Al recente BikeUP abbiamo avuto l’onore e il piacere di intervistare Marcello Segato, CEO di Sunstar Italia, non solo per quanto riguarda la sua azienda ma anche in generale sul fenomeno ebike.

[ebike.bicilive.it]: Chi è e cosa fa Sunstar, visto che molti e-bikers magari usano suoi prodotti ma probabilmente non la conoscono nel dettaglio?
Sunstar è un Gruppo giapponese, una “mini-multinazionale” che ha avuto l’intuizione illuminata di aprirsi all’ebike nel 1999, partendo dalla componentistica meccanica per moto. In Europa ci fu solo un embrione di interesse, il mercato era immaturo: decise così di concentrarsi sul mercato giapponese fino al 2010, anno in cui ha iniziato l’espansione che ha portato all’introduzione dell’S03+, l’ultima modifica del motore giapponese, in Italia a fine 2011.

Marcello Segato nel corso di una presentazione a BikeUp

[ebike.bicilive.it]: Cos’è S03+ e come funziona, quali vantaggi ha?
Sunstar ha sposato la tecnologia dei movimenti centrali fin dall’inizio, con i 3 sensori di cadenza, coppia e velocità in maniera da permettere l’erogazione della potenza in funzione di quello che stai facendo. S03+ è nato per essere adattabile a un telaio standard, senza avere la necessità di costruire la bici intorno al motore: questa idea è il cuore della storia di Sunstar fino ad oggi. L’applicazione veloce consente infatti di rivolgersi anche ai micro-costruttori.

[ebike.bicilive.it]: …il retrofit?
Mercato interessante. Ci sono forze che lavorano a favore e forze contrarie, e più si evolve il mercato e più le seconde hanno il sopravvento sulle prime: con la disponibilità di una gamma ampia di e-bikes meno persone sentono il bisogno di trasformare in e-bike la propria bici, quindi il mercato tende ad asciugarsi.
Il problema di fondo è che se bisogna applicare un qualcosa che parla il linguaggio dei centesimi di millimetro (il motore e l’elettronica) a qualcosa che parla quasi in centimetri (la bici), nella teoria è tutto facile, nella realtà ci sono molti problemi. All’inizio sono tutti entusiasti, ma poi bisogna vedere come va a finire.
Credo fortemente nel retrofit per applicazioni speciali, come ad esempio le cargo bike, che non hanno convenienza economica di stravolgimento di progetto e che soprattutto necessitano di una logistica snella: un negoziante non può tenersi sia la cargo elettrificata che quella muscolare, attualmente.


[ebike.bicilive.it]: Come vede il futuro dell’ebike?
Mercato futuro è sempre in crescita anche perché come dimostrano le esperienze di Olanda e Germania più si diffonde la conoscenza della tecnologia, più si alza il prezzo medio del prodotto e si abbassa l’eta media del consumatore.
Il fatto, ancora percepito in Italia, che sia “un prodotto per vecchi” è una definizione che dalle alpi in su non l’ha più nessuno. O lo provi e lo capisci, o te lo posso raccontare mille volte ma non lo capirai mai.

[ebike.bicilive.it]: Quali sono le criticità in Italia per il mercato ebike?
Quello che è critico è la capacità del dealer di promuovere il prodotto: il rivenditore è mediamente più piccolo, con una preparazione più modesta ed è quindi più difficile vendere. Il venditore tradizionale di bici o moto non ha intenzione di guardare un po’ più in là.
Attualmente si svilupperà (ma già si sta sviluppando al nord) il mercato legato al tempo libero. Tempi molto più lunghi per il commuting, sia perché manca sensibilità sia per il problema furti.

[ebike.bicilive.it]: E riguardo l’approccio generale?
In Germania la bici cinese non la vuole più nessuno. La comprensione del prodotto è molto più difficile in Italia. Il dealer con il prodotto da 600 euro ha fatto il cliente insoddisfatto, non felice: al ciclista rimane in testa che la bici è una fregatura senza aver mai provato una pedalata assistita decente, facendo poi di tutta l’erba un fascio.

[ebike.bicilive.it]: Il pregiudizio sull’ebike quanto è ancora condizionante?
Se il pregiudizio fosse ancora così radicato sul mercato non esisterebbero aziende come HaiBike e simili. Semplicemente sei un trentenne fit che fa 1000mt di dislivello in 3h? Se vuoi con una ebike puoi ampliare l’ambito delle escursioni e portare quei 1000mt a 2500 in 3h! Chi l’ha provato non fa più commenti come “ma è da vecchi”.
Si vedranno sempre più giovani con mtb assistite e sempre più gente cambierà idea.

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