Più bici, più e-bike, più biker, più mercato: è normale che si guardi al mercato delle biciclette come una nuova fonte di business.

Ancora di più adesso, dopo che la pandemia e i lockdown hanno avvicinato a questo mondo molte persone che in bici non sono mai andate o che non ci vanno da molto tempo. Mettiamoci anche il caro benzina e oggi come non mai la gente vuole spostarsi in bicicletta.

Se per fare una pedalata in un parco non servono grandi conoscenze del territorio e tecniche, per chi decide di andare per boschi o arrampicarsi sulle montagne le cose si complicano un po’.

Ecco che spuntano offerte da ogni parte di guide o organizzazioni che si offrono di accompagnare su percorsi sconosciuti, avventurosi e affascinanti. Facendosi pagare.

E allora ritorniamo alla domanda che dà il titolo a questo approfondimento: perché pagare una guida per andare in bici?

Chi scrive è di parte, perché è nel direttivo di una ASD (Associazione Sportiva Dilettantistica) che organizza da alcuni anni Tour in fuoristrada nel Nord Ovest con biciclette elettriche a pedalata assistita.

In questo articolo raccogliamo le motivazioni dei favorevoli e dei contrari ai Tour accompagnati, con la consapevolezza che non saremo mai tutti della stessa idea. E per fortuna, diciamo noi!

Dei rider percorrono un percorso sterrato tra le montagne

No Alpitour? Ahi ahi ahi…

Chi ha una certa “maturità” ricorderà sicuramente la pubblicità di Alpitour che raccontava le sfighe di chi decideva di organizzare una vacanza da solo. Andare da soli in fuoristrada è sempre un’incognita, quindi il parallelo con lo spot ci potrebbe anche stare.

Ma vuoi mettere il gusto dell’avventura, di esplorare nuovi percorsi, magari utilizzando la traccia che ti ha passato un amico o che hai scaricato dalla rete?

La soddisfazione di scoprire da soli nuovi itinerari ci fa sentire l’Amerigo Vespucci dei boschi e ci può dare più soddisfazione che seguire un gruppo come in un gregge.

Ma allora dove possiamo andare senza metterci nei pasticci?

Una prima risposta la possiamo ricavare dal nostro tutorial “Dove girare in MTB”

Delle persone in mountainbike lungo un percorso montano

Con l’E-Bike fai più strada… ma dopo la salita c’è la discesa

Si inforca la mountain bike o meglio ancora l’ebike: si, perché le e-MTB aiutano a superare i pendii più ripidi e a superare le asperità che ci ostacolano nella salita, anche se non siamo molto allenati.

Intendiamoci, un’e-bike non fa tutto da sola, bisogna comunque pedalare e avere una buona tecnica di guida se si vogliono affrontare dei percorsi più tecnici su mulattiere e single track.

In fuoristrada non è sufficiente valutare i chilometri e l’altimetria del percorso, bisogna anche considerare la difficoltà del terreno, soprattutto in discesa.

Se la salita è impegnativa può richiedere più spinta sui pedali, un maggiore consumo di batteria o una spinta a mano della bici qua e là.

Dei ciclisti pedalano con delle mountainbike su uno sterrato

Ma poi dobbiamo scendere, con una bici che pesa mediamente più di 25 chilogrammi: qui la tecnica di guida e l’esperienza sono fondamentali per scendere in sicurezza.(e a questo proposito consigliamo caldamente un corso con una scuola o un istruttore esperto e certificato: saranno i soldi mai spesi meglio).

Tornando al tour, valutare in anticipo le capacità necessarie per l’itinerario scelto ci permette di aumentare la sicurezza e il divertimento.

Dobbiamo considerare che, anche utilizzando le tracce GPS scaricate dai siti dove sono indicati i livelli di difficoltà, non avremo la certezza assoluta di evitare brutte sorprese.

Perché la natura cambia molto rapidamente, magari dopo il temporale della sera prima che ha reso impraticabile il sentiero. E perché non tutti i biker che pubblicano i percorsi sono in grado di valutare correttamente il grado di difficoltà.

