Oggi vi parliamo di una realtà imprenditoriale nostrana che si inserisce nel variegato settore dell’elettrico, sfornando delle biciclette a pedalata assistita che non passano inosservate.

Il marchio che vi stiamo presentando va contestualizzato in un panorama contraddistinto da un crescente interesse per la mobilità sostenibile. I brand e i competitor sono davvero tanti, abbondano i modelli di ebike e la standardizzazione dei componenti: quindi, davanti a tanta scelta come e cosa bisogna fare per distinguersi e valorizzare i prodotti?

Il proprietario della ditta Agnelli Milano Bici sembra avere una risposta e fiero della sua scelta punta tutto sulla creazione di e-bike artigianali interamente fatte a mano.

Sfogliando virtualmente il suo catalogo non troviamo un solo doppione e possiamo ammirare delle creazioni sofisticate e dal sapore rétro. Le bici elettriche dell’officina Agnelli vengono prodotte in maniera artigianale utilizzando solo materiali di prima qualità e parti vintage recuperate dall’antiquariato: come risultato si ottengono dei veri e propri pezzi unici.

Uno scatto dell'officina di Agnelli Milano bici

Il signor Agnelli dichiara di voler fondere il passato con il futuro aggiungendo un tocco in più di comfort e stile, prendendo ispirazione per il suo design dai motocicli e dalle autovetture del ventesimo secolo. Vediamo quindi un ampio utilizzo di telai sinuosi che richiamano le sembianze di una moto, con tanto di serbatoi che danno ora spazio alle componenti elettriche anziché al carburante fossile.

Di moderno troviamo la motorizzazione Bafang che viene accompagnata da una batteria al Litio Panasonic che sarà capace di offrire un’autonomia che può arrivare fino a 70 km con una sola carica. Per guarnire queste creazioni vengono poi usati componenti pregiati come ad esempio le selle e manopole in pelle Brooks.

Vista l’artigianalità e particolarità delle creazioni, i prezzi di listino sono piuttosto esclusivi: si parte da circa 7.500 euro per poi salire anche oltre i 9.500 euro a seconda della richiesta. I prezzi indicati sono IVA inclusa, ma vi ricordiamo di consultare il produttore per avere informazioni più dettagliate per ogni prodotto.

Una delle creazioni di Agnelli Milano Bici

Bici elettriche artigianali moderne o rétro?

Il marchio Agnelli Milano Bici nasce nel 2015 ad Abbiategrasso nella periferia milanese per affiancare una realtà già avviata di un punto vendita che offriva ebike. Il creatore Luca Agnelli è nato nel 1967 e ha presto iniziato il suo percorso formativo da ragazzo, impiegato come garzone di una bottega del restauro, da cui ha carpito l’arte e le prime competenze che ha maturato nel resto della carriera mettendosi in proprio nel 1989.

A seguire ha portato avanti l’attività di restauro accompagnandola con la produzione di ferramenta anticata e impiegando la tecnica di stampo a cera persa per replicare con fedeltà gli oggetti del passato. Tutte queste competenze sono poi state messe a frutto per creare la realtà odierna che prevede la creazione di bici elettriche moderne ma dal sapore decisamente rétro.

Secondo Agnelli ogni progetto rappresenta una nuova sfida, perché non avendo linee guida standard bisogna sempre trovare la giusta ispirazione, accompagnarla con la manualità e con una selezione di parti adatte per lo scopo.

Un telaio da ristrutturare nell'officina di Agnelli Milano bici

Per la composizione di questi modelli vengono recuperati anche dei componenti di vecchie motociclette prodotte tra gli anni 40 e 60 come ad esempio Il Guzzino, l’Aquilotto, il Fantic e tanti altri modelli. Il serbatoio da moto andrà poi a contenere la batteria che alimenta questa bici elettrica a pedalata assistita. Se poi volete condividere la vostra ebike, potete pensare alla versione dotata di Sidecar per il passeggero.

