Abbiamo messo alla prova la mountain bike a pedalata assistita Brinke XFR+ della casa bresciana Brinke Bike appartenente al Gruppo Valsabbina e che distribuisce anche le ebike svizzere Stromer.

Tra i quindici modelli del catalogo ebike Brinke 2018 la XFR+ rappresenta la eMTB più aggressiva con 160 mm di escursione anteriore e 140 al posteriore e ruote 27,5 plus. Questa ebike su posiziona nel segmento all mountain/trail, per offrire buone prestazioni nel trail riding sia in salita che in discesa.

Come sulle altre eMTB in gamma, la propulsione elettrica è affidata a Shimano, in questo caso allo Steps E8000 con batteria esterna da 500 Wh. La bici è già disponibile per l’acquisto in tre taglie S, M ed L al prezzo di listino fissato in 4.799 euro.

[Update gennaio 2020]: Ti interessano le bici elettriche del marchio italiano Brinke? Abbiamo pubblicato sul nostro portale un lungo articolo dedicato alla sua intera nuova gamma: clicca oltre per visionare il catalogo 2020 delle ebike Brinke.

foto delle eMTB top di gamma xfr+ di brinke

La XFR+ è la top di gamma nelle eMTB di Brinke.

Brinke XFR+, caratteristiche tecniche

Il telaio della Brinke XFR+ è in lega leggera idroformata con finiture e saldature ben fatte. La livrea bianca e nera la rende molto sobria, forse qualche tocco di colore in più la renderebbe ancora più grintosa.

Il passaggio cavi è interno al telaio, anche sui foderi bassi del carro, donando una pulizia di linee notevole.

I perni degli snodi sono ben dimensionati e durante il test non ho avuto alcun problema di allentamento o giochi. Molto utile, discreta e ben fatta la protezione del motore in alluminio verniciato nero. Manca un batticatena in materiale plastico ma tuttavia la catena, grazie alla frizione del cambio Shimano XT, non sbatte eccessivamente sui foderi.

foto del Il motore Shimano Steps e la trasmissione Shimano XT della Brinke XFR+

La trasmissione completa Shimano XT della Brinke XFR+ e il motore Shimano Steps con batteria esterna.

Componentistica e motore Shimano Steps E8000

La sospensione posteriore della Brinke XFR+ presenta il giunto Horst Link e dispone di 140 mm di escursione alla ruota. Questo schema a quattro punti di infulcro è studiato per rendere neutre le forze della pedalata e della frenata e per garantire il massimo delle prestazioni.

La forcella è una RockShox Yari Boost Solo Air con escursione di 160 mm, l’ammortizzatore è un RockShox Monarch RT3. La trasmissione è completamente Shimano XT con rapportatura 34×11/46 denti così come i freni Shimano XT M8000 dai dischi differenziati 203/180 mm.

Le ruote con spaziatura Boost sono FSA Gravity con cerchi da 27,5” non plus gommati Schwalbe Nobby Nic 2,8”: questo per una scelta voluta, in modo da mantenere i pesi contenuti sulle ruote ed avere un’impronta a terra più stretta con conseguente minor attrito nella guida.

La componentistica è sempre FSA con manubrio da 760 mm su un attacco corto da 50 mm e un reggisella telescopico FSA da 100 mm di escursione sulla taglia M in prova.

foto della protezione del motore shimano

L’utilissima protezione del motore realizzata in alluminio si integra perfettamente nel design della bici.

Il motore Shimano Steps E8000 pesa 2,8 kg, ha 250 watt di potenza e una coppia con picco di 70 Nm. Essendo molto compatto permette un disegno di telai con carri più corti per ottenere miglior maneggevolezza e guidabilità; difatti la XFR+ ha un carro da 44 cm, un’ottima quota per una eMTB.

La batteria è esterna, un design che ancora molte aziende adottano per la facilità di rimozione della batteria stessa, meno problemi di surriscaldamento e più praticità. È tuttavia ben integrata nel design del telaio.

