La notizia è di quelle che contano e significano molto: il creatore della mitica Vespa, Piaggio, il più grande produttore di scooter europeo, sta entrando nel mercato delle ebike, le biciclette a pedalata assistita.

La settimana scorsa, all’EICMA di Milano, l’azienda fiore all’occhiello della nostra industria ha presentato il suo primo modello di bici elettrica che si distingue, a primo impatto, in termini di stile e design.

A oggi la bici non ha un nome – è stata presentata come Piaggio Electric Bike Project – ma è molto più di un progetto su carta e, dalle prime informazioni pervenute, sembra un prodotto, oltre che di design, anche con soluzioni tecnologiche avanzate. Nessuna indicazione per ora sul suo prezzo.

Il comunicato stampa Piaggio recita:
Piaggio Electric Bike Project supera il concetto di bicicletta a pedalata assistita e si propone come un mezzo che interpreta a 360 gradi le esigenze più progredite di una mobilità, non più intesa semplicemente come capacità di spostamento ma anche come presenza e condivisione di informazioni nelle più moderne forme della rete e interazione col proprio mezzo.”

La Piaggio e-bike, che come sembra sarà disponibile il prossimo anno, utilizza un mid-motor sviluppato internamente. Il motore sarà un 250/350W molto compatto e si inserisce in un guscio centrale. Sarà combinato con una batteria agli ioni di litio che offre 400 watt ore di potenza.

Leggiamo sempre sul comunicato dell’azienda:
“Il cuore di Electric Bike Project di Piaggio è una unità di propulsione elettrica da 250W-350W interamente progettata, sviluppata e costruita dal Gruppo Piaggio. Si tratta di un motore modernissimo di grande compattezza e dalla forma studiata per un suo perfetto inserimento nell’estetica elegante del telaio. (…) Il display di ultima generazione è “contactless” e si alimenta automaticamente, in vicinanza della centralina, via NFC. La connessione USB ha la duplice funzione di ricarica dello smartphone e di aggiornamento software. Anche la diagnosi è possibile via smartphone, da parte dell’utilizzatore, mentre per il centro di assistenza è possibile intervenire via tablet – sempre grazie alla tecnologia bluetooth – per un check più completo.

Piaggio Electric Bike Project, grazie alle tecnologie di cui dispone, si distingue anche per l’elevato livello di sicurezza: (…) rimuovendo il display (che funge dunque da vera chiave elettronica), per esempio in caso di sosta, si rende di fatto inutilizzabile la Electric Bike.

Nella batteria è alloggiato un modulo GPS/GSM che funziona sia da antifurto satellitare sia da elemento di trasmissione dati da/per la batteria. È cosí possibile verificarne lo stato di carica via smartphone e ricevere, sempre sul proprio device, lo stato di allerta in caso di carica scarsa, per esempio dopo una lunga sosta.

La batteria da 400 Wh, agli ioni di litio, è elegantemente alloggiata sotto la sella in corrispondenza del tubo verticale e fornisce una autonomia particolarmente ampia, mediamente compresa tra i 60 e i 120 chilometri (…).

Piaggio Electric Bike Project adotta la trasmissione a cinghia in combinazione con un evoluto cambio automatico a variazione continua, assistito elettronicamente (…)”.

Il potente comparto freni è composto da due dischi dal diametro di 180 mm all’anteriore e 160 mm al posteriore, con pinze idrauliche.

Ulteriori funzioni tramite smartphone

Il comunicato stampa Piaggio non offre informazioni su quali sono i sensori utilizzati per abilitare l’assistenza alla pedalata. Tuttavia, dal comunicato stampa si evincono info sulle innumerovoli possibilità aggiuntive controllabili tramite smartphone:

Una grafica che illustra l'uso dello smartphone con l'ebike Piaggio

Grazie alla tecnologia PMP (Piaggio Multimedia Platform) lo smartphone si integra funzionalmente con Electric Bike Project via bluetooth. PMP consente lo sviluppo di funzionalità sempre nuove, dal perfezionamento di servizi “classici” quali la navigazione fino a innumerevoli possibilità di personalizzazione delle modalità di funzionamento (…) grazie all’esclusiva tecnologia DEA (Dynamic Engine Assistance) consente invece di programmare il livello di assistenza offerto dal motore elettrico in percentuale sempre variabile in rapporto alla potenza offerta dal ciclista.”

