Specialized presenta la nuova mtb elettrica: Turbo Levo Fsr 6Fattie Alessandro Tedesco 7 Luglio 2015 Anteprime Presentata a Leogang la Specialized Turbo Levo Fsr 6Fattie, una mtb elettrica che sposta in avanti l’asticella dello sviluppo nel mondo delle bici elettriche Adesso la guerra nel mercato delle bici elettriche diventa davvero seria se scende in campo l’America con il suo colosso! Specialized ha aspettato a lungo per presentarsi sul mercato con una mtb elettrica che, sulla carta, sembra non avere rivali. Ed è anche significativo il fatto che il livello della battaglia si alzi proprio nel mondo delle mountain bike a pedalata assistita. Noi di Ebike.BiciLive.it crediamo proprio che la tecnologia delle bici elettriche applicata alle mtb darà un vantaggio determinante a chi saprà meglio sfruttarla. Questo mercato ha un elevato tasso di ricerca e sviluppo e se pensiamo al valore aggiunto dal sistema elettrico, la mtb elettrica diventa il banco di prova, o meglio, il campo di battaglia. Specialized con questa Turbo Levo Fsr 6Fattie da 130 mm di escursione sembra proprio avere trovato la strada che, probabilmente, le farà acquisire un momentaneo predominio nel mercato, o almeno diventare il punto di riferimento per tutte le aziende produttrici di bici elettriche. Asse USA-Europa per la realizzazione di questa mtb elettrica: il motore è stato sviluppato a Berlino da Brose e il software nella sede Svizzera dell’azienda di Morgan Hill col contributo di un team di sviluppatori provenienti da Cupertino. Come è fatta la mtb elettrica Specialized Turbo Levo Fsr 6Fattie Specialized aveva già in catalogo una bici elettrica, la Turbo, una specie di ibrido tra mtb e trekking con motore al mozzo posteriore. Una dichiarazione di intenti, quella dell’azienda americana: una sorta di prototipo che avrebbe portato alla realizzazione di questa Levo. In sostanza la Levo è un adattamento della nuova Stumpjumper 6Fattie con ruote da 27,5” e gomme da 3”, quello che attualmente viene riconosciuto come lo standard 27,5+. Ciò che è evidente è il fatto che Specialized non ha voluto scendere troppo a compromessi con il sistema elettrico. Anzi, ha preteso, nel suo progetto di mtb elettrica, che motore, batteria e accessori di controllo fossero secondari, senza interferire con l’estetica di una normale mountain bike. La Levo Fsr è una 6Fattie Plus: più grossa della sorella non motorizzata, si capisce che è diversa ma non lo ostenta. Tutto è integrato nel telaio in maniera sobria e pulita, dalla batteria al motore, e nessun comando esterno sul manubrio lascia intendere la presenza di un sistema elettrico. La batteria e il motore sono un tutt’uno con la bici e il design generale risulta estremamente piacevole. Siamo sicuri che lo sviluppo della Stumpjumper 6Fattie sia stato fatto in parallelo a questa Levo e particolarmente indirizzato a ospitare il sistema elettrico. Così dichiara la casa di Morgan Hill: “Ogni Turbo Levo è una reale bicicletta trail che fonde la pedalata assistita che già è presente sulle Turbo, con l’indiscusso DNA offroad che solo chi ha provato un prodotto Specialized conosce. L’attenzione dei progettisti si è concentrata su tre parole chiave: guidabilità, integrazione e autonomia”. Guidabilità La stabile geometria 6Fattie Trail è accoppiata a una batteria sottile e a un motore potente. Integrazione Il motore e la batteria sono perfettamente integrati con il telaio, sono potenti, silenziosi e di lunga durata. Autonomia La Mission Control App permette di controllare in modo tecnologico e preciso la potenza erogata e il consumo della batteria Insomma, la Levo è una normale mountain bike, cosa che non si può dire di tutte le altre mtb elettriche. Il motore Come anticipato, il motore è stato sviluppato in Europa e precisamente a Berlino dall’azienda Brose. L’azienda tedesca è un’industria nel settore della componentistica da auto e realizza motori per il servocontrollo che vanno da una potenza di 80 W fino a 1000 W. L’esperienza di Brose nel mondo della bici elettrica è stato legato al marchio Rotwild. La partnership con Specialized è stata costituita sulle basi di una collaborazione molto stretta in cui l’azienda tedesca si è impegnata a sviluppare il motore esclusivamente e in gran segreto per Specialized, secondo le sue esigenze, e l’azienda americana ha assicurato lo sviluppo del software. In quest’accordo sembra che Specy si sia tenuta comunque l’esclusiva di uno step avanti del software, concedendo a Brose la versione meno aggiornata. Ma entriamo nel particolare… La potenza è la classica di 250W con 90 Nm di coppia motrice, il che la dice lunga sulle possibilità di spinta; se lo paragoniamo al nuovo Bosch