Avete fatto mai mente locale che i nostri ragazzini sono vittime della nostra stessa incosciente incapacità di lasciare la macchina 100 metri più in là della scuola? Ieri, “lo svizzero”, il mio amico da 198 cm di origine svizzera, mi ha chiesto: “Alessà, esiste una bici elettrica per due?

Cioè, mi ha spiegato, che vorrebbe portare a scuola suo figlio in bici e visto che il nostro territorio è collinare, una ebike a due posti sarebbe l’ideale.

Naturalmente gli ho subito risposto di sì e inviato il link di un paio di aziende che realizzano tandem a pedalata assistita!

Una foto di una bici tandem elettrica della Pedego

Un tandem elettrico della Pedego.

Questo desiderio de “lo svizzero” mi ha fatto riflettere: troppo spesso passiamo sopra a cose che sembrano scontate, ma non lo sono. Troppo spesso non facciamo caso all’ordinario, a quei gesti, quelle azioni quotidiane che sembrano innocue, ma che sotto la superficie lavorano perfidamente ai fianchi delle nostre vite.

Bisogna essere coscienti delle proprio scelte e di quelle che ci vengono imposte con nostra ignoranza o passiva accettazione.

La foto di una bici Gepida Rodanus 1000 Tandem

Una bici elettrica per due persone: la Gepida Rodanus 1000 Tandem.

Posso rinunciare ad andare al mare perché pesantemente inquinato, se invece ci vado sono consapevole che ciò nuoce alla mia salute e posso incontrare nuotando anche qualche “stronzo”, può succedere. Ma più spesso succede per la strada…

Ma quando mando mio figlio a scuola, sono cosciente del fatto che quotidianamente all’entrata e uscita rischia un incidente e respira monossido di carbonio in quantità letali?

Una città vivibile, a misura d’uomo, non è solo quella che ha un mare pulito, non è solo quella che opera la raccolta differenziata, che non ha buche nelle strade, che non ha marciapiedi e aiuole divorate dall’incuria… ma anche quella i cui comportamenti dei cittadini divengono virtuosi a prescindere dalle imposizioni e regolamenti.

La foto di una bici elettrica tandem

Ho un figlio in età scolare costretto a condividere il suo spazio d’aria con un’orda malefica di auto che gli impongono di respirare l’aria contaminata dalle auto guidate dagli stessi genitori che in totale incoscienza si ammassano all’uscita della scuola, pronti ad accoglierli nell’antro di scatolette di latta!

Ci avete mai riflettuto? Avete fatto mai mente locale che quei ragazzini sono vittime della nostra stessa incosciente incapacità di lasciare la macchina 100 metri più in là della scuola? O magari lasciarla a casa? Sapete quali rischi corre vostro figlio, nipote, fratello, cugino?

Mettetevi a “osservare” un po’ all’uscita della scuola, in che condizioni i ragazzini mettono piede fuori dal portone e pensate, al di là dell’ordinario.

Bene, anzi, malissimo! Mettete tutto questo insieme agli incidenti per alta velocità urbana, il consumo di carburante, il traffico, il caos, il rumore… e poi ditemi perché dobbiamo essere “obbligati” ad assumere comportamenti così ordinari.

Signori, l’auto, il traffico, uccidono. E l’automobile, la guidiamo noi, vogliamo prendere un po’ esempio da “lo svizzero”?

Due ragazzine in sella a una bici a pedalata assistita

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A proposito dell'autore

Da sempre un grande appassionato di natura e bici e accanito difensore dell’ambiente. Lavora come organizzatore di bike tour con il suo Coast2Coast in tutta l'area del Mediterraneo, inoltre da anni collabora come freelance per alcune delle più importanti riviste di mountain bike italiane.