Vedi ad esempio la creazione N.031020206010: infatti ogni pezzo realizzato viene contraddistinto da un numero di serie univoco che può servire al potenziale cliente per fornire una linea guida da cui partire per un nuovo progetto personalizzato.

Oppure ancora vengono impiegate parti vere e proprie di autovetture d’epoca come per il progetto “Topolino A” che ha consentito di realizzare una bici risciò capace di trasportare più persone…

La creazione "Topolino A" di Agnelli Milano bici

La creazione “Topolino A” di Agnelli Milano bici.

Agnelli Milano Bici: materiali di prima qualità

Il produttore dichiara che per la costruzione e le saldature vengono usati solo metalli di alta qualità e componenti originali nel caso delle parti vintage, oppure ancora accessori moderni prestigiosi.

Per quanto riguarda i telai talvolta vengono “riciclati” alcuni modelli di bicicletta che vanno degli anni 70 agli anni 90. Lo chassis viene smontato, ispezionato, sverniciato, modificato e preparato per la nuova lavorazione. In questo modo si dona una seconda vita a dei mezzi obsoleti che non avrebbero altra destinazione se non la discarica. L’arte del riciclo viene messa in pratica applicando una nuova livrea e verniciatura custom.

Naturalmente per ogni creazione e componente viene indicato “il modello donatore” da cui sono stati prelevati i pezzi.

Alcune creazioni sembrano riportare in vita i primi modelli di moto da competizione con eleganza e sportività. A giudicare dai risultati finali siamo sicuri che la qualità sia davvero alta e che il potenziale acquirente sarà davvero fiero e geloso del suo pezzo unico.

Una delle ebike create dall'officina di Agnelli Milano bici

La scheda tecnica e i componenti

Come nostra abitudine andiamo a presentarvi un riepilogo generale della scheda tecnica di questi modelli, ricordando che ovviamente ogni prodotto adotta dei componenti diversi. Prendiamo quindi come riferimento il modello: 040920185025.

La forcella è una Springer originale del 1950, il telaio in Acciaio degli anni 80 edizione Fausto Coppi mentre il serbatoio viene da un Fantic Caballero degli anni 1960. In questo caso possiamo vedere il mezzo anche durante la fase di lavorazione.

Uno dei telai restaurati dall'officina Agnelli Milano bici

Il comparto elettrico prevede un motore Bafang integrato nel mozzo posteriore, si tratta di un brushless con potenza nominale di 250 W. L’assistenza viene erogata fino al raggiungimento dei 25 km/h così da assolvere alla normativa rendendola perfettamente legale per circolare su strada. Le funzioni vengono controllate tramite un display LCD compatto con tasti fisici per selezionare le diverse modalità di assistenza.

La batteria è da 36 Volt e impiega celle di qualità Panasonic per garantire affidabilità e durata nel tempo.

Il cambio è da 6 velocità e viene abbinato con dei freni a tamburo anteriore e disco posteriore.

Una ebike restaurata dall'officina Agnelli Milano bici

La ebike dopo la restaurazione di Agnelli Milano bici.

Le manopole sono di Brooks mentre la sella in acciaio è rivestita in pelle. Troviamo poi gli immancabili fanali LED e il pratico cavalletto.

Nell’ultima foto potete ammirare la notevole trasformazione dopo la fase creativa di costruzione.

Per conoscere nel dettaglio il resto della componentistica o per visualizzare gli altri modelli unici, potete recarvi presso lo showroom di Milano o visitare il sito web ufficiale di Agnelli Milano Bici.

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A proposito dell'autore

La bicicletta come stile di vita, spostamenti urbani, svago e lavoro. Guida cicloturistica per professione, maestro istruttore di MTB della F.C.I. Tempo libero in sella alla mountain bike, alla scoperta di nuovi trail. Condivide la sua passione attraverso i social, scattando foto e registrando video. Divulga le sue esperienze creando tutorial e video lezioni, sotto il nome di Sardabike.