Performance CX che ne esprime 75 Nm o al Yamaha con 70 e picchi di 80 Nm. Il motore La sede è realizzata in lega leggera, collocata nella scatola del movimento centrale. Il posizionamento in maniera obliqua e le dimensioni del motore Brose hanno permesso di mantenere un carro posteriore piuttosto normale con 495 mm di lunghezza, senza sacrificare le misure della bici che sono rimaste piuttosto compatte. Il risultato difatti è che il movimento centrale ha un’altezza da terra di 34,2 cm, pertanto un valore simile a tutte le mtb da trail come la Levo. Il peso del motore, dichiarato, è di 3400 gr. Il Sensore di Velocità è integrato nel telaio, non più esposto come in quasi tutte le bici elettriche, ma per sicurezza montato sotto al supporto del freno posteriore. La batteria Per la batteria è stato scelto un prodotto di un colosso del settore che produce componenti anche per la telefonia e computer, come Apple. Ovviamente aderisce allo standard Ip67 ed è quindi impermeabile. Le info fornite da Specialized dicono che la batteria da 504/460 Wh si ricarica completamente in 3,5 ore, i cicli di carica sono stimati in circa 700, che corrisponde a una vita media di 5 anni o se vogliamo, in media, a 700 x 70 km, cioè 49.000 kilometri. Il connettore per la ricarica si trova nella parte inferiore della batteria in posizione abbastanza protetta e dotato anche di una chiusura che lo salva acqua e polvere. Per la ricarica non è necessario rimuoverla dalla bici ma lo si può fare on board (come Bosch e tanti altri, del resto). La sua rimozione è molto semplice, basta svitare un perno passante posto in testa della batteria e si sfila facilmente. È stata inserita sul tubo obliquo, nella parte sottostante più esposta agli impatti, ma il materiale con cui è stata realizzata, assicura la casa madre, è altamente resistente agli urti. In ogni caso, la batteria non ha una funzione strutturale. La sua posizione sotto il tubo obliquo permette di montare il classico portaborraccia nella posizione standard. Tra le tante novità introdotte da questa bici elettrica, quella che noi di Bicilive giudichiamo la maggiore e più innovativa, è l’assenza di un display dedicato. Proprio per una maggiore integrazione e per non essere invasivo, il sistema di assistenza e le info di bordo vengono relegate a un semplicissimo minidisplay con tre pulsanti e 10 Led posto sul fianco della batteria che hanno il compito di fornire al biker le indicazioni sul suo stato e sulla tipologia di assistenza fornita. I pulsanti permettono l’accensione e lo spegnimento del sistema elettrico e la selezione di una delle tre modalità di assistenza: Turbo (la più potente), Trail ed Eco (ovviamente la più Eco-nomica). La modalità di default all’accensione è quella Turbo, in corrispondenza di cui si accendono per un istante tutti e 10 i led. Con la selezione, della modalità Trail, se ne accendono 7 e con la Eco solo 3 Led. I pulsanti sono stati collocati e fatti in modo da essere facilmente accessibili anche in guida e con i guanti indossati. Il software Chi vuole può usare la Turbo Levo FSR nuda e cruda come Specy l’ha creata, oppure con un dispositivo LEV come il Garmin Edge e altri più recenti, ci si può connettere attraverso il protocollo Ant+, ottenendo sul display i dati tecnici. Così si interagisce con il motore e la batteria, per variare, dati come la modalità di assistenza e visualizzare la potenza istantanea erogata dal motore, la percentuale di energia della batteria rimanente, la potenza impressa sui pedali, la cadenza e altre utili informazioni. L’App Mission Control All’innovazione hardware, la mancanza di un display, segue a ruota l’innovazione software. In questo Specy si è impegnata tanto seguendo le indicazioni di chi la mtb elettrica la usa intensamente e seriamente: ci è capitato di parlare con i responsabili Bosch e abbiamo proprio suggerito quello che Specialized, col suo team di Cupertino, sarebbe andata a realizzare da lì a poco. Quello che è sempre mancato nei software di controllo delle bici elettriche è stato la parte di informazione riguardante il consumo potenziale della batteria e la possibilità di gestirlo decidendo la quantità di riserva da tenere e il controllo diretto dei dati riguardanti la percorribilità residua determinata da velocità, assistenza ed altre condizioni. L’App Mission Control, completamente gratuita per iOs e Android, si connette tramite bluetooth e permette il controllo completo di questo tipo di informazioni. Si può per esempio inserire il tempo residuo e quanta energia rimanente si vuole, e l’app determinerà l’energia della batteria utilizzabile senza la preoccupazione di trovarsi negli ultimi chilometri di una lunga escursione