Il punto di vista di un rider che affronta un percorso sterrato con la sua mtb

Così ci troviamo a spingere o a trattenere un mezzo che non pesa poco: se ci siamo sopra e facciamo girare le ruote va tutto bene, se scendiamo dalla sella diventa un macigno che non riusciamo a gestire, con i pedali che ci battono contro le tibie lasciando un ricordo che richiederà qualche settimana prima di svanire.

Poi si scivola, perché la scarpa giusta per i pedali flat è liscia e questo è in antitesi con la suola artigliata ideale per camminare in sicurezza sui sentieri, oppure abbiamo degli scarponcini da montagna ma questi non vanno bene sui pedali “liberi”. A riguardo leggi il nostro tutorial “come scegliere tra pedali flat e a sgancio“.

Non va sempre così ma, quando accade, la gita pianificata nelle nostre poche ore libere si trasforma in un calvario e il piacere di una pedalata nella natura può diventare un problema da risolvere se si vuole ritornare a casa interi.

Una foto di un gruppo di rider con le loro mountainbike

Le uscite con gli amici

L’alternativa è affidarsi a chi conosce i percorsi e selezionare insieme quelli più indicati in base alla nostra preparazione atletica e all’esperienza di guida in fuoristrada.

Sono i nostri amici, quelli che girano tutte le settimane e conoscono ogni singola pietra dei trail della zona.

Le compagnie che escono frequentemente “crescono” costantemente insieme alla difficoltà dei loro percorsi, avendo assimilato in gruppo quelli più facili.

Per questo, salire su questi “treni in corsa” non è sempre facile! Ne abbiamo già parlato nel tutorial “Meglio soli o in gruppo” che illustra bene le dinamiche, i pregi e i difetti del pedalare in compagnia.

Una fila di rider percorrono un percorso in montagna con le mtb

La scelta del professionista

Sono questi i principali motivi che ci possono spingere a cercare degli operatori che offrano servizi di guida in linea con i nostri gusti e le nostre capacità. Dobbiamo scegliere chi ci garantisce professionalità ed esperienza consolidate in anni di attività: attenzione a chi si improvvisa per intercettare un facile guadagno.

L’organizzatore OK deve proporre un ventaglio di Tour fra cui scegliere in base al livello di difficoltà e deve essere in grado di valutare preventivamente le capacità di guida dei partecipanti in modo da non mettere nessuno in difficoltà e non far annoiare chi è più veloce.

Se poi il gruppo è sufficientemente numeroso, non troppo e non troppo poco, e formato da persone simpatiche e divertenti, allora abbiamo fatto bingo. Ed è valsa la pena “investire” dei soldi per uscire con una guida.

In Europa questi servizi di accompagnamento sono diffusi da molto tempo. Da noi la cultura del “fai da te” è ancora abbastanza radicata ma il mercato sta cambiando e gli operatori si stanno evolvendo per offrire servizi cicloturistici sempre più completi e attraenti.

Dei ciclisti in mountainbike pedalano su una salita sterrata

La proposta della ASD E-BikeTour.net

Anche la ASD E-BikeTour.net si propone di far avvicinare tanti neo e-biker a questa bella passione, con il giusto livello di difficoltà, ma anche di portare quelli più esperti su percorsi nuovi, impegnativi e divertenti con la certezza di essere sempre sulla strada giusta, senza doversi sbattere con tracce e mappe.

Chi è interessato conoscere le proposte di E-BikeTour.net può consultare il Calendario pubblicato sul sito www.e-biketour.net.

Fra le varie iniziative trovate anche i Corsi di Guida Ride&School per imparare o migliorare le proprie capacità di guida divertendosi, in gruppo o individualmente, per una didattica più personalizzata.

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A proposito dell'autore

Da ragazzino si calava giù dalle montagne in sella a una Saltafoss dopo averla portata in cima sulle spalle, poi ha avuto una lunga parentesi motociclistica anche come organizzatore di eventi on/offroad e, con la maturità, è ritornato alla passione per i pedali, in particolare con l’aiutino elettrico. Adesso è Presidente di una Associazione che organizza Tour ed Eventi in e-Bike.