Ruote da 20″, forma stranissima. La metti dentro il borsone in dotazione, arrivi in treno in città e giri libero per le strade assistito nella pedalata dal motore elettrico. È questa la filosofia delle ebike foldable!

La e-Ischia è la prima di queste particolari e funzionali bici pieghevoli che abbiamo testato. L’abbiamo utilizzata per sei mesi, dall’agosto 2014 fino qualche giorno fa, un test davvero approfondito. Il nostro modello era addirittura un prototipo: in questi mesi l’azienda siciliana Lombardo Bici ha sistemato qualche “bug” che noi abbiamo rilevato e segnalato.

La eIschia fa parte della “emobility line” del catalogo Lombardo: sono ebike adatte all’uso quotidiano, dotate di un rapporto qualità-prezzo estremamente conveniente e quindi accessibili da un’ampia platea di potenziali utilizzatori.

La bici elettrica e-Ischia infilata nel bagagliaio di una macchina Yaris

Come è fatta la bici elettrica eIschia Lombardo

Piccola, compatta con un tubo sella e canotto manubrio che la fanno sembrare una cicogna con minuscole ruote da 20 pollici! Il sistema impiegato su tutta la emobility line deriva da una collaborazione tra il costruttore siciliano e un’azienda tedesca, fa uso di un motore brushless sul mozzo anteriore da 250 W e una batteria da 350 W, il tutto coperto da garanzia per tre anni.

La eIschia 20 è realizzata tutta in alluminio, compreso il manubrio, è accessoriata con cambio Shimano Tourney TX35 a 6 velocità con comandi rotanti, pignoni 14/28 e ruota libera, freni V-brake. I copertoni sono degli Schwalbe con fianchi riflettenti, le luci a led sono alimentate da una dinamo.

Il display controller del sistema elettrico è accessibile facilmente sul lato sinistro del manubrio. Con questo si comandano le modalità di assistenza – low, mid e high, e un pulsante che avvia il motore fino a 6 kmh. Il tasto di accensione e spegnimento è posto sulla batteria dove si visualizza anche l’indicatore della carica.

La batteria è collocata sul posteriore, al di sotto di un robusto rack portapacchi. La sella, infine, è una comodissima Royal gel.

La prova su strada della e-Ischia Lombardo

In sei mesi ho avuto la possibilità di provare questa bicicletta elettrica in lungo e largo. E non l’ho testata solo io: oltre a mio figlio, l’ha provata anche un ottantenne!

Ma andiamo con ordine: intanto mio figlio, 14enne, l’ha trovata una bici da puro divertimento. Ha girato nel paesino di mare dove noi abitiamo e anche il tratto da scuola a casa: 10 km in prevalente discesa. Il mio adolescente erede ha solo evidenziato dei problemi di stabilità nelle discese a causa delle ruote piccole e un’impostazione di guida, per il canotto manubrio altissimo, non proprio da gravity. Per il resto, promossa a pieni voti.

L’arzillo “zio” ottantenne, in Sicilia per la vacanza natalizia, si è invece permesso di fare in bici quello che non faceva più da qualche decennio: una lunga salita di un paio di chilometri che dal mare porta alla sua villa di campagna.
È rimasto entusiasta e al ritorno nella sua Germania si è affrettato a comprare un’ebike: la possibilità di tornare sui pedali è stata per lui una grande conquista!

Ripiegare la bici a pedalata assistita e-Ischia

Veniamo al mio test della bici elettrica e-Ischia

Ho provato la eIschia come di consueto sia in percorsi extraurbani che urbani. Il tratto extraurbano è il solito che porta dal lido di Agrigento alla città: sono 8 chilometri circa, di cui 6 in salita e un paio molto ripidi. Pedalando in tutta tranquillità e gestendo l’assistenza da Low ad High, in circa 18 minuti ho raggiunto comodamente la meta.

Il motore non soffre minimamente la pendenza e “tira” con adeguata potenza (18 Newton Meter) senza perdere la fluidità. Nel tratto urbano, in pianura, la bici risulta facile da guidare e non soffre le ruote piccole e la geometria “risicata”. Schizzare nel traffico tra le macchine in fila con una bicicletta così piccola è un piacere che non ha prezzo!