senza carica e quindi senza assistenza del motore. È poi possibile configurare la curva di risposta del motore, calibrare le tre modalità di assistenza del motore e l’uso della batteria in base al percorso e al dislivello da percorrere, impostare una percentuale precisa di carica residua, verificare la condizione delle batterie. Altre caratteristica della app è anche l’interazione con Strava e introdurrà una nuova categoria chiamata Ebike. In verità qualcosa di simile Bosch con il suo Nyon l’ha fatta, ma non con la gestione dei dati batteria, anche se le possibilità del Nyon saranno tutte da scoprire. La geometria da vera trail mtb Come già anticipato, la geometria da pura mtb trail che riprende la Stumpjumper è uno dei punti di forza della Levo Fsr con l’angolo di sterzo di 67°, il movimento centrale alto 34,2 cm, il carro da 45,9 cm, interasse di 118,1 cm per la taglia M e un angolo piantone di 74,2° per la taglia M, siamo nello standard mtb trail. Il leveraggio sfrutta la stessa soluzione utilizzata nella Stumpjumper. Tale geometria si converte in pratica in una maneggevolezza tipica di una mtb normale e non da bici elettrica.. Certamente siamo sempre con pesi intorno ai 20 kg, dovuti all’appesantimento del motore e batteria e annessi, ma siamo davvero un passo avanti sulla guidabilità, proprio come Specy dichiara. La componentistica La Turbo Levo Fsr Expert è dotata di un gruppo Sram X01 con pedivella Praxis custom con un profilo quasi rettilineo per via di una scatola movimento centrale più larga dello standard, trasmissione a catena e corona da 32 denti dotata anche di un guida catena custom, freni Sram Guide Rs con dischi 200-180 mm, forcella Rock Shox Pike Rc 140 con battuta da 110 compatibile Boost 148, reggisella Command Post Ircc – in dotazione a tutta la gamma Turbo Levo – , cerchi Roval Traverse da 38 mm di larghezza e gomme Specialized 6Fattie Purgatory Control da 3,0” davanti e Specialized 6Fattier Ground Control da 3,0” dietro. Assistenza L’assistenza alle Turbo Levo sarà assicurata dagli stessi rivenditori Specialized che hanno seguito un corso specifico SBCU di Specialized. I modelli Turbo Levo La Turbo Levo sarà disponibile nel 2016 in tre montaggi: S-Works, Expert e Comp. Per la versione S-Works si parla di un peso minore di 20 Kg. Inoltre saranno disponibili anche le versioni Front ispirate ai nuovi modelli Fuse e Ruze. Versioni Levo anche Donna e 29” in arrivo nel corso del 2016 Prezzi S-Works: EUR 8.999 Expert EUR 6.499 Comp: EUR 4.999 Conclusioni Un passo avanti nel mondo delle bici elettriche, un salto in quello delle mountain bike elettriche. La scelta di fare piazza pulita di accessori come il display ci è parsa azzeccatissima e rende più mountain bike la bici elettrica, depurandola da orpelli non proprio adatti all’uso fuoristradistico. Il fatto poi di rendere la batteria solidale con il telaio e anche il motore inglobato nel movimento centrale consentono alla bici di ottenere una rigidità e una uniformità che facilita la guida anche in condizioni estreme, come ad esempio i trail più dissestati anche in discesa. In sostanza, guidarla sarà puro divertimento e crediamo che Specialized abbia innalzato, oltre che il tasso di tecnologia, anche la soglia del divertimento. Specifiche tecniche 67-degree head angle 342-mm bottom bracket height 459-mm chainstay length Three-inch 6Fattie tire system with 38-mm internal width Roval rims Rider Experience Tune (“RX-Trail”) shock: unique compression tune mated to an unusually light rebound tune and a specific air spring volume ROVAL 38mm internal width rims Command Post IRcc 1×11 drivetrain SRAM Guide four-piston brakes M5 alloy frame with mountain-specific battery mount Trail tuned 250W motor Compact and lightweight @ 3,400g Quiet and fast engagement with focus on smooth disengagement 530W / 90Nm max power output Integrated Li-Ion battery: 504 / 460 wh (S-Works, Exp/Comp) Easy to remove, rattle-free design IP 67 rating against dirt and water contamination Chargeable in 3.5 hours, both on or off the frame ANT+ and Bluetooth capability Rock guard 10 LEDs show battery life in real time (1 = 10%) Three modes: Turbo, Trail, and Eco Communicates with ANT+ to display speed, cadence, rider power, and more LEV devices, like Garmin Edge Touring, display and allow for control “FAKE” Channel for communication Mission Control App for controlling the Levo: Adjustable tuning of motor characteristics Smart Control algorithm allows you to set yourdesired ride time, distance, or location which will then adjust yourLevo’s motor & battery output accordingly Diagnostics system Strava integration & Full Pro navigation Ride history For iOS & Andriod devices