La Wilier Triestina Cento1 Hybrid non è solo una bici da corsa elettrica, è una ebike intelligente capace di intervenire a supportare la pedalata quando il rider ne ha bisogno, e vedremo come.

La storica casa di Rossano Veneto (VI) l’ha ideata con un obiettivo preciso: dare la gioia della bicicletta da corsa di alta gamma a più persone possibili. Così è nata la Cento1 Hybrid, una ebike che ha in sé tutte le qualità distintive delle bici Wilier: è performante, competitiva e soprattutto leggera.

Monta, infatti, il sistema di servo assistenza più leggero e discreto presente sul mercato, l’Ebikemotion. Il motore, la batteria e i comandi da soli messi sulla bilancia segnano 3,7 chilogrammi e la bici completa pesa solo 11,9 chilogrammi, un record per la categoria e-road.

La e-bike da corsa Wilier Cento1 hybrid

Il motore è interamente contenuto nel mozzo posteriore e quasi non si vede perché è coperto dal pacco pignoni. L’energia è data da una batteria integrata nel telaio, praticamente invisibile, e il sistema si attiva da un pulsante posto sul tubo orizzontale.

La cura del design è tale che a prima vista non ci si accorge che si tratti di una bici a pedalata assistita, tanto la linea è snella e pulita.

Il mozzo della Wilier Cento1 hybrid contenente il motore Ebikemotion

Nel mozzo posteriore è contenuto il motore Ebikemotion, solo il cavo tradisce la sua presenza.

Il telaio è in monoscocca di carbonio e le geometrie derivano dalla Wilier 110 NDR. Si tratta di geometrie da endurance per offrire al rider il massimo del comfort anche su lunghe percorrenze.

La bici è meno caricata in avanti, consente una posizione più arretrata e rilassata pur mantenendo reattività e competitività.

Il pacco pignoni nasconde il motore della e-bike Wilier Cento1 hybrid

Il motore della Wilier Triestina Cento 1 Hybrid è nascosto dal pacco pignoni.

Ricordiamo che le linee della 110 NDR nascono per affrontare la Parigi Roubaix, Strade Bianche e le Classiche del Nor: la Cento1 Hybrid mantiene questo spirito competitivo. Infatti il carbonio di cui è fatta è il top di gamma, lo stesso usato per le Wilier da gara, così come l’allestimento che prevede freni a disco idraulici, cambio Shimano a 11 velocità e cerchi in alluminio ad alto profilo. Una vera e propria bdc racing-endurance.

lo schema delle geometrie della Wilier Cento1 hybrid

Le geometrie della Wilier Triestina Cento1 Hybrid.

Il sistema di assistenza può essere attivato in diversi modi. Si può semplicemente azionare il pulsante di attivazione retoilluminato posto sul tubo orizzontale e selezionare il livello di assistenza. Oppure si può utilizzare l’applicazione dedicata Ebikemotion scaricandola gratuitamente sul proprio smartphone.

In questo caso dal cellulare sarà possibile controllare alcune informazioni base come velocità, distanza, pendenza e carica della batteria, ma si potranno anche compiere delle funzioni più complesse come gestire la navigazione, programmare i giri e registrare e archiviare i percorsi.

È anche possibile programmare la velocità o la frequenza cardiaca in modo che durante l’uscita non vengano superati i limiti che ci siamo imposti.

E-bike Wilier Cento1 hybrid particolare del tubo orizzontale con bottone per accensione motore

Per esempio se associamo il sistema ad un sensore cardio e impostiamo come massima frequenza cardiaca 150 battiti al minuto, il motore si attiverà in automatico appena raggiunta quella soglia. È così possibile controllare il nostro sforzo in modo preciso.

Il peso ridotto della bici ne fa una vera e propria bici da corsa con una pedalata agile e scattante, anche a motore spento. Questo risultato fa della Wilier Cento1 Hybrid una bici adatta a tutti.

L’ex atleta che ha sempre pedalato ma non si sente più di fare le grandi salite contando solo sulle proprie gambe può trovare in questa e-road il giusto tipo di sostegno, con un intervento del motore solo nel momento richiesto. Così come chi non ha mai usato la bici da corsa potrà salirci senza sentirsi inadeguato, ma al contrario riuscendo a fare fin da subito dei bei giri.

La e-bike Wilier Cento1 hybrid può essere associate ad una applicazione sullo smartphone

Per quanto riguarda l’autonomia garantita dalla batteria, che ha una capacità di 250 Wh, questa varia a seconda di diversi fattori.

A contare in questo caso sono: lo stile di guida, il livello di assistenza impostato, il peso del biker, la pendenza del percorso e la capacità di pedalata. I test fatti da Wilier accertano la possibilità di coprire un dislivello positivo in salita compreso tra i 1.000 e 2.000 metri a seconda della difficoltà del tracciato. In salita la batteria è in grado di lavorare per più di un’ora e mezzo di seguito.

È possibile inoltre installare una seconda batteria opzionale a “foggia di borraccia” sul tubo sella della Cento1 Hybrid. Questa batteria sarà acquistabile dall’autunno 2018 presso i rivenditori Wilier Triestina. La capacità totale sarà pari a 460 Wh.

Infine, ma non ultimo, altro pregio è il prezzo: 4.500 euro per l’allestimento di base che vi descriviamo qui sotto e che certamente rappresenta una vera tentazione. Due i colori disponibili, nera e azzurro aviatore.

Specifiche tecniche della Wilier Cento1 Hybrid

Motore e batteria: Ebikemotion con forza di trazione 40 Nm e con batteria da 250 Wh
Telaio: Carbonio monoscocca 60Ton
Gruppo: Shimano Ultegra 8020 Disc
Guarnitura: Shimano Ultegra R8000 34/50
Ruote: Miche Race AXY WP DX + Ebikemotion X35 Hub
Freni: Shimano Ultegra R8070 Flat Mount
Peso:11,9 Kg

È possibile optare anche per un diverso allestimento, sono disponibili infatti diverse versioni con lo Sram Red Etap Disc o con lo Shimano Dura Ace Di2 9170 Disc e altro ancora. In questo caso i prezzi salgono decisamente fino oltre i 7.000 euro.

Tante sono le opzioni possibili e le potrete vedere sul sito ufficiale Wilier cui vi rimandiamo per ulteriori approfondimenti su allestimenti e prezzi.

A conclusione vi proponiamo la video intervista al Project Manager Claudio Salomoni che ha sviluppato il progetto Cento1 Hybrid.

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A proposito dell'autore

Da piccolina chiese a Gesù bambino una bici da cross tutta d’oro e ne arrivò una bellissima color senape con cui fare salti e conquistare i sentieri del Parco di Monza. Più grande prendeva in prestito la Crippa dello zio, una delle prime super leggere in alluminio, per conquistare il Ghisallo. Oggi è giornalista, grafico editoriale e continua a scorazzare per le strade e i sentieri della Brianza e a raccontare la sua passione per le due ruote. Il suo motto: Le gambe girano!