Test eBike: abbiamo provato la Original 7e B’Twin Alessandro Tedesco 14 Febbraio 2014 Test Il nostro Alessandro Tedesco ha testato per i nostri lettori la Original 7e della B’Twin, il marchio di biciclette di proprietà della catena di negozi per lo sport Decathlon. Vediamo come si è comportata sul campo… [Update ottobre 2020]: Ti interessano le bici elettriche in vendita da Decathlon? Abbiamo pubblicato sul nostro portale un lungo articolo dedicato alla sua intera nuova gamma: clicca oltre per visionare il catalogo 2021 delle ebike Decathlon. L’incontro con la bici Original 7e La bici mi è arrivata dal vicino Decathlon consegnata dal corriere in uno scatolone, la tiro fuori ed è pronta per l’uso, pure la batteria già carica! Il telaio visto in foto appariva un po’ particolare, e dal vivo si conferma come tale. Personalmente il disegno a me piace molto e anche la colorazione grigio “canna da fucile” con inserti in oro. È una full, cosa strana per una city bike, e difatti la forcella ammortizzata (a elastomeri) e l’ammortizzatore (a mollla, regolabile) le danno un aspetto che va oltre la citybike. Bella grafica e realizzato bene il link all’ammortizzatore che offre robustezza. Saltano subito all’occhio alcuni particolari come le belle saldature a tig e alcune chicche come le guaine in neoprene, per tenere ordinati i cavi del ponte comandi, con una pratica zip per asportarla e per preservare l’ammortizzatore, con un velcro a strap su cui figura la grafica con scritto “fullsuspended”. La batteria è ospitata nel ben fatto portapacchi posteriore, dotata di una serratura a chiave on/off che ne rende facile l’estrazione. Inoltre è presente un plug che ne facilita la carica con site. Sul posteriore si trova anche collocato un pratico tasto che, se premuto, indica la carica attraverso 5 led di colore verde. La sella sembra promettere veramente bene, a prima vista pare dirti “non ti preoccupare, ci sto io qui, tranquillo”: paffuta e rassicurante come questa ne ho viste poche in giro! E un’altra cosa, che per i vecchietti come me, che stanno ore e ore davanti ad un monitor, è come un toccasana: l’attacco manubrio con angolo variabile fino a 180°. Belle anche le manopole ergonomiche. Insomma, tutto pare studiato perché questa ebike della b’Twin sia supercomoda: dalle sospensioni alla sella fino al ponte comandi. E tutto è anche sistemato in maniera ordinata che conferisce “pulizia” a tutta la bici. eBike Original 7e b’Twin: la conoscenza Bé, prima di me, a salirci in sella, è stato mio figlio tredicenne che ha voluto farci un giretto. Concesso, purchè non ci scenda le scale della chiesa! Sembra avere mantenuto la promessa, la bici è sana. Il suo immediato resoconto? “Buona, ma non supera i 25 km/h!”. Il caricatore della batteria è, insieme ai pedali, l’unico accessorio fornito con la bici, è molto piccolo e con un lungo cavo che consente facilmente di collegare alla presa elettrica la batteria direttamente dalla bici. I comandi del cambio, uno Shimano Altus 7V, funzionano attraverso la rotazione delle manopole (tipo i noti Grip Shift ndr), e c’è anche il comando per il deragliatore anteriore per corona tripla. Il display di monitoraggio del sistema elettrico è posto in prossimità della manopola sinistra. Original 7e b’Twin: la frequentazione Sistemo l’altezza del sellino e regolo l’attacco manubrio alla massima apertura in modo da alzare il ponte comandi ed avere una postura eretta e comoda per una guida rilassata. Per un caso fortuito mi trovo ad abitare al mare, ad una decina di chilometri dalla città che si trova in collina a 400 mt slm. Così la ebike è per me un must per gli spostamenti urbani. Immaginate come, in sella ad una bici tradizionale, possa arrivare al centro dopo una pedalata sotto il sole… solo sudato? Qui il sole neppure d’inverno, credetemi, ci risparmia! (Alessandro abita ad Agrigento ndr) Il primo approccio con la b’Twin Original 7e decido di farlo sulla strada che porta dal lido di Agrigento alla Città dei Templi, un dì definita da Pindaro “la più bella città dei mortali” (2500 anni sono passati! NdR). Il tratto di strada è in pianura per un paio di kilometri, poi inizia ad aumentare gradatamente la pendenza fino al centro della città con picchi anche del 15%. Decido di utilizzare da subito l’assistenza alla pedalata così da testare anche l’autonomia di percorrenza. I tre pulsanti dei comandi nel display sono raggiungibili facilmente col pollice: il primo accende il sistema, il secondo le modalità di assistenza che vanno da 0 (nulla, solo pedalata muscolare) e 1 (la più bassa, circa il 50%), 2 e 3. Il terzo pulsante comanda l’accensione delle luci anteriore e posteriore e del display. Il display riporta la velocità corrente in km/h, il consumo della batteria, attraverso l’icona di una batteria con