Tra le strette e ripide vie del centro storico ho dovuto usare la modalità di assistenza Med e High, o comunque “pestare” sui pedali: sale bene, non speditamente, e il motore assiste anche se il consumo della batteria è decisamente alto a questi regimi.

Il comfort sul ciottolato delle vie antiche della città di Agrigento non è proprio il massimo: le ruote da 1,75” (1,50” effettivi di impronta), la scolpitura stradale e la forcella rigida non aiutano a smorzare le asperità del fondo stradale.

La luce a led del faretto anteriore è sufficiente nei tratti urbani ma non in quelli extraurbani. In prova ho avuto problemi con il Brake Cut Off, il sistema che in frenata blocca l’assistenza, ma mi hanno assicurato in azienda che è stata sostituita la centralina e risolto ogni problema. Con questa sostituzione è stata risolta pure l’accelerazione brusca all’avvio del motore e ora “l’attacco”, mi dicono, risulta molto più fluido.

Risolto questo problema non resta a Lombardo che cambiare il display con uno più leggibile: col sole non si riescono a vedere le indicazioni di marcia.

Da sostituire anche la sella: lo snodo mi ha dato qualche grattacapo, mi è toccato stringerlo al tubo sella con forza eccessiva per evitare il fastidioso “impennarsi” in marcia. Se non è un difetto esclusivamente del mio prototipo, il costruttore siciliano deve provvedere.

La carica completa della batteria si raggiunge in poco più di 4 ore e l’autonomia con la batteria da 350 Watt circa è più che sufficiente per un uso prevalentemente urban: in un giorno di circolazione in assistita tra salite ripide e pianura ho consumato circa tre quarti di batteria, con un residuo di almeno altri 10, 15 chilometri. In un contesto di sola pianura e con assistenza low si possono fare tranquillamente anche 60 chilometri. La batteria non è asportabile, quindi la carica deve avvenire on board.

La bici e-Ischia è molto facile da piegare, e in un minuto la si può riporre comodamente nel bagagliaio – nella Lancia Musa di mia moglie ci stava perfettamente – o nei sedili posteriori della macchina dentro la pratica – ma poco resistente – borsa in dotazione.

eIschia: conclusioni

Economica ebike da città all’insegna della praticità. Ha tutto ciò che si può desiderare da una ebike da città: pieghevole, facile da trasportare – piegata sta dovunque, anche sotto la scrivania dell’ufficio – e con un motore al mozzo anteriore che funziona veramente bene. Mi è capitato di farmi dare uno strappo da mia moglie in città e facilmente l’ho caricata e scaricata dal bagagliaio. Nella mia Yaris Verso – quella a furgoncino – entrava alla grande.

In poche parole, è proprio la panacea per chi non vuole essere schiavo del traffico ma ha comunque necessità di raggiungere la città in macchina o coi mezzi pubblici e poi girare in tutta libertà.

I difetti li ha, alcuni veniali, altri un po’ meno: il display e la borsa in dotazione sono da rivedere. Punti a favore, l’assistenza Lombardo, di cui ho avuto esperienza: ottima.

Per il prezzo a cui questa ebike viene venduta ci si può accontentare. Farsi dare un passaggio in macchina dall’amico e poi girare in tutta libertà in bici per la città non ha prezzo.

La chicca

Ottime performance del motore e batteria

La pecca

Il display, poco leggibile

Il test della e-Ischia, la bici elettrica pieghevole Lombardo
Estetica / Finitura7
Comfort7
Performance8.5
Features6.5
Qualità / Prezzo7.5
Maneggevolezza7
prezzo
  • 1.229 €
7.3Il nostro voto

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A proposito dell'autore

Da sempre un grande appassionato di natura e bici e accanito difensore dell’ambiente. Lavora come organizzatore di bike tour con il suo Coast2Coast in tutta l'area del Mediterraneo, inoltre da anni collabora come freelance per alcune delle più importanti riviste di mountain bike italiane.