Le modalità di assistenza del motore sono tre: Eco, Trail e Boost, con l’ultima che fornisce un massimo del 300% di assistenza. Per ognuna il display al manubrio fornisce un colore diverso: azzurro, verde e giallo: questo, una volta memorizzato, è utile per sapere “a colpo d’occhio” in quale modalità stiamo pedalando, dato che le scritte (e lo schermo) sono abbastanza piccole.

foto dei componenti della brinke xfr+

Il profilo molto tondo dello Schwalbe Nobby Nic e i freni Shimano XT, una garanzia di qualità.

Dallo scorso anno le modalità Trail e Boost sono modificabili attraverso la piattaforma E-Tube grazie al nuovo firmware Shimano Steps E8000.

Per questo test, incentrato più sulla bici che sul motore, ho mantenuto il setting standard trovandomi già molto bene. L’erogazione del motore Shimano è sempre stata fin dalla sua prima apparizione nel 2016 molto naturale e fluida, ovvero si si adatta alla spinta che si imprime alla pedalata come la modalità eMTB di Bosch che è stata introdotta lo scorso anno e che Brose ha aggiunto sul nuovo motore Brose S Mag quest’anno. 

Questo lo si avverte maggiormente nella modalità Trail, ma anche nella Eco e nel Boost. In un futuro test a lunga durata sicuramente andremo anche a modificare e testare tutte le potenzialità dello Steps E8000 tramite la App E-Tube, che consigliamo di utilizzare anche per mantenere aggiornato il firmware, procedura che incide sul miglioramento dell’efficienza di motore e batteria.

Infine, è presente la funzione “Walk” che si attiva premendo lo shifter e tenendolo per due secondi: è utile per spostare la bici o camminarle a fianco in salita: a seconda del rapporto in cui siamo otterremo più o meno spinta fino a 6 km/h.

foto di claudio riotti in sella alla emtb brinke xfr+.

La Brinke XFR+ si è dimostrata davvero maneggevole, tanto da permetterne un uso molto “creativo”. Foto: Marta Di Mino.

Il test della Brinke XFR+

Il test della eMTB Brinke XFR+ si è svolto nel mese di agosto in cui ho percorso 250 km in una dozzina di uscite per quasi 10.000 metri di dislivello positivo, su svariati terreni e in differenti condizioni, con pedali flat e a sgancio. Tutte le uscite sono sul mio profilo Strava.

La bici in prova è una taglia M e pesa circa 22 kg senza pedali, peso contenuto per una eMTB che conferma la sensazione di leggerezza che si ha in sella e nella guida.

Posizione in sella e appoggi

La Brinke XFR+ è una ebike molto equilibrata e lo si capisce dalla postura in sella ben centrata, con un top tube abbastanza ampio di 598 mm e un passo di 1093 mm. Il manubrio da 760 mm e l’attacco corto strizzano l’occhio al divertimento in discesa, ma l’angolo sterzo da 67° e il tubo piantone da 74° fanno sì che in salita tecnica la XRF+ dia il meglio di sé.

Le dimensioni degli appoggi sono quindi azzeccate, la sella è molto comoda e il comando del reggisella FSA è davvero morbido e sensibile, anche se non è stato facile trovare un compromesso per posizionarlo esattamente vicino al pollice sinistro: qui infatti si trova già l’ingombrante comando Firebolt del motore Shimano e si crea un problema di spazio.

foto dei comandi della Brinke xfr+

Ho dovuto trovare un compromesso tra il comando reggisella e quello delle assistenze, entrambi azionati dal pollice sinistro.

A questo proposito, il nuovo motore Shimano Steps E7000 presenta dei selettori delle assistenze molto più piccoli, comodi e intuitivi con design a fascetta e in fiera ad Eurobike abbiamo visto alcune eMTB con motore Steps E8000 montate con comandi E7000… un’idea per un futuro upgrade dell’allestimento.

Come va la Brinke XFR+ in salita?

