Chiariamo subito un punto: a me le bici elettriche non piacciono.
Amo le bici semplici, giro ogni giorno su una bicicletta a ruota fissa senza freni, meno cose ci sono e meglio è.
Ma sono anche una persona naturalmente curiosa e un appassionato di bici, recentemente per lavoro (quello vero) sono stato in Germania e ho avuto modo di vedere alcune cose molto interessanti.

Tanto per incominciare il mercato ebike in Germania è enorme, tanto per darvi un’idea ci sono almeno quattro riviste cartacee solo di elettriche ed esistono negozi che trattano solo ebike. Il mercato ideale delle eBike sembrerebbe essere l’urban, il ciclismo urbano, e infatti in città girano un sacco di bici elettriche.

C’è però una grossa differenza tra le bici urbane tedesche e quelle italiane.
La Deutsch Fahrrad ha tutto: portapacchi, borse, impianto luci da paura, dinamo nel mozzo, rapporti di ogni tipo, cavalletto, parafanghi: ovvio che non sia un grosso problema psicologico aggiungere anche un bel motore elettrico.

La foto di una ebike della Cube

Per la Deutsch Fahrrad non si bada a spese, da bravi tedeschi l’importante è la qualità, il costo è uno specchio di essa, più si spende e più si è sicuri di aver acquistato il meglio, per cui 2-3000 euro per una bici urbana elettrica con motore ovviamente di produzione tedesca è una cifra assolutamente accettabile.

Ok, le bici non le rubano, o almeno le rubano molto meno, ho visto bici fuori da aziende legate con cavetti ridicoli che qui durerebbero solo qualche ora, e non erano bici scassone, ma bikes di aziende come Cannondale e Full Suspended, magari con impianti luci da un paio di centinaia di euro montati sul manubrio.

È ovvio che questo ragionamento non è trasferibile in Italia dove la maggior parte dei ciclisti urbani non concepisce spendere più di un paio di centinaia di euro (a volte molto meno) su una bici a rischio di furto. Se qui è un problema spendere 500 euro per una bicicletta da usare in città, spenderne 1.500 per la stessa bici con motore elettrico (o con un kit eBike di buon livello) è ben difficilmente concepibile.

Ma non tutti i pedalatori sono uguali.
Un biker che ama il freeride e le discese, sa che per una bella bici full con tutti i gadget necessari per una giornata di puro divertimento sono “necessari” almeno 2.000 euro e, se non ce l’ha già, sicuramente sogna o progetta (a seconda delle reali disponibilità finanziarie) di comprarne una da 3-4.000 euro o addirittura di più.

Parliamo insomma di cifre ben diverse da quelle dell’urban.
In questo caso “aggiungere” 1.000 euro per un motore elettrico e anche un po’ di peso d una bici che comunque non è leggerissima di suo, non è una grossa difficoltà.

La foto ravvicinata di un motore per eBike della Bosch

Ma a che serve un motore su una bicicletta?
In una città piana, senza saliscendi, serve effettivamente a ben poco. Invece in montagna, montato su una bicicletta dedicata alla discesa (qualcuno ha detto mtb?) permette di salire in cima con facilità anche con un mezzo decisamente non da cross country, risparmiando spese e sbattimenti per risalite in furgone o con gli impianti.

Ciclisti che si divertono su mountain bike elettriche

Il futuro dell’elettrico, almeno in Italia, è la mountain bike elettrica?
Secondo me sì.

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