Francia: test definitivo per Alter Bike, la bicicletta all’idrogeno Elvezio Sciallis 12 Giugno 2015 Bike News Viviamo in tempi in cui bastano ormai pochi anni per passare da fantascientifici sogni di laboratorio alle ultime prove su strada prima di cominciare la vendita di modelli futuristici, e proprio questo è accaduto alla bicicletta a idrogeno prodotta da Cycleurope con la collaborazione di Pragma Industries e Ventec. Solo due anni fa, come scriveva il nostro Alessandro Tedesco, questa bici era un prototipo sul quale si riponevano grandi speranze, e ora la sella di questa particolare due ruote verrà inforcata da alcuni fortunati impiegati del servizio postale francese, La Poste, per una prova su strada ancora più seria e impegnativa del solito, visto che ogni giorno le celle a idrogeno dovranno fornire parecchia energia per recapitare la posta lungo chilometri e chilometri di strade francesi. Si tratta di quel momento magico nel quale tutti i dati raccolti in laboratorio vengono sottoposti alla prova del nove per capire se la bici potrà essere commercializzata in pochi anni, seguiranno quindi le consuete fasi di esordio sul mercato a prezzi relativamente alti destinati ad abbassarsi poi velocemente, una volta che la bicicletta all’idrogeno diventerà una realtà diffusa e comune. Abbiamo già visto, in modo magari più ridotto ma analogo, accadere la stessa cosa con l’e-Bike: esordio con prezzi alti e molti dubbi e quindi una accettazione e impiego sempre maggiore, un interesse crescente fino al momento che stiamo vivendo ora, con eventi dedicati al nuovo mezzo e una diffusione che cresce di anno in anno. Il prototipo, denominato Alter Bike, è il primo modello di bicicletta a impiegare celle a idrogeno con stoccaggio del carburante in contenitori riciclabili, il tutto unito a una struttura ibrida che distribuisce e bilancia la richiesta energetica fra la batteria al litio e le celle a combustibile idrogeno e l’ipotesi più realistica di esordio sul mercato, che avverrà con il brand Gitane, è per il 2016. Proprio come accaduto per le biciclette elettriche, il mondo della pedalata assistita a idrogeno è ora in gran fermento e attivo su vari fronti, dalla bici Hi-Cycle messa a punto presso la New South Wales University fino, guardando in casa nostra, al modello realizzato dall’Università degli studi di Napoli: in varie parti del mondo la ricerca è molto attiva e si ha la sensazione di essere ormai vicini al momento dell’ampia diffusione. Cycleurope è ottimista, con buone previsioni di diffusione e vendita, in particolare pensando a quanto sta accadendo alle e-Bike che nel 2011 rappresentavano circa il 10% del loro venduto e ora sono già salite al 30%: economiche e prive di impatto ambientale, le biciclette all’idrogeno sono il futuro che sta per smettere di bussare alla porta ed è deciso a entrare nelle nostre vite.