Molto bene! È proprio qui che brilla la trail ebike di Brinke, sulle salite tecniche anche molto impegnative, in cui la trazione del Nobby Nic posteriore unita alla spinta del motore Shimano e alla maneggevolezza del mezzo permettono di scalare muri a prima vista impossibili. Certo, la tecnica di guida della eMTB in salita è determinante ma anche il biker alle prime armi può beneficiare di tanta spinta e stabilità.

La pressione dei pneumatici è cruciale in questi casi, io sono arrivato fino a 0,8/1 bar al posteriore per via della camera d’aria ma convertendo le ruote in tubeless e montando i “salsicciotti” di protezione per il cerchio si potrebbe scendere ulteriormente e ottenere ancora più grip, senza paura di bucare o sbattere il cerchio sulle pietre.

foto di claudio riotti sulla emtb brinke

La salita tecnica è il pane per i denti della Brinke XFR+. Foto: Luca Dell’Oca.

Facendo la prova del “colpo di pedale” lo Shimano Steps E8000 fornisce una spinta che continua per circa un metro a seconda dei rapporti utilizzati. Questa spinta aggiuntiva può piacere o meno ma di certo aiuta sulle sezioni tecniche a gradoni dove bisogna fermare per un istante i pedali per non urtarli sulle rocce: il motore continua a spingere e si passa l’ostacolo con facilità.

Una considerazione sulla rapportatura e sulla trasmissione Shimano XT: abituato ultimamente al sistema SRAM EX1 specifico per eMTB a cambiata singola, mi sono trovato davvero molto bene con la cambiata tradizionale Shimano dove si possono cambiare due pignoni alla volta verso le marce più dure e scalare ben quattro pignoni con un solo gesto del pollice verso le marce più corte.

Chiaramente bisogna saper alleggerire la pedalata nel momento giusto per evitare che la catena e i pignoni subiscano strappi eccessivi.

La cassetta Shimano XT M8000 11-46T a 11 velocità  inoltre, abbinata alla corona da 34, ha fornito sempre il rapporto giusto anche sulle salite più ripide.

Le pedivelle da 170 mm mi sono sembrate adeguate alla tipologia e alle geometrie della XFR+, non ho quasi mai urtato a terra i pedali a differenza di altre eMTB.

foto di claudio riotti con la brinke xfr+ su una roccia

Un po’ di divertimento in stile trialistico, con la Brinke XFR+ si può anche questo. Foto: Marta Di Mino.

La Brinke XFR+ in discesa

In abito discesistico la XFR+ si difende bene nonostante non sia una eMTB da enduro. Il terreno migliore per la Brinke è quello dei trail scorrevoli, con cambi di ritmo e compressioni, strappi in salita e sezioni tecniche non troppo impegnative.

Su questa tipologia di trail le sospensioni, dopo un primo periodo per trovare il giusto setting, lavorano in sincronia e la bici è molto divertente e maneggevole grazie al carro corto e al peso abbastanza contenuto. Risponde velocemente agli input del pilota e fa quasi dimenticare di essere in sella a una eMTB.

Se il sentiero diventa tecnico o ripido, la XFR+ riesce comunque a incassare le grandi sconnessioni ma diventa molto fisica. Il freno posteriore con disco da 180 mm sulle lunghe discese va facilmente in crisi, vedrei bene un upgrade con i nuovi Shimano XT BR-M8020 a quattro pistoncini e un disco da 203 mm.

Stessa cosa per le coperture Schwalbe Nobby Nic da 2,8″ su entrambe le ruote: fino a che le velocità in gioco sono basse il grip è sufficiente, anche se il pneumatico presenta un profilo molto tondeggiante dato il montaggio su cerchi con canale interno da 27 mm. Quando le velocità aumentano, l’avantreno manca della giusta confidenza: qui una copertura più specifica e con mescola morbida sarebbero perfette.

foto di claudio riotti in discesa con la emtb XFR+

Sul tecnico roccioso in discesa serve una guida decisa e attiva, ma la XFR+ non si tira indietro. Foto: Luca Dell’Oca

Infine, una considerazione personale: sono alto 170 cm e sono un amante della sella molto bassa in discesa: il reggisella FSA, seppur dal funzionamento impeccabile una volta regolato a dovere, purtroppo ha un ingombro maggiore di altri reggisella, anche da completamente richiuso e inserito nel telaio.

