Abbiamo provato la Osme OS Road, l’e-Road della casa sammarinese, una bici che si propone a un pubblico molto ampio pensata e creata per aprire il ciclismo su strada ai grandi numeri, cercando di esaltare la parte del divertimento e limando la percezione della fatica.

Questa bici è equipaggiata con un motore Polini E-P3+ in grado di fornire un’assistenza importante e alimentato da una batteria da 500 Wh che garantisce un’autonomia decisamente corposa.

La bici ha soluzione tecniche di alta gamma e viene venduta da Osme (www.osmegroup.com) nel 2022 a un prezzo di listino al pubblico di 7.590 euro nella versione equipaggiata SRAM Rival eTap AXS.

Andiamo a scoprirla…

 

Osme OS Road: scheda tecnica

  • Telaio Carbonio
  • Forcella Carbonio
  • Gruppo SRAM Rival eTap axs
  • Freni a disco idraulici SRAM Rival
  • Motore Polini E-p3+ 75 Nm
  • Batteria Polini 500 Wh
  • Display Polini TFT E-P3+
  • Ruote Miche Race-H

La nuova ebike da corsa OSME OS Road 2022

Osme OS Road: caratteristiche tecniche

L’Osme OS Road è si una bici che si propone al grande pubblico ma lo fa senza rinunciare a soluzioni tecniche di pregio e componenti da bici di alta gamma.

Telaio e forcella sono in carbonio, soluzione che consente di contenere i pesi e avere la giusta rigidità. Le geometrie sono un buon compromesso tra comfort e sportività per una bici che vuole offrire la possibilità a chi la utilizza di fare tanta strada in sella.

Questo risulta evidente dalla scelta d’installare una batteria da 500 Wh per alimentare la drive unit Polini E-P3+. Questo motore oltre a erogare i canonici 250 W (500 di picco dichiarati dalla casa) è capace di erogare 75 Nm di coppia che si fanno sentire molto bene in salita.

Il tutto viene comodamente controllato dal display a colori posto sul manubrio, device che consente di navigare in modo intuitivo e di accedere a un ampia gamma di personalizzazioni sul motore. Il gruppo è uno SRAM Rival eTap AXS wireless così come i freni a disco idraulici che presentano dischi da 160 mm sia all’anteriore sia al posteriore. La messa a terra invece è svolta da delle ruote Miche Race-h e dai copertoni Vittoria Zaffiro pro.

Dettaglio della trasmissione montata sulla nuova bici elettrica da strada OSME OS Road 2022

Il test della bici elettrica da strada Osme OS Road

Ho avuto il piacere di testare la Osme OS Road per un mese, questo mi ha permesso di provarla in molte situazione differenti e di farla provare anche a mio padre, ciclista principiante.

Il test che ho potuto svolgere con mio padre è stato necessario a confermare le qualità di una bici che si rivolge soprattutto a un pubblico di amatori che vuole godersi il ciclismo a pieno pur non potendosi allenare adeguatamente per affrontare determinati passaggi.

In pianura la bici si comporta bene: una volta lanciati, anche a motore disinserito il peso aggiuntivo della batteria e del motore non si percepiscono, anzi forse aiutano anche a mantenere il passo regalando un filo d’inerzia.

Sul telaio è stato fatto un ottimo lavoro, la bici è molto comoda, non ci si sente mai affaticati dalla postura e nonostante angoli non estremi la guidabilità è divertente e la reattività è buona. Naturalmente a motore disinserito il peso si percepisce nei rilanci. A motore inserito invece si viene spinti energicamente fuori dalle brevi rampe in salita che si possono incontrare.

Dettaglio del motore Polini che spinge la nuova e-bike da strada OSME OS Road 2022

Il motore centrale si comporta bene da disinserito, la resistenza è praticamente inesistente, e si comporta benissimo se inserito. Il suo posizionamento abbassa sicuramente il baricentro migliorando la stabilità della bici, elemento che si apprezza molto in discesa a velocità sostenuta.

Il display e il software Polini sono di alto livello, lo schermo è sempre ben visibile ed è possibile navigare in un interfaccia intuitiva in grado di fornire numerosi dati sulla pedalata e di impostare le assistenze o personalizzarle con grande facilità.

Veniamo al sodo, ovvero alle montagne, alle salite, al terreno naturale su cui apprezzare un e-road: sinceramente il motore spinge bene; bisognerebbe essere sempre imparziali nei giudizi ma l’effetto “wow” una volta inserita la modalità 5 è automatico.

Per avere dei riferimenti precisi sono andato a pedalare nel triangolo lariano, luogo di molti dei miei allenamenti dove ho ben presente pendenze, tempi di percorrenza e soprattutto livello di fatica. Onestamente la facilità in salita è disarmante, il motore è sempre sui 26/27 km/h e in modalità 5 lo sforzo sui pedali è veramente minimo. Addirittura sulla salita di Sormano prima di alcuni tornanti dovevo accarezzare i freni.

Dettaglio del freno a disco presente sulla nuova bici elettrica da corsa Osme OS Road 2022

Molto interessante anche la batteria, non passa certo inosservata visivamente ma l’autonomia che fornisce è decisamente ampia: in modalità di massima assistenza ci si avvicina molto ai 90 km con due salite importanti come il Ghisallo e la colma di Sormano.

Tutto quello che sale prima o poi deve scendere e l’OS Road si comporta bene anche in questa situazione: scendendo dal Ghisallo ho passato di slancio gli 80 km/h e i dischi da 160 mm offrono una frenata stabile che consente di staccare profondi. Le geometrie consentono una buona guidabilità ma non si deve avere un approccio aggressivo a curve e cambi di direzione. Tuttavia impostando bene le traiettorie si riescono ad avere fluidità e sicurezza.

La vera rivelazione è stata la pedalata con mio papà, assolutamente fuori allenamento e con nessun esperienza sulle salite. Abbiamo attaccato il Ghisallo da Bellagio, la salita è impegnativa e sicuramente non percorribile con una bici tradizionale da qualcuno che non abbia un buon allenamento alle spalle. Inoltre mio padre ha affrontato l’ascesa senza scarpe con le tacchette ma con dei tradizionali pedali flat, quindi potendo solamente spingere sul pedale.

Sergio Viganò durante il test della nuova ebike da corsa OSME OS Road 2022

Ha percorso tutta la salita in modalità 3 senza nessuna fatica mentre nell’ultimo tratto ha inserito la modalità 5 partendo a fionda e lasciandomi al palo con il fiatone.

Anche durante la discesa si è trovato comodo e sicuro, aspetto importantissimo: una bici per divertire deve trasmettere sicurezza a chi la guida.

Nel complesso la Osme si è rivelata un ottima bici durante tutto il test: è un prodotto che apre a una nuova concezione, che vuole portare nel mondo del ciclismo su strada più persone di quante ce ne siano adesso. È una bici “democratica” che permette di unire anche persone con diversi gradi di allenamento: mai avrei pensato di potermi gustare il Ghisallo ad alti ritmi con mio padre, e invece mi ha pure staccato sul finale.

Sicuramente solo un’esperienza di questo tipo basterebbe a giustificare il potenziale che si cela dietro queste e-Road, inizialmente snobbate e oggi in forte ascesa.

Per ulteriori informazioni invitiamo i lettori del nostro magazine dedicato alla mobilità elettrica a consultare il sito ufficiale del brand di San Marino: www.osmegroup.com.

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