grafica a 5 livelli, e un contachilometri totale e parziale (trip) che si aziona premendo appena il tasto accensione. I primi chilometri li affronto tranquillamente con la modalità 1, non sento assolutamente la necessità di un’assistenza maggiore. La bici sembra un po’ pesante, ma il cambio a 7 velocità e le tre corone anteriori rendono la vita molto facile. I comandi rotanti, per me abituato ai classici manettini, mi trovano impreparato, ma è solo una questione di abitudine, certamente saranno più intuitivi per i neofiti. Il tratto più ripido è una salita di circa un chilometro che porta dritti dentro la città e che decido di percorrere con le modalità 2 e 3. Ciò che mi stupisce subito è che la potenza del motore, posto nel mozzo anteriore, non si esprime in pieno: la trazione non si apprezza laddove è richiesto una maggiore spinta inerziale. Il sellino che prometteva bene si conferma veramente comodo e il manubrio, grazie all’attacco regolabile, non ha fatto soffrire la mia povera schiena. Decido che come primo test un giretto urbano ed extraurbano di 25km va più che bene, giusto per prendere confidenza con il mezzo. Porto a casa la bici elettrica Original 7e Ebbene sì, lei mi si presenta come una full? Le gomme da 1,9” hanno un battistrada scolpito? Allora è un invito al fuoristrada! Bé, non crediate che andare sulle strade cittadine dalle mie parti sia tanto diverso che guidare in fuoristrada… Perciò il test più approfondito decido di realizzarlo su fondo misto: sia in città che fuoristrada, tra i Templi greci. Stavolta in città giro per il centro storico tra vicoletti, stradine e salite impossibili tutte su fondo in pavè. Le sospensioni funzionano e assorbono sufficientemente le fastidiose vibrazioni. Il motore al mozzo anteriore sotto sforzo si fa sentire nelle orecchie e nelle lunghe salite può anche risultare un po’ troppo “noisy”: soprattutto quando ci si mette pure il parafango anteriore a vibrare! Consiglio a b’Twin di provvedere a sistemare le vibrazioni all’anteriore. I freni v-brake sono abbastanza efficienti, anche a velocità sostenuta non ho avuto alcun problema a fermarmi usando energicamente le due dita sulle leve. Nelle salite ripide si conferma quanto già notato in merito al motore al mozzo anteriore: sotto sforzo non si apprezza la diversa spinta delle 3 modalità che invece si esprime in pieno in pianura o su dolci pendenze. È un limite dei motori posti al mozzo anteriore che non gradiscono essere spremuti sulle salite: in un certo senso è intuitivo che fisicamente “tirare” è più difficile che “spingere”. Lascio l’asfalto e mi dirigo verso il Tempio di Vulcano, in piena Valle dei Templi. Se le strade cittadine sono un campo di golf, vi lascio immaginare i fuoristrada. Ma la mia Original 7e avanza alla grande! Non ho alcun problema tra pietre e fondo sabbioso, devo solo scegliere con cura dove mettere la ruota anteriore e arrivo senza particolari problemi alle isolate colonne di Vulcano. La piccola icona del consumo della batteria funziona bene, registra indicativamente la media consumo degli ultimi 500 metri e restituisce sul display un residuo di carica corrispondente. 43 i chilometri percorsi e ancora 2/5 di batteria utile. Bici Original 7e: chi se la marita? Nasce come una city ebike, ma, credetemi, non ha affatto paura di affrontare gli sterrati. Quindi chi abita come me in zone “ibride”, cioè in un contesto urbano con strade “accidentate” o con fondo insidioso (pavè, ciottolato, ecc.), oppure per chi predilige in maniera particolare la comodità, allora con la Original 7e va a nozze. Non chiedetele di arrampicarsi nelle più irte salite, ma di accompagnarvi lungo percorsi perigliosi e duraturi… Con lei mi sono divertito, ho fatto tutto (ehm…) quello che pensavo di fare e mi ha assecondato come una devota mogliettina. In un’occasione ho percorso 54 chilometri tra fuoristrada e città, tra salite e discese, nella buona e nella cattiva sorte, alla fine lei aveva ancora carica nella batteria. Certo, dovete essere capaci di miscelare assistenza e pedalata in maniera da economizzare la carica. Sono sicuro che non vi tradirà. La b’Twin Original 7e è una bicicletta a pedalata assistita entry level, con i limiti della sua categoria, ma non tanti, eh! Il motore al mozzo anteriore non la rende una scalatrice, alcuni accorgimenti devono essere presi, ma non potete pretendere una geisha imperiale con soli 999,95 euro. PRO Finiture telaio ottime Comodità “da divano” Componentistica di livello superiore Dettagli curati Autonomia Batteria Prezzo/Qualità Assistenza Decathlon CONTRO Luci da migliorare Cavalletto inadeguato Campanello da sostituire Motore poco performante nelle salite ripide Cosa le piace Lunghe percorrenze e fondi accidentati Cosa non le piace Le salite ripide e stare ferma sul cavalletto