Questo, unito a una quota alta di standover del telaio della XFR+, mi ha tolto un po’ di confidenza in discesa perché la sella resta comunque troppo alta per i miei gusti. In più, l’escursione di 100 mm è appena sufficiente per un uso all mountain aggressivo ma stiamo parlando, assieme al discorso dei pneumatici, di una serie di accorgimenti che chiaramente vanno al di fuori della destinazione d’uso del mezzo.

L’autonomia della Brinke XFR+

Sulle salite scorrevoli con le assistenze Eco e Trail i consumi sono buoni. L’autonomia totale del motore Shimano Steps E8000 è naturalmente variabile e dipende da diversi fattori, in primis le modalità di assistenza utilizzate, il peso del rider e la tipologia di percorso.

Nel nostro tutorial come risparmiare la batteria della ebike ci sono molti consigli da sfruttare, tra cui pedalare ad alte cadenze in salita per mantenere sempre il motore ai giusti regimi di rotazione per cui è progettato, cosa che pochi rider mettono in pratica.

Detto ciò, girando con uno zaino di circa 3 kg con 1 litro di acqua e un minimo di attrezzi indispensabili, oltre al mio peso di 72 kg vestito da bici, ho constatato che in modalità Eco una tacca di batteria dura circa 450 metri di dislivello su salita sterrata da circa 9/10 % di pendenza, pedalando con calma a 6/7 km/h.

Le cose cambiano parecchio se si affronta la stessa salita in modalità Boost a 20/25 km/h. Qui una tacca permette di salire per circa 150/200 metri di dislivello, che diminuiscono visibilmente se la pendenza aumenta.

Definire un consumo standard diventa quindi impossibile, date le troppe variabili in gioco, tutto sommato la Brinke XFR+ è a mio avviso una ebike dai consumi contenuti dato il peso di 22 kg e le gomme Schwalbe Nobby Nic piuttosto scorrevoli.

Conclusioni

Se cercate una eMTB con cui poter fare un po’ di tutto dalle grandi capacità in salita la Brinke XFR+ è il mezzo che fa per voi. Il rapporto qualità-prezzo, tenuto conto del montaggio e paragonato a quello che si può trovare sul mercato delle ebike in questa fascia, è soddisfacente.

In gamma Brinke si trova anche la XFS+, dallo stesso telaio ma con componenti inferiori che abbassano il prezzo a 3.999 euro.

Ricordiamo che Brinke ha in gamma anche una nuovissima ebike da città, la Brinke Metropolitan e che prima dell’estate abbiamo effettuato il test della ebike urban Brinke Rushmore 2.

Cosa ci è piaciuto:

  • Le prestazioni in salita tecnica
  • La maneggevolezza
  • La trasmissione Shimano

Cosa non ci ha convinto:

  • Le coperture plus montate su cerchi normali
  • Il reggisella da 100 mm di escursione
Test eMTB Brinke XFR+, una tuttofare con motore Shimano
costruzione8
montaggio6.5
salita9
discesa7.5
autonomia8.5
qualità prezzo7
Prezzo
  • 4.799 euro
7.8Il nostro voto
Voti lettori: (5 Voti)
6.3

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A proposito dell'autore

Sono cresciuto sulle due ruote: BMX, motocross, le prime MTB negli anni 80. Dal 2007 ho gareggiato per 10 anni nel downhill e nell'enduro in tutta Italia. Dal 2013 al 2019 ho lavorato con la scuola MTB Gravity School anche a Whistler, in Canada. Sono istruttore Federale FCI e Guida Nazionale MTB. Ho visto nascere BiciLive.it nel 2013 e ora mi occupo di MTB, ebike ed eMTB. La bici è il mio pane quotidiano!