese, poi nelle mie zone intorno a Varese come Cuveglio e la Cubana del campo dei Fiori, fino all’Happy Trail sul monte Boglelio e gli spettacolari trail di Finale Ligure per due weekend. E poi ancora, il monte Mottarone, le piste enduro di Coggiola e i trail più “pepati” del monte San Genesio (LC). Ovviamente un ringraziamento va sempre a tutti i trail builder che sistemano i sentieri. La pompa ad alta pressione EXT viene fornita con l’ammortizzatore. Setting Oltre alle due camere + e ++, l’ARIA ha cinque regolazioni esterne: compressione a basse e alte velocità; finecorsa idraulico regolabile (HBC), rebound (ritorno), levetta del Lok 2.0 (che agisce comunque sulle basse velocità in compressione). Alte e basse velocità offrono 14 scatti di regolazione mentre il ritorno ne ha 16. L’HBC invece consente 12 click. EXT dichiara che ogni circuito è indipendente dall’altro. Le regolazioni si sentono con 1-2 click, poi dipende molto anche dalla nostra sensibilità, dalla bici su cui è montato e il suo schema sospensivo. A riguardo vi consiglio la lettura della nostra guida agli schemi di sospensione della MTB. Come accennato, con l’ARIA si trova nella scatola anche una pompa ad alta pressione proprietaria, l’hardware di montaggio e una guida dettagliata per l’installazione. Quest’ultima spiega il procedimento di gonfiaggio (ma si trovano anche dei video dettagliati sul sito EXT), i settaggi consigliati e una tabella che mette in relazione le pressioni delle molle ad aria con i tassi equivalenti delle molle elicoidali. Questa correlazione è utile se si conosce la durezza della molla che si utilizzerebbe sulla bici in questione. In caso contrario è necessario fare una stima approssimativa, come ho fatto io dato che entrambe le bici avevano un ammortizzatore ad aria, ed effettuare diverse prove per controllare e ottenere il sag desiderato (che comunque è sempre un punto di partenza, non di arrivo). Come setup, prima si gonfia prima la valvola ad alta pressione ++ (color nichel) alla pressione consigliata, poi si procede con la valvola + (nera), incrementando di 50 psi per volta, sempre effettuando dei cicli di compressione al 20/30% per equalizzare la pressione nelle camere positiva e negativa. Tutto questo processo richiede un po’ più di tempo rispetto a un ammortizzatore standard ma una volta settato a dovere, l’ARIA ci permette di modificare la progressione senza smontare nulla e senza richiedere componenti aggiuntivi, diversamente da altri ammortizzatori sul mercato. Per entrambe le bici ho seguito la guida EXT che fornisce un ottimo “starting point” per le regolazioni. Per la Trail 9, quella su cui ho usato per più tempo l’ARIA, ho preso in considerazione la durezza di una molla da 400 libbre se dovevo girare su trail e 450 libbre se andavo in qualche pistino ricco di salti o jump park. Poi mi sono discostato anche di parecchio da queste regolazioni, usando pressioni minori in entrambe le camere fino ad arrivare a 200 Psi nella + e 300 nella ++ con il bottom out idraulico aperto di 11 click. Alte velocità 9 click, basse 8, ritorno 9, sempre contando da “tutto chiuso”. Questo è risultato il setting più congeniale per un uso trail-enduro non estremo. Foto: Alessandro Lini. Spot: Rive Rosse (BI), trail Supervulcano. Come va Il primo aspetto che colpisce è la sensibilità: l’ARIA gestisce le piccole asperità con la precisione di un ammortizzatore a molla, offrendo un comfort che raramente ho trovato in altri modelli ad aria. Con il sistema HBC regolabile, anche i salti più impegnativi e le discese ricche di drop e gradoni sono stati digeriti senza problemi di fondocorsa, mentre il “blocco” LOK 2.0 si è dimostrato efficace nelle salite più lisce, riducendo il bobbing e migliorando l’efficienza della pedalata, specialmente sulla MTB da enduro tradizionale. Sui tecnici trail in salita che frequento con la e-MTB ho preferito lasciarlo sempre aperto per la massima trazione e sensibilità. Se lo paragoniamo a un ammortizzatore a molla, l’ARIA offre praticamente lo stesso grip sugli “scassatoni” ma con un livello di supporto a metà corsa personalizzabile, mantenendo la leggerezza e la regolabilità tipiche degli ammortizzatori ad aria. Proprio questa possibilità di personalizzare la risposta della molla pneumatica lo rende estremamente versatile e adatto a diversi stili di guida. Di certo necessita di un po’ di prove e molto “bracketing”, quindi effettuare sempre lo stesso sentiero per più volte con taccuino o appunti sullo smartphone alla mano, per annotare le varie pressioni e i vari click e decidere cosa è meglio per noi. Se siete quel tipo di biker a cui piace “smanettare” con le regolazioni, l’ARIA è l’ammortizzatore giusto. Se non lo siete e questo prodotto vi interessa per le prestazioni che offre, di certo i setting di base che consiglia EXT sono validi ma dopo averlo provato su due diverse bici posso dirvi che offre il meglio solo quando lo si impara a conoscere: ciò richiede tempo e prove. Infine, c’è da considerare che le MTB con un carro dalla minore progressione sfruttano maggiormente i vantaggi della camera ++ dell’ARIA e del fine corsa idraulico. Tuttavia, questo prodotto è così personalizzabile che può funzionare bene anche su una bici cha ha uno schema sospensivo progressivo, come quelle che ho utilizzato per il test. Qui la Moustache Trail 9 a Rive Rosse (BI) con anche gli pneumatici Michelin E-Wild che abbiamo testato per quattro mesi, a breve l’articolo online. Conclusioni L’EXT ARIA rappresenta un’ottima opzione per chi cerca una sospensione ad aria con caratteristiche che si avvicinano molto a quelle di un ammortizzatore a molla. La sua combinazione di tecnologie avanzate, peso ridotto e design curato ne fanno una scelta ideale per i biker appassionati ed esigenti che desiderano un prodotto altamente versatile e personalizzabile, il tutto senza dover smontare nulla o aggiungere componenti. Che si tratti di trail tecnici, giornate in park a saltare o di lunghe escursioni alpine, l’ARIA è in grado di adattarsi e offrire e mantenere prestazioni eccellenti da inizio a fine discesa. Questa sua versatilità chiede un prezzo di alta gamma, 1.249 euro, e resta il fatto che per sfruttarlo al meglio è necessario avere le competenze e la pazienza di sperimentare setting diversi fino a trovare quello più congeniale in base alla propria bici e al proprio stile di guida. Credo che l’unico neo dell’ARIA sia il fatto di doversi portare dietro una chiave inglese da 12 per la regolazione del registro delle compressioni alle alte velocità, ma una volta trovata quella congeniale si può anche farne a meno (inoltre sul web si trovano delle chiavi da 12 mm lunghe 10 cm a un paio di euro). Per maggiori informazioni vai sul sito ufficiale Extremeshox. Se sei interessato al mondo delle sospensioni leggi la nostra Guida agli schemi di sospensione della MTB.