Si può ad esempio impostare uno sforzo fisso (100W di sforzo e una certa frequenza di pedalata o velocità massima) lasciando libero il motore di aumentare o diminuire il contributo sulla base delle variazioni altimetriche per rispettare i parametri impostati e coerenti col programma di allenamento che si intende realizzare.

Tramite PMP, inoltre, sarà anche possibile selezionare delle vere e proprie “mappature motore”.

Il sistema PMP, sempre controllabile dallo schermo dello smartphone, dai pulsanti sul manubrio e via voce, è la base per lo sviluppo di funzionalità virtualmente illimitate. Lo Smart Navigator, ad esempio, calcola gli itinerari basandosi su percorsi suggeriti dall’utilizzatore, sul profilo altimetrico del percorso e sul consumo/range residuo batteria. È cosí in grado di modularsi sul tragitto per ottenere il minimo consumo di batteria e controllare l’erogazione di potenza del motore per garantire l’arrivo a destinazione con la carica residua rilevata.

Lungo l’itinerario il rider potrà segnalare punti di interesse, condizioni del manto stradale, lavori in corso, e ogni altro tipo di informazione, andando ad arricchire un database web che funge da riferimento per il software di navigazione degli utenti riuniti in una community.

La funzione “Back Home Alert”, avverte il ciclista quando l’autonomia residua della batteria non consente il rientro alla base o a una qualunque destinazione preimpostata.

Ma le utilità offerte da PMP si spingono molto oltre: si va dalle informazioni meteo a funzionalità legate al fitness che consentono di sfruttare la Electric Bike come uno strumento di allenamento per monitorare i dati del proprio corpo e raggiungere obiettivi in termini di peso corporeo, ritmo cardiaco, consumo di calorie (…) La connettività tra elettronica bici e cardiofrequenzimetri, ad esempio, consente di gestire la potenza erogata dal motore elettrico sulla base di una frequenza cardiaca obiettivo (più questa è bassa, maggiore sarà l’ausilio fornito dal motore).

Lo sportivo potrà cosí caricare programmi di allenamento e gestire la sua frequenza sul percorso, nel commuting si potrà scegliere di non superare una soglia massima di battiti per motivi di salute o, semplicemente, per non accaldarsi troppo andando al lavoro”.

Piaggio eBike: design e stile italiano

La Piaggio ebike USP è nel suo aspetto tipicamente italiana; una grande gioia per gli occhi con il suo telaio in alluminio scolpito, ruote ad alto profilo con particolare raggiatura e il motore e batteria integrati nel progetto.Questa Piaggio Electric Bike Project ha davvero un aspetto sorprendente.

Maggiori info le avremo quando quando questo prodotto sarà lanciato ufficialmente da Piaggio, il prossimo anno sapremo quindi i prezzi e altri dettagli tecnici.

Colpisce il fatto che grandi produttori dell”industria dei motori” stanno facendo il loro ingresso nel mercato delle biciclette elettriche, nel settore dei ciclomotori oltre a KYMCO (con la Klever e-bike presto su queste pagine) ora anche Piaggio è scesa in campo.

Non c’è dubbio che ne seguiranno altri.

UPDATE 20.11.2015: La bici elettrica di Piaggio è stata presentata all’edizione 2015 di EICMA. Abbiamo approfondito l’argomento in un articolo dedicato, clicca oltre per leggerlo: Piaggio Wi-Bike, l’e-bike superintelligente 100% made in Italy.

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A proposito dell'autore

Da sempre un grande appassionato di natura e bici e accanito difensore dell’ambiente. Lavora come organizzatore di bike tour con il suo Coast2Coast in tutta l'area del Mediterraneo, inoltre da anni collabora come freelance per alcune delle più importanti riviste di